Manovra 2026, oggi il voto finale alla Camera. Giorgetti: “Sulle pensioni vedremo il prossimo anno”

Wait 5 sec.

Con una seduta fiume a Montecitorio va in scena l’ultimo atto sulla Manovra 2026. Dopo la fiducia il voto finale è previsto questa mattina e non è escluso che la stessa premier Giorgia Meloni possa arrivare in Aula. Ci sarà il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che anche negli ultimi due giorni ha assistito al dibattito. Nella notte l’esame va avanti a oltranza, con una raffica di 239 ordini del giorno, depositati per sollecitare modifiche, integrazioni o impegni politici al governo. Giorgetti: “Modifiche sulle pensioni? Vedremo nel 2026”Mancato l’obiettivo in Manovra, la Lega ci riprova con odg su flat tax e pensioni, chiedendo di sospendere il meccanismo di adeguamento dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita. Modifiche sulle pensioni? “Vedremo nel 2026”, l’impegno strappato a Giorgetti dopo le tensioni sulla previdenza al Senato. Arrivando alla Camera per assistere al voto, il titolare del Tesoro preannuncia il parere favorevole del governo sull’odg, ma ricorda come la Manovra contenga giù misure per contenere l’aumento automatico dei requisiti: “Una cosa che forse non si è capita” è che “noi siamo intervenuti per ridurre l’aumento, perché automaticamente aumentava di tre mesi dal 2027. L’abbiamo ridotto, abbiamo dovuto coprirlo con un più di un miliardo. Quindi la Lega chiede di ridurre ulteriormente, vedremo durante il 2026”. Forza Italia e l’obiettivo della riduzione della pressione fiscaleGuardando al prossimo anno, il leader di Forza Italia Antonio Tajani fissa l’obiettivo di “continuare sulla riduzione della pressione fiscale. Dobbiamo allargare la base per il taglio dell’Irpef almeno a 60mila euro, continuare ad abbassare la pressione fiscale e cercare di avere stipendi più ricchi”. Un impegno condiviso anche da Fratelli d’Italia, con il viceministro Maurizio Leo che a più riprese l’ha posto in cima alla lista.Tempi compressi per il via libera alla ManovraIntanto la sessione di bilancio di quest’anno si avvia alla conclusione, con la polemica sui tempi compressi e il secondo ramo del Parlamento chiamato essenzialmente solo a ratificare la Manovra. “Abbiamo fatto tutto il possibile per rispettare i tempi – sottolinea il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in una intervista a La Stampa -. Purtroppo da anni si arriva sempre a queste condizioni: non è la prima volta e temo non sarà l’ultima. Mi dispiace per la Camera, ma il Senato non è stato un passacarte e ha avuto modo di intervenire rivedendo, correggendo e modificando in maniera significativa la Legge di bilancio”. A questo riguardo, con un ordine del giorno Riccardo Magi chiede lo stop al ‘monocameralismo di fatto’ a partire dalla prossima legge di Bilancio, garantendo “condizioni e tempi tali da assicurare un effettivo esame della legge di bilancio in entrambi i rami del Parlamento”, e di astenersi dal ricorso a “maxiemendamenti interamente sostitutivi sulla legge di bilancio e alla questione di fiducia, in modo da rispettare appieno le prerogative del Parlamento”. Tra gli ordini del giorno, Noi Moderati ripropone la cedolare secca agevolata per gli affitti lunghi. E dopo lo scontro sul comma 176, lo ‘scudo’ per gli imprenditori condannati per aver sottopagato i lavoratori, poi espunto, il M5S chiede di “desistere, per il futuro, da ogni ulteriore tentativo”, assicurando sempre “il pieno recupero delle differenze retributive e contributive maturate anteriormente alla domanda giudiziale”. Il leader pentastellato Giuseppe Conte sollecita di “riconsiderare gli stanziamenti previsti nello stato di previsione del ministero della Difesa” dirottando alcune risorse su “spesa sanitaria, investimenti che promuovano la competitività, sostegno alle filiere produttive e industriali, incentivi all’occupazione, istruzione, investimenti green e beni pubblici”. Questo articolo Manovra 2026, oggi il voto finale alla Camera. Giorgetti: “Sulle pensioni vedremo il prossimo anno” proviene da LaPresse