È morta all’età di 94 anni Cecilia Giménez. La donna era diventata famosa in tutto il mondo per la restaurazione del quadro “Ecce Homo”. Il fatto risale al 2012, quando la signora Giménez decise di restaurare il mezzobusto di Cristo, alto circa 60 centimetri per 40 di larghezza. In origine il quadro era stato dipinto da Elias Garcia Martinez, un artista spagnolo semisconosciuto. Il restauro della signora Cecilia ha donato all’opera la fama internazionale.Il motivo non è di certo lusinghiero. La donna decise di sistemare il quadro deteriorato dall’umidità, stravolgendo l’immagine di Gesù. Giménez, all’epoca 81enne, era una pittrice amatoriale che aveva già restaurato il dipinto, ritoccando solo l’abito di Cristo. Una volta completato il restauro l’opera non era più la stessa. Il 7 agosto 2012, il blog culturale del locale Centro de Estudios Borjanos pubblicò un post descrivendo il risultato come “un fatto inqualificabile”. Dopo alcune settimane, sull’edizione cartacea del quotidiano Heraldo de Aragon fu svelata l’identità della restauratrice.In pochissimo tempo l’immagine fece il giro del web e Giménez fu criticata. Il corrispondente della Bbc Christian Fraser paragonò il restauro a “uno schizzo a pastello di una scimmia molto pelosa con una tunica inadatta“. Il caso travolse l’anziana, che da quel momento ebbe a che fare con attacchi d’ansia e di depressione. La signora Giménez disse alla stampa di aver agito dopo aver chiesto il permesso al parroco del Santuario, il quale però smentì le parole della donna.Il quadro diventa un meme, la signora una un idoloLe immagini della signora in posa accanto all’opera fecero il giro del mondo. Il restauro divenne un meme e nacque anche un gruppo su Facebook dal nome “Señoras que restauran Cristos de Borja” (Le signore che restaurano il Cristo di Borja). Su X – all’epoca Twitter – spopolò l’hashtag #eccemono, storpiando il nome originale “Homo” in “Mono”, che in spagnolo significa scimmia. Tra una battuta e l’altra il Santuario che custodiva il quadro fu preso d’assalto da visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Ryanair approfittò del caso virale per fare una campagna pubblicitaria in cui proponeva biglietti aerei a pochi euro per Saragozza (l’aeroporto più vicino a Borja) per andare a visitare l’opera.Secondo quanto riportato dai media locali, nel 2021 circa 11 mila persone hanno visitato il Santuario, al cui interno è stato allestito un negozio di souvenir che vende maglie, tazze e magneti a tema Ecce Homo. Il sindaco di Borja disse: “Con tutto il rispetto per il dipinto originale di Elias García, l’opera più importante è ora quella fatta da Cecilia Giménez“. Ogni anno la cittadina spagnola guadagna circa 40 mila euro grazie ai biglietti acquistati dai visitatori (al prezzo di 3 euro a ticket). Grazie alla sua fama, la signora Cecilia era riuscita anche a vendere alcuni quadri su eBay. La donna ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Saragozza per badare al figlio malato.L'articolo Fu travolta dalle critiche per il restauro dell’opera ‘Ecce Homo’ ed ebbe attacchi d’ansia e depressione: morta a 94 anni Cecilia Giménez proviene da Il Fatto Quotidiano.