Lazio-Cagliari, gara valida per la decima giornata di Serie A, finisce 2-0 per i biancocelesti. Dopo un primo tempo di gestione e di qualche occasione la squadra di mister Maurizio Sarri la porta a casa grazie a un supergol di Gustav Isaksen e al sigillo di Mattia Zaccagni. Una vittoria che fa bene alla squadra e all’ambiente e che rilancia le ambizioni della squadra capitolina in campionato.Poche emozioni nelle formazioni, quelle annunciate ampliamente alla vigilia. Alla fine Toma Basic la spunta su Matias Vecino, mentre gli altri sono tutti ampliamente confermati. Nel Cagliari invece c’è la sorpresa Sebastiano Luperto al posto di Zè Pedro, che sembrava favorito alla vigilia. Davanti spazio alla consolidata coppia Sebastiano Esposito-Gennaro Borrelli. Torna Yerry Mina dopo un periodo di astinenza dal campo.PRIMO TEMPOPrima della partita c’è una vita da ricordare, nell’emozionante ricordo di Vincenzo Paparelli e in quello, purtroppo recente, di Giovanni Galeone. La Curva Nord regala un bellissimo gioco di luci per omaggiare il tifoso ucciso il 28 ottobre 1979.Poi comincia la gara, con il primo tempo che comincia all’insegna del primo tiro da parte del Cagliari, con Matteo Prati che spedisce alto il pallone al terzo minuto di gioco. Nei primi dieci minuti di gioco Mattia Zaccagni finisce nel mirino dei difensori sardi, ma il direttore di gara Juan Luca Sacchi non è propenso infischi e lascia molto correre il gioco. E’ nuovamente del Cagliari il pallino del gioco, con Michael Folorunsho che praticamente solo dentro l’area di rigore spedisce il pallone tra le braccia di Ivan Provedel con un tiraccio centrale, replicato qualche minuto dopo da un tiro alto di Sebastiano Esposito.Intorno al ventesimo minuto la Lazio alza un po’ il suo baricentro con qualche sortita offensiva che non porta a niente di concreto fino al minuto 28, quando dopo una bella incursione di Mattia Zaccagni il pallone arriva al centro sul sinistro di Toma Basic, che dal centro dell’area un po’ defilato spedisce il pallone alto sopra la traversa per la prima grande occasione sprecata dalla Lazio. La seconda arriva poco dopo, sempre dal centro dell’area, con Manuel Lazzari che mette la palla in mezzo per Zaccagni, palla fuori di poco. Pochissimi istanti dopo un bel tiro di Adam Marusic dall’angolo destro dell’area di rigore, una conclusione a giro intercettata da una bella parata di Elia Caprile.Intorno al quarantesimo si riaffaccia il Cagliari, con gli ospiti che non sfruttano un calcio di punizione che diventa poi un tiro di Folorunsho da dentro l’area, intercettato da Provedel. Sul successivo tiro di Sebastiano Luperto è bravo Mario Gila ad opporsi con il corpo. Dopo un tiro sbilenco sempre di Folorunsho il primo tempo finisce a reti bianche, in una gara spezzettata ma senza un effettivo padrone del campo.SECONDO TEMPOAll’inizio del secondo tempo per fare spazio all’infortunato Alessio Romagnoli entra Oliver Provstgaard. Per il difensore titolare della Lazio si teme uno stiramento al flessore. Dopo pochi secondi di inizio delle danze un’incursione di Zaccagni porta all’ammonizione di Gianluca Gaetano, che diventa così il primo ammonito della partita. Lo stesso Gaetano, dopo qualche minuto, si porta avanti in un uno contro tutti in solitaria a partire da un corner offensivo biancoceleste, ma arriva stanco dentro l’area di rigore e il pallone finisce comodo comodo tra le braccia di Provedel.Nel Cagliari entra Mattia Felici per Gaetano, con il subentrato che dopo poco dal suo ingresso in campo si fa ammonire per fermare la ripartenza di Zaccagni, ma c’è un momento in cui tutto cambia e si oscura la vallata. Gustav Isaksen, fino a quel momento evanescente, si accentra dopo aver preso il possesso e mette il pallone a giro alla destra di Caprile dal limite dell’area di rigore. E’ il vantaggio della Lazio, 1-0 col gol di Isaksen.Dopo la rete l’allenatore del Cagliari Fabio Pisacane cambia tutto l’attacco con l’uscita di Esposito e Borrelli rispettivamente per Zito Luvumbo e Semih Kilicsoy. Con l’ingresso di Luca Pellegrini al posto di Manuel Lazzari si invertono i terzini, con Marusic che finisce per giocare a destra mentre Pellegrini va a coprire la fascia sinistra di un Cagliari che si schiera con tre attaccanti lì davanti, Luvumo-Kilicsoy-Felici. Pisacane prova a forzare i ranghi con gli ingressi di Leonardo Pavoletti e di Riyad Idrissi per Marco Palestra e Folorunsho, mentre Maurizio Sarri resta guardingo nelle sostituzioni, mantenendo i ranghi con Boulaye Dia in campo seppur in difficoltà.Un brivido scorre sulla schiena dei tifosi della Lazio, con un tiro di Prati dal limite dell’area che rischia di essere intercettato da dentro l’area piccola da Pavoletti, ma il pallone sfila sul fondo per l’attaccante dei sardi che la sfiora soltanto. Il Cagliari tenta il forcing finale, un tiro di Felici viene rimpallato dalla nuca di Matteo Guendouzi e per la Lazio altri due cambi, dentro Pedro e Tijjani Noslin per Isaksen e Dia.La Lazio chiude la pratica al novantesimo con un grande destro di Zaccagni su assist di Prati. Sì, di Prati, perché il giocatore del Cagliari serve proprio il capitano della Lazio che solo davanti a Caprile mette la palla sotto l’incrocio alla destra del portiere. Il sigillo totale su una partita che la Lazio porta a casa con ordine e disciplina, sapendo soffrire con grande oculatezza. E’ la Lazio di Sarri, quella che vince e difende, pulita e grintosa fino all’ultimo attimo.