Lo sciopero generale indetto da Cgil e Usb riempie le piazze e infiamma il dibattito tre le posizioni del governo, con la premier Giorgia Meloni che accusa sindacati e manifestanti di puntare solo ad allungare il weekend – “il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme” –, e chi ribatte imputando l’ampia partecipazione alle proteste all’inerzia dell’esecutivo nei confronti di Israele. “Se oggi l’Italia si ferma è per l’inerzia del governo. Lo sciopero è colpa della loro ignavia e codardia”, ha dichiarato il leader M5s Giuseppe Conte dalla Calabria, da dove accusa Meloni di “giocare sporco: il presidente del consiglio è il primo agitatore delle piazze”. E ai manifestanti ha detto “non cadete in nessuna trappola perché la vostra protesta è pienamente legittima di fronte al silenzio inerte complice del governo”. Sullo sfondo rimane la questione della legittimità dello sciopero, con l’Autorità garante che considera ingiustificato il mancato preavviso perché l’occasione non rientrerebbe nei casi di “difesa dell’ordine costituzionale”, deroga prevista dalla legge e rivendicata dai sindacati che hanno promesso di impugnare “eventuali sanzioni verso la nostra organizzazione”. Una risposta indirizzata innanzitutto al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che sui social scrive: “Chi oggi sciopera sa che va contro la legge e rischia sanzioni sia a livello personale che come organizzazioni sindacali”. Salvini ha fatto marcia indietro sulla volontà di precettare i lavoratori, ma rilancia: “Vediamo oggi se la fiducia, se l’atto di buona volontà e di disponibilità verrà raccolta oppure se se ne fregano”. E avverte: “Ricordo che da qui alla fine dell’anno sono già proclamati altri 44 scioperi, 23 nazionali e 21 locali. Se la fiducia che io come ministro e il governo ha dato a lavoratori e sindacati oggi non verrà raccolta, dalla prossima occasione sapremo come intervenire”.In Piazza Vittorio a Roma, a margine del corteo della Cgil, la segretaria del Pd Elly Schlein: “Giù le mani dal diritto allo sciopero, è molto grave l’attacco arrivato, siamo dalla parte di lavoratrici e lavoratori”. Ancora: “E’ una bellissima giornata di mobilitazione e di sciopero che dimostra che l’Italia è migliore di chi la governa”. Ai toni del governo ribattono le opposizioni scese in piazza. “È giusto indignarsi davanti a Salvini che vorrebbe eliminare il diritto di sciopero. Noi rivendichiamo il diritto di scendere in piazza perché dobbiamo schierarci dalla parte giusta della storia, non possiamo essere complici”, ha detto Angelo Bonelli, Avs, dalla manifestazione a Roma. Con lui l’altro leader di AVS, Nicola Fratoianni: “Abbiamo un ministro bullo che mette in discussione il diritto di chi sciopera con minacce indegne per i lavoratori e le lavoratrici”. Sulla stessa linea il segretario della Cgil, Maurizio Landini: “Nella mia vita non avevo mai visto un rappresentante dello Stato minacciare i suoi cittadini se esercitano un diritto sancito dalla costituzione, il diritto di sciopero”. A Salvini ribatte anche il M5s: “Sui disagi per lo sciopero faccio presente che non bastano 400-500 scioperi generali per fare i danni che ha fatto Salvini in questi anni”, ha detto Francesco Silvestri, capogruppo M5S in Commissione Esteri. E a proposito di weekend lungo, “ricordo che il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Ciriani, ha proposto di tenere chiuso il Parlamento per tutti i venerdì. A differenza loro, che vengono pagati anche non lavorando, le lavoratrici e i lavoratori che oggi stanno scioperando lo stanno facendo perdendo dei soldi in busta paga”.Menzione speciale a Matteo Renzi, che distingue: “Non tocca a me decidere per cosa fare sciopero. Noto che sulla Flotilla sono stati organizzati due scioperi generali in dieci giorni. Penso che il Governo Meloni trarrà vantaggio elettorale dai disordini e che creerebbe molti più problemi alla maggioranza uno sciopero generale sugli stipendi, sulle pensioni, sulle liste d’attesa, sulle bollette, sulla pressione fiscale che cresce”. Ancora: “Chi usa violenza, crea disordine, rompe le vetrine o blocca i binari non aiuta Gaza. La protesta non può diventare teppismo. Sono contento che ci si mobiliti per Gaza. Mi piacerebbe che si parlasse anche di Ucraina, Birmania, Nigeria, Sudan: perché non accade?”. Quando alla maggioranza di governo, i toni sono quelli del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Loperfido: “Nonostante il Garante abbia definito ‘illegittimo’ lo sciopero, il sindacalista rosso Landini va avanti: la legge, per loro, si rispetta a fasi alterne, sempre che gli faccia comodo. Nel frattempo, le solite frange estreme coccolate dalla sinistra occupano binari, devastano città e provano a ‘bloccare tutto’. Sempre impuniti, tanto una candidatura in Europa, da quelle latitudini politiche, la si trova facilmente”. Ma anche quelli di Maurizio Lupi, presidente di Noi moderati: “Uno sciopero generale mentre tutto il mondo lavora finalmente per la pace in Palestina non ha senso. Manifestare per uno scopo nobile è positivo, ma paralizzare le città, i servizi pubblici e i trasporto è un errore che crea solo i disagi e rischia di alimentare pericolosamente la tensione”.L'articolo Sciopero, lo scontro tra governo e opposizioni. Conte ai manifestanti: “Non cadete nella trappola di Meloni” proviene da Il Fatto Quotidiano.