Jebreal sul Nove: “Nel piano Trump Hamas chiedeva scavatrici a Gaza per estrarre i corpi dalle macerie, ma Netanyahu ha rifiutato”

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La tregua a Gaza è appesa a un filo. Motivo, almeno formale, dello scontro tra Israele e Hamas, la restituzione di tutti i corpi degli ostaggi israeliani morti nella Striscia. Il problema è che per quanto riguarda gli ultimi 13, l’organizzazione palestinese non vuole o non riesce a trovarli. “L’accordo scritto e firmato da Israele contiene la richiesta di Hamas di far entrare nella Striscia di Gaza le scavatrici per tirare fuori i corpi dalle macerie, ma Netanyahu non le ha fatte entrare”, ha spiegato Rula Jebreal, ospite di Accordi&Disaccordi il talk in onda al sabato sera sul Nove, condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi. “Gaza è stata rasa al suolo. Come dicono gli operatori sul posto, ci sono almeno 10mila corpi sotto le macerie. Nell’accordo c’è scritto espressamente che avrebbero fatto fatica a tirare fuori i corpi nei tempi stabiliti, quindi si chiedeva più tempo e più assistenza. Il Qatar aveva proposto l’ingresso di squadre per questa operazione, ma Netanyahu ha rifiutato anche questa opzione”.Quanto alle conseguenze del genocidio nella Striscia, la scrittrice ha affermato: “Obama ha detto che l’Isis in Iraq è nata da Al Qaeda, che a sua volta è nata dalla nostra invasione dell’Iraq. Per questo bisogna pensare prima di sparare. Gli israeliani pensano che Hamas sia il peggio, la forza più radicale con cui avere a che fare, ma io temo che, dopo quello che è avvenuto a Gaza, emergeranno elementi ancora più radicali, più feroci e più violenti di quello possiamo immaginare”, ha concluso Jebreal.L'articolo Jebreal sul Nove: “Nel piano Trump Hamas chiedeva scavatrici a Gaza per estrarre i corpi dalle macerie, ma Netanyahu ha rifiutato” proviene da Il Fatto Quotidiano.