AGI - Dopo quasi dieci mesi dal ritorno alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump affronterà il primo test elettorale indiretto, mentre per i Democratici sarà un esame molto più significativo. Non avrà un impatto a livello nazionale ma la tornata che vedrà oogi la scelta del nuovo sindaco di New York e del governatore di New Jersey e Virginia rappresenta l'esame in cui i Democratici dovranno dimostrare se in questi mesi sono riusciti a costruire una piattaforma credibile per contrastare i Repubblicani, in vista delle elezioni per il rinnovo del Congresso nel novembre del 2026.La Strategia dei Democratici verso il 2026Secondo Ken Martin, presidente del Comitato Nazionale Democratico, le eventuali vittorie di domani aiuterebbero il suo partito ad avvicinarsi al 2026 "a tutta velocità". Non bisogna dimenticare, però, che le competizioni si svolgeranno in Stati, e città, dove Trump ha perso. Ma il risultato potrà incidere sull'umore del partito e indicare una possibile nuova strada. Oltre a New York, si eleggerà il sindaco di Minneapolis e quello di Seattle, con candidati che, come nel caso di Zohran Mamdani, hanno spaccato gli elettori democratici in una divisione generazionale: i giovani sono per i candidati di rottura, come il "socialista democratico" considerato favorito a New York.Tutti hanno puntato sul sostenere un'agenda politica incentrata sulla vita reale di tutti i giorni, e non sugli ideali. Per tutti i candidati, inclusi quelli a governatore, la parola chiave è stata "sostenibilità": cioè una qualità della vita che permetta di pagare l'affitto, fare la spesa, sostenere le spese mediche, garantirsi un'istruzione dignitosa. Le parole "democrazia" e "Costituzione", su cui si era concentrata Kamala Harris alle presidenziali, sono passate in secondo piano.I candidati democratici hanno preferito parlare dei problemi veri. Oggi capiremo se gli americani hanno recepito il messaggio. Un risultato negativo avrebbe un effetto scoraggiante sui democratici, più di quanto una sconfitta potrebbe averla sui repubblicani.Volti Nuovi e Sfide IncerteProprio l'ascesa di Mamdani, che negli ultimi sondaggi ha un vantaggio minimo di 7 punti sull'ex governatore Andrew Cuomo, sostenuto da Trump, e di oltre dieci sul candidato repubblicano, Curtis Sliwa, ha mostrato la voglia della sinistra di portare volti nuovi e idee fresche nella battaglia politica.In New Jersey la sfida, stando ai sondaggi, appare più incerta: la candidata democratica Mikie Sherrill, ex elicotterista della Marina militare ed ex rappresentante della Camera, è in vantaggio sul repubblicano Jack Ciattarelli ma l'ultimo rilevamento AtlasIntel le assegna un margine di un solo punto, 50 a 49. Secondo Suffolk University, il margine è di 4 punti, 46 a 42, ma considerando che gli elettori conservatori sono tradizionalmente meno portati a rivelare la propria scelta, gli analisti invitano alla prudenza.In Virginia la democratica Abigail Spanberger, ex agente della Cia ed ex rappresentante della Camera, è spinta dai sondaggi, che le assegnano mediamente un vantaggio che va dai 9 ai 15 punti sulla candidata repubblicana Winsome Earle-Sears. La presenza dell'ex presidente Barack Obama all'ultimo comizio, a sostegno di Spanberger, segnala come il partito non prenda i sondaggi come dati certi. Da questo strano gioco d'incastri - Spanberger è nata in New Jersey e corre in Virginia, Sherrill è nata in Virginia e corre in New Jersey - può uscire un messaggio forte.Attesa per i Risultati e Manovre PoliticheI risultati sono attesi domani, quando in Italia sarà notte: i primi dati arriveranno dalla Virginia (i seggi chiuderanno alle 19, l'una di notte in Italia, poi dal New Jersey (chiusura alle 20, le 2 in Italia) e New York (chiusura alle 21, le 3 in Italia). Alle 4 di notte, ora italiana, il quadro dovrebbe essere chiaro. In ballo ci saranno anche altri responsi: uno include una proposta di legge in California per ridisegnare i collegi congressuali dello stato. La misura potrebbe far perdere il seggio fino a cinque deputati repubblicani e rafforzare una mezza dozzina di deputati democratici in carica, nel tentativo di compensare le manovre di ridisegno dei distretti operate dai repubblicani in Texas, Carolina del Nord, Missouri e potenzialmente in altri stati guidati dai conservatori. I repubblicani attualmente detengono una maggioranza di tre seggi alla Camera in vista delle elezioni di metà mandato del 2026, il che accresce l'importanza di ogni singolo seggio sottratto alla mappa elettorale dai cartografi di partito.Trump ha fatto poca campagna elettorale, anche durante l'ultimo fine settimana. Non ha tenuto grandi comizi, limitandosi a partecipare di recente a conferenze telefoniche rivolte agli elettori di New Jersey e Virginia. Nelle prossime ore farà comizi in remoto. Il dipartimento di Giustizia ha annunciato l'intenzione di inviare funzionari per "monitorare i seggi elettorali" in sei contee della California e del New Jersey, una tattica che Newsom ha definito un tentativo di intimidazione e soppressione del voto, e un pretesto per lanciare false accuse di frode.