Gaza, consegnate tramite la Croce Rossa le salme di tre ostaggi. Hamas accetta di ritirarsi dalle aree sotto controllo Idf

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I veicoli della Croce Rossa hanno ritirato tre corpi da un sito nella Striscia di Gaza e li hanno consegnati alle Idf. Si tratta di ostaggi ritrovati da Hamas nei tunnel del sud della regione. Per recuperarli, alcuni miliziani sono stati autorizzati dall’Idf a entrare nella zona sotto il suo controllo, all’interno cioè della “Linea Gialla”, vicino a Khan Yunis, accompagnati da membri della Croce Rossa. Il gruppo islamista ha accettato di ritirarsi dalle aree, in conformità con l’accordo di cessate il fuoco, mentre i mediatori stanno cercando di evitare conflitti durante il trasferimento. L’esercito israeliano ha dichiarato che la Croce Rossa ha preso possesso dei resti intorno alle 19 italiane. L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha confermato che le forze israeliane li hanno ricevuti. I corpi sono stati trasferiti a un centro medico legale per l’identificazione. È prevista una piccola cerimonia presieduta da un rabbino militare. Secondo quanto riporta al Arabiya, l’emittente satellitare panaraba di proprietà saudita, citando fonti di Hamas, uno dei tre corpi dovrebbe essere quello del colonnello israeliano Assaf Hamami, recuperato a est di Khan Younis. Hamani, comandante della Brigata meridionale della divisione di Gaza, è morto combattendo nel kibbutz Nirim la mattina del 7 ottobre 2023. È in corso un contenzioso sui miliziani ancora nascosti nei tunnel a Rafah, per i quali Hamas, secondo Al Jazeera, chiede ora un lasciapassare che consenta loro di emergere con le mani alzate per poi uscire illesi scortati dalla Croce Rossa: una proposta che gli Stati Uniti avrebbero già messo sul tavolo dei negoziati. Una richiesta, scrivono i media israeliani, che lo Stato ebraico al momento rifiuta, sollevando il sospetto che il ritrovamento dei tre cadaveri fosse pianificato, da usare come pedina di scambio per l’immunità ai terroristi.Intanto, il governo di Netanyahu ha minacciato di usare il “diritto alla difesa” contro il Libano se il governo di Beirut non provvederà a disarmare Hezbollah, che l’Idf continua a colpire con raid, accusandolo di tentare di riorganizzarsi, malgrado la tregua in vigore da due anni. E lo stesso premier ha esternato che il video sugli abusi nel carcere di Sde Teiman “ha arrecato danni immensi all’immagine dello Stato d’Israele e ai nostri soldati. Forse si tratta dell’attacco d’immagine più grave che lo Stato d’Israele abbia subito dalla sua nascita”.L'articolo Gaza, consegnate tramite la Croce Rossa le salme di tre ostaggi. Hamas accetta di ritirarsi dalle aree sotto controllo Idf proviene da Il Fatto Quotidiano.