C’è un piccolo colpo di scena da registrare nell’ambito dell’inchiesta di Brescia che vede indagati l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, e Giuseppe Sempio, padre di Andrea indagato nell’indagine di Pavia sul delitto di Garlasco. Slittano le operazioni relative alla copia forense del contenuto dei cellulari e di altri dispositivi informatici dei due indagati. A far saltare l’accertamento irripetibile, fissato per domani a Pinerolo (Torino), è l’istanza dell’avvocato Domenico Aiello, impegnato in un braccio di ferro con i pm a colpi di ricorsi e controricorsi con al centro, in particolare, la mole di dispositivi elettronici requisiti al suo assistito lo scorso 26 ottobre nell’ambito dell’inchiesta sul delitto di Garlasco e poi successivamente anche per quella sul ‘sistema Pavia’. Nella prima Venditti è accusato di aver ricevuto denaro per scagionare Andrea Sempio, che nel 2017 fu archiviato per l’omicidio di Chiara Poggi per il quale ora è nuovamente indagato, nell’altra di presunte irregolarità nella gestione dei fondi dell’ufficio che guidava.Il legale ha formalizzato al giudice per le indagini preliminari e alla Procura Generale bresciana la propria riserva di richiedere incidente probatorio per evitare che sugli apparati del ex pm Venditti, con la copia forense integrale, siano compiute attività, come lui stesso ha riferito, “non decise e non presidiate da un giudice terzo, tenuto conto che la procura pare non abbia inteso adeguarsi e rispettare il primo annullamento disposto” il 17 ottobre dal Tribunale del Riesame.Annullamento che ha comportato, nei giorni scorsi, un secondo sequestro e la notifica dell’avviso di accertamento irripetibile sui telefoni, hard disk, pc e altri dispositivi presi al suo cliente e a Giuseppe Sempio. Da qui un ulteriore ricorso ai giudici della Libertà con l’istanza di azzerare il secondo provvedimento e la carta della riserva di incidente probatorio per prendere tempo e bloccare qualsiasi iniziativa investigativa in attesa di una nuova pronuncia. Lunedì mattina il legale sarà in aula a Brescia con il suo assistito, sempre al Riesame: discuterà dell’impugnazione del decreto che ha portato a sequestrare gli stessi dispositivi in uso a Venditti, per l’indagine sulla gestione dei fondi per le attività della procura pavese. Prima di lui ci saranno Massimo Dinoia e Fabrizio Testa, i legali del pm un tempo nell’ufficio pavese, Pietro Paolo Mazza, che presenteranno anche una memoria.E a proposito dell’udienza Aiello, in un breve comunicato, ha affermato: “da tre giorni tutti mi chiedono se presenzierà in aula il dott. Venditti, ma nessuno si chiede del perché non sia presente alla discussione il dott. Prete, magari anche il dott. Napoleone – gli attuali procuratori di Brescia e Pavia -. Eppure ci saranno due magistrati avanti al Riesame. La magistratura contro sé stessa – ha concluso l’avvocato – per la seconda volta in due settimane avanti ad un Tribunale penale, ma tutto diventa routinario, normale, annoiato, sommessamente genuflesso all’onnipotente palinsesto di Garlasco”.L'articolo Garlasco, la mossa dell’avvocato dell’ex procuratore Venditti fa slittare gli accertamenti sui cellulari proviene da Il Fatto Quotidiano.