Binaghi: "Sicuro che Sinner prima o poi tornerà a giocare la Coppa Davis"

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AGI - «Sinner in Davis nel 2026? Da qua a un anno potrebbero succedere tantissime cose. Confido che Jannik possa tornare a giocare la Davis. La scelta di non giocare è stata dolorosa per lui e per noi e posso dire che sicuramente tornerà, non so quando ma tornerà»: queste le parole di Angelo Binaghi, presidente della FITP, nel corso del suo intervento alla puntata n.776 de "La Politica nel Pallone" di Emilio Mancuso. «Abbiamo uno squadrone anche senza Jannik», ha aggiunto guardando alle Final Eight del 18-23 novembre a Bologna, «una squadra che merita di vincere la Davis con giocatori che il tennis italiano raramente ha avuto».Binaghi si è soffermato anche sulle Finals di quest'anno a Torino che «saranno decisive per decidere chi sarà il numero uno del mondo a fine anno». «Sarà un'occasione irripetibile per lo sport italiano», ha osservato il numero uno della FITP, «non dimentichiamoci che per il secondo anno di fila abbiamo giocatori qualificati in tutti e quattro i tornei delle Finals. Siamo riusciti a ricavare 700 posti in più per ogni sessione e anche quest'anno batteremo altri record di affluenza». «La qualificazione di Musetti sarebbe un qualcosa di esagerato», ha osservato Binaghi, «noi abbiamo conferma che Djokovic giocherà a Torino, Lorenzo merita di entrare nei primi otto e lo meritava già nel 2024».La Davis in Emilia-Romagna per il quarto anno di seguitoIntanto, la Coppa Davis torna in Emilia-Romagna. Le Final 8 dell'edizione 2025 si disputeranno dal 18 al 23 novembre nella nuova Super Tennis Arena di Bologna Fiere, riportando sotto le Due Torri, per la quarta volta consecutiva, il clou del tennis mondiale."Siamo orgogliosi di accogliere ancora una volta uno degli eventi sportivi più prestigiosi al mondo - dicono il presidente dell'Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e l'assessora regionale a Turismo e Sport, Roberta Frisoni che oggi hanno presentato l'evento -. La Coppa Davis è sinonimo di passione, energia e promozione del territorio. La Sport Valley si conferma un modello di sinergia vincente tra istituzioni, sport e comunità".Per il consigliere della Federazione Italiana Tennis e Padel, Raimondo Ricci Bitti, si tratta di "un riconoscimento straordinario per il lavoro svolto in questi anni da federazione e istituzioni. Bologna e l'Emilia-Romagna hanno dimostrato di saper accogliere il grande tennis con calore e competenza. Qui abbiamo scritto pagine importanti del nostro recente percorso e siamo pronti a viverne di nuove". "Le Finals rappresentano il coronamento di un percorso iniziato quattro anni fa - aggiunge il consigliere delegato ai Grandi eventi sportivi del Comune di Bologna, Mattia Santori - che ha mostrato la credibilità delle nostre istituzioni e la forza del pubblico bolognese. Siamo pronti a un'edizione che porterà in città migliaia di appassionati e nuove opportunità di promozione".Alla presentazione, nella sede della Regione, era presente anche il direttore tecnico dell'evento, Paolo Lorenzi. Da oggi, nell'atrio di viale Aldo Moro 52, è esposta la celebre Insalatiera d'argento, il trofeo simbolo della competizione. Le Finals vedranno in campo otto nazionali: Italia, Argentina, Austria, Belgio, Cechia, Francia, Germania e Spagna. Gli azzurri, campioni in carica dopo i successi del 2023 e 2024, debutteranno il 19 novembre nei quarti di finale contro l'Austria.Le novità del formato e le aspettative azzurre«Sarà un'edizione un po' diversa dalle altre qui a Bologna, non solo perché è la finale, ma anche perché il campo è completamente nuovo e sarà la prima volta in Fiera». Lo ha dichiarato Paolo Lorenzi, direttore tecnico delle Final 8 della Coppa Davis 2025, presentando l'evento che si terrà dal 18 al 23 novembre nella nuova Super Tennis Arena di Bologna Fiere.«Il formato cambia - ha spiegato Lorenzi a margine della presentazione di oggi -: non ci saranno più i gironi come a settembre, ma un tabellone a eliminazione diretta. Questo significa che ogni match potrà essere decisivo, e alla fine della settimana avremo un vincitore». Sul fronte organizzativo, il direttore tecnico ha sottolineato che «le difficoltà ci sono sempre quando si organizza un evento nuovo, ma la Fiera è un luogo unico, con molto spazio per il pubblico e per le attività collaterali. Avremo un'ampia area hospitality, una fan zone dedicata alle scuole e un padiglione riservato ai giocatori, perché anche la loro esperienza sia davvero speciale». Parlando delle aspettative azzurre, ha ricordato che «in Italia ci siamo abituati a vincere: è successo negli ultimi due anni in Coppa Davis, nella Billie Jean King Cup e in tanti tornei. Fare un tris sarebbe eccezionale, ma abbiamo i giocatori per provarci».Quanto al fattore campo, Lorenzi lo considera «fondamentale. La Davis è diversa da qualsiasi altra competizione: giochi per il tuo Paese, senti l'inno, hai il pubblico che ti spinge. Quel calore può davvero valere quei quattro o cinque punti in più che fanno la differenza». Infine uno sguardo al futuro del tennis italiano: «Stiamo lavorando perché questo momento magico duri a lungo. È vero, c'è Sinner, ma ci sono tanti giovani, ragazzi e ragazze, che stanno crescendo. Speriamo che questa fase non finisca mai».Ocleppo: "Sarebbe strepitoso avere Musetti alle Finals"«Sinner è tornato numero 1 del mondo, come è giusto che sia. Jannik più regolare di Alcaraz, non sbaglia quasi mai una partita. Musetti alle Finals? Sarebbe un risultato strepitoso per il nostro movimento. Djokovic a Torino può dire ancora la sua. Per quanto riguarda la Coppa Davis la scelta di Sinner va rispettata». Così l'ex tennista azzurro Gianni Ocleppo, ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1. «Anno straordinario per Sinner, è tornato numero uno del mondo come è giusto che sia. Ha perso pochissime partite, giocando un tennis straordinario. Credo abbia la possibilità di confermare la posizione numero uno, ma vedremo a Torino. Sinner e Alcaraz giocano un altro sport, hanno qualità che gli altri non hanno. Tra loro è una storia infinita. Ma Sinner stramerita di stare al primo posto in classifica», ha spiegato Ocleppo, per anni Davisman italiano e fra i primi 100 del mondo».