Repubblica Ceca sceglie l’usato sicuro. Vince l’ex premier Babis. La sua canzone preferita? E’ dei Ricchi e Poveri

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Il partito si chiama Ano e c’è poco da ridacchiare perché nella lingua patria è l’acronimo di “Azione del cittadino scontento“. Il leader è l’ex premier Andrej Babis, populista di destra, uscito vincitore dalle elezioni politiche in Repubblica Ceca. “E’ il culmine della mia carriera politica” ha commentato l’ex capo del governo (dal 2017 al 2021) entrando in conferenza stampa – inopinatamente – sulle note della sua canzone preferita, Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri. Miliardario, imprenditore attivo prima in agricoltura poi nel settore dei mass media, in passato è stato paragonato a Silvio Berlusconi e Donald Trump, per la concentrazione di potere mediatico. Si porta dietro la contraddizione che ogni tanto ritorna in chi promette “il rinnovamento” e di ascoltare “gli scontenti”: ha avuto una carriera non secondaria nel partito comunista (anche come agente segreto, secondo alcune fonti) e di recente ha fatto prima il ministro delle Finanze (dal 2014 al 2017) e poi il premier (per i quattro anni successivi). Oggi guida il partito di maggioranza relativa conquistando quasi il 35 per cento dei voti, aumentando di 8 punti i suoi consensi rispetto alle elezioni perse 4 anni fa contro Petr Fiala, l’attuale guida dell’esecutivo. Una sfida tutta a destra: Ano fa parte del gruppo Patriots – con la Lega, Afd, Fidesz di Viktor Orbàn -, Fiala e il suo Partito Democratico Civico sono nei Conservatori e Riformisti, in compagnia di Fratelli d’Italia della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.Fiala formò una coalizione politica con il movimento dei Sindaci e con i Pirati che a questo giro sono lontane dal formare una maggioranza. Anche Babis avrà, però, i suoi grattacapi: la sua è una vittoria ma non un successo pieno. Sognava un governo monocolore, adesso deve accontentarsi di 81 seggi sui complessivi 200 del parlamento ceco. Lo stesso Babis in conferenza stampa ha provato a mischiare le carte: “Ci sforzeremo di definire un governo monocolore guidato da Ano. Ma avvieremo colloqui con gli Automobilisti e con la Spd“.I primi interlocutori sono appunto gli “Automobilisti per se stessi”, con i quali il movimento di Babis già coabita nello stesso gruppo al parlamento europeo, e che hanno ottenuto poco meno del 7% e 13 seggi. Gli Automobilisti vogliono porre fine alle “assurdità ideologiche di Bruxelles”, si oppongono alla politica climatica e di genere, ma insistono nel rimanere nell’Ue riformata e nelle strutture della Nato. Si definiscono “l’unico partito autentico della destra”. Propongono l’abolizione di tutte le piste ciclabili – incredibile ma vero – e mezzi pubblici più economici per ridurre proprio le biciclette. Sostengono carbone, nucleare, libero mercato e la corona ceca combattendo dunque Ue, euro, green deal. Il terzo possibile alleato di governo di Babis potrebbe essere rappresentato dai sovranisti antieuropei Libertà e democrazia diretta (Spd) che, fermandosi poco sotto l’8%, hanno ottenuto 15 seggi. Il risultato degli estremisti di destra non è stato particolarmente significativo ed è inferiore alle aspettative: quattro anni fa sfiorarono il 10% e conquistarono 20 seggi. Difficilmente, quindi, entrando nel governo potrebbero promuovere il referendum sulla permanenza della Repubblica ceca nelle strutture europee e nella Nato, che Babis comunque rifiuta. Potrebbe anche nascere un governo di minoranza con l’appoggio esterno degli estremisti della Spd, ipotesi che il vicepresidente del partito Radim Fiala ha già confermato. Una notizia laterale ma significativa in Cechia è che i postcomunisti riuniti nella alleanza Stacilo! (Basta!) non saranno rappresentati in parlamento.Secondo gli analisti il nuovo governo della Repubblica ceca modificherà il proprio sostegno all’Ucraina: Babis ha dichiarato più volte durante la campagna elettorale che avrebbe annullato l’iniziativa ceca sulle munizioni, considerata “troppo costosa”. Probabilmente cambieranno anche i toni verso Mosca e saranno attutite le critiche alla Russia. Tuttavia, secondo gli analisti dell’Associazione per le questioni internazionali questo non significa che le relazioni tra Praga e Mosca siano destinate a mutare radicalmente. Ano non nutre grande simpatia per Putin e Babis non ha neanche motivazioni puramente pragmatiche ed economiche per stabilire contatti più stretti con Mosca: i suoi affari si svolgono in sedici paesi dell’Ue, non in Russia. I negoziati post-elettorali cominceranno subito. E già nelle prossime ore il presidente Petr Pavel avvierà le consultazioni con i leader dei partiti eletti in Parlamento.L'articolo Repubblica Ceca sceglie l’usato sicuro. Vince l’ex premier Babis. La sua canzone preferita? E’ dei Ricchi e Poveri proviene da Il Fatto Quotidiano.