L’asse tra Conte e Salis contro le primarie di coalizione è un messaggio di sfiducia a Schlein

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Elly Schlein è convinta che né l’iniziativa riformista di ottobre a Milano né quella del nascituro correntone a Montepulciano a fine novembre possano impensierirla sul serio. “Si tratta solo di correnti che si riposizionano in vista delle elezioni politiche perché vogliono un numero adeguato di posti nelle liste per i loro esponenti”, minimizzano alcuni fedelissimi della segretaria del Partito democratico. Ma siccome la prudenza non è mai troppa, soprattutto quando dall’altra parte ci sono vecchi volponi della politica come Dario Franceschini, Roberto Speranza e Andrea Orlando, la segretaria ha deciso di smorzare i fari sull’iniziativa di Montepulciano.  Come? In due modi. Primo, dando enfasi alla grande assemblea dei sindaci Pd in programma a metà novembre a Bologna. Sarà una mega riunione. Infatti sono già centinaia gli amministratori che hanno confermato la propria partecipazione all’assemblea nazionale delle “Città democratiche e progressiste” che il 14 e il 15 novembre si riunirà nel capoluogo dell’Emilia Romagna al termine dei lavori dell’Anci. L’iniziativa è stata organizzata in intensi mesi di confronto dal coordinatore dei sindaci dem Stefano Lo Russo, i rappresentanti in Anci come Matteo Lepore e Giacomo Possamai, e i vertici di partito. Due giorni di confronto che si chiuderanno con un intervento di Schlein.  La leader da’ grande importanza a questo appuntamento, quasi a voler contrapporre agli esponenti delle correnti del Pd i pragmatici e concreti amministratori del partito.   Ma non è finita qui. A pochi giorni dalle regionali previste per il 23 e 24 novembre la segretaria intende convocare una Direzione in cui si tireranno le somme delle consultazioni avvenute finora è si affronterà il tema della campagna referendaria contro il disegno di legge costituzionale Nordio sulla separazione delle carriere. Un evento come questo, secondo gli strateghi del Nazareno, finirà inequivocabilmente per spostare l’attenzione dal convegno di Montepulciano previsto per il week end successivo alle regionali di Campania, Puglia e Veneto, ridimensionandone la portata.   Ma intanto al Nazareno è suonato un altro campanello d’allarme. Come è noto, Giuseppe Conte ha già fatto conoscere la sua freddezza rispetto all’ipotesi di primarie di coalizione, nel caso in cui il centrodestra modifichi la legge elettorale inserendo una forma, anche indiretta, di indicazione del candidato premier. E, qualche giorno dopo che il leader del Movimento 5 stelle ha lasciato intendere di non essere interessato alle primarie, Silvia Salis, ospite di Lilli Gruber a “Otto e mezzo”, ha manifestato il proprio scetticismo nel confronto del voto nei gazebo. La cosa ha fatto insospettire il Nazareno, perché è chiaro che chi resiste all’idea delle primarie anche di fronte a un cambiamento della legge elettorale punta a non avere Elly Schlein candidata premier alle prossime elezioni politiche. Sì, perché per quanto in difficoltà, e senza la spinta propulsiva di inizio mandato, è altamente probabile che nei gazebo la segretaria del Partito democratico sarebbe la più votata.