E’ stato un incontro “importante” e “siamo giunti a molte conclusioni”. Donald Trump al termine del bilaterale di Mar-a-Lago con Benjamin Netanyahu assicura che per la seconda fase del piano di pace per Gaza “c’è pochissima differenza tra ciò che stiamo valutando e dove vogliamo arrivare, dove vogliamo andare”. Uno dei temi annunciati alla vigilia era il disarmo di Hamas e nella conferenza stampa al termine dell’incontro tra le due delegazioni il presidente americano sembra minimizzare le difficoltà. A Hamas “verrà dato un periodo di tempo molto breve per disarmare” e “se non disarmeranno come hanno concordato di fare pagheranno” un prezzo, ha detto. “Ma non vogliamo farlo”, ha poi aggiunto. Trump: “Non sono preoccupato di ciò che sta facendo Israele”Quanto all’altra metà dell’equazione, Israele, Trump ha affermato di non essere “preoccupato” dalle azioni dello Stato ebraico riguardo al passaggio alla seconda fase del piano di cessate il fuoco a Gaza. “Non sono preoccupato da nulla di ciò che sta facendo Israele. Sono preoccupato da ciò che stanno facendo o non stanno facendo gli altri, ma non sono preoccupato per Israele. Hanno rispettato il piano al 100%. Sono forti”, ha affermato il presidente, convinto che anche sulla questione della Cisgiordania, compressa tra progetti di annessione e violenze delle frange estremiste dei coloni, Netanyahu “farà la cosa giusta”. Netanyahu: “Incontro molto produttivo”Il premier israeliano ha ricambiato i toni di Trump e l’accoglienza che gli è stata riservata a Mar-a-Lago, annunciando per il presidente Usa il “Premio Israele”, il riconoscimento che ogni anno lo Stato ebraico concede alle personalità amiche e che viene consegnato formalmente a Gerusalemme in occasione del Giorno dell’Indipendenza. L’incontro è stato “molto produttivo”, “a volte abbiamo idee diverse”, ma Israele “non ha mai avuto un amico come il presidente Trump alla Casa Bianca”, ha detto. Israel has never had a friend in the White House like President Trump. His leadership, clarity, and unwavering support for Israel are exceptional.True friendship is proven in moments of challenge, and President Trump has stood with Israel every step of the way. 🇺🇸🇮🇱… pic.twitter.com/KwLGtatNsC— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) December 29, 2025Le tensioni con l’IranQuanto all’Iran, Trump ha usato toni forti. Se Teheran tenterà di ricostruire il suo programma di missili balistici e riprenderà il programma nucleare gli Stati Uniti lanceranno nuovi attacchi, ha assicurato il presidente Usa. “Ho sentito che l’Iran sta cercando di riorganizzarsi, e se lo faranno, dovremo fermarli. Li fermeremo. Li distruggeremo completamente”, il monito, al quale ha fatto seguito il consiglio di cercare un “accordo” con Washington. Piccolo incidente diplomaticoNel contesto del vertice c’è stato anche un piccolo incidente diplomatico. Dopo che Trump aveva assicurato di avere parlato col presidente israeliano Isaac Herzog e che la grazia per Netanyahu, “un premier eroe di guerra” era “in arrivo”, dall’ufficio di Herzog è arrivata una smentita: “Nessun colloquio, per la grazia verrà seguita la procedura standard”.Questo articolo Gaza, sintonia tra Trump e Netanyahu: “Incontro importante, Hamas si deve disarmare” proviene da LaPresse