Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte della giovane donna non ancora identificata, il cui corpo è stato trovato nella mattinata di lunedì 29 dicembre nel cortile di un palazzo al civico 74 di via privata Paruta, in zona via Padova, a Milano. Non è esclusa la pista dell’omicidio, ma gli investigatori indagano a tutto campo. L’ipotesi di un’aggressioneL’allarme è scattato poco dopo le 8.30, quando al numero unico di emergenza è arrivata la telefonata di un uomo che segnalava la presenza di una donna esanime nel cortile del complesso, formato da sei palazzoni. Chi ha allertato i soccorsi ha pensato che la donna potesse essersi tolta la vita, riferendo che potesse essersi gettata da uno dei balconi. I primi a raggiungere l’area sono stati i militari del Nucleo Radiomobile, che hanno però riscontrato elementi non compatibili con una caduta dall’alto: la giovane non presentava ferite riconducibili a quel tipo di dinamica e sul corpo sono stati rilevati segni che hanno fatto ipotizzare un’aggressione. La donna era coperta solo da un giubbotto appoggiato sul corpo, senza maglietta né biancheria intima, con i jeans parzialmente abbassati sui fianchi. Ai piedi aveva scarpe da tennis. Sono state riscontrate ecchimosi al collo e lesioni al volto. La centrale ha disposto l’invio del Reparto operativo e degli specialisti del Sis, la Sezione investigazioni scientifiche dell’Arma. Sono partite le indagini e gli investigatori hanno ascoltato la custode, che abita al quarto piano, di uno dei palazzi del complesso e che ha la guardiola poco distante dal vialetto.Le testimonianze È stata lei a vedere per prima il corpo durante il giro mattutino. “Pensavo dormisse e mi sono avvicinata – ha spiegato – ma quando ho provato a svegliarla non mi ha risposto”. La donna ha chiamato un collega, in quel momento impegnato nella pulizia delle scale, e insieme sono tornati verso il corpo, disteso in posizione prona, descritto come un fagotto immobile, seminascosto in un angolo del vialetto che conduce all’ingresso carraio su via privata Paruta, sotto una fila di balconi. Dopo alcuni tentativi, hanno capito che la ragazza era già morta. “La zona è un po’ quella che è”, si lascia scappare un vecchio investigatore impegnato nelle indagini. Sarà compito loro ora ricostruire come la giovane sia finita in quel punto, grazie anche all’aiuto delle immagini filmate dalle telecamere di sorveglianza della zona, e come sia possibile che, nelle ore successive al decesso, nessuno si sia accorto di lei. “Quel vialetto non è molto frequentato dagli abitanti del palazzo, ma, dato che il portoncino è sempre aperto, viene usato come scorciatoia da chi vuole raggiungere via Padova, che si trova dal lato opposto del cortile. Spesso si tratta di gente che nemmeno abita qui”, riferisce un inquilino.La vittima non è stata identificataAl momento l’identificazione non è stata possibile: la giovane non aveva con sé documenti né effetti personali. Sul posto sono arrivati anche il pubblico ministero Antonio Pansa e il medico legale. “Non è esclusa l’ipotesi di omicidio, ma attendiamo conferme da parte del medico legale. Sul corpo, secondo quanto riferito, sono presenti dei segni di cui va accertata la natura, se violenta o meno, e se pregressi rispetto alla morte”, ha spiegato il magistrato. Anche sull’etnia della giovane non ci sono certezze, anche se i tratti somatici potrebbero indicare un’origine mediorientale o nordafricana. I rilievi sono proseguiti fino al primo pomeriggio, quando la ragazza, con i suoi misteri, è stata trasportata dai necrofori all’istituto di medicina legale. Ora sarà l’autopsia, disposta dall’autorità giudiziaria a determinare la causa del decesso. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia Milano Porta Monforte unitamente a quelli del Nucleo Investigativo di Milano. Questo articolo Milano, donna trovata morta in un cortile: non è escluso l’omicidio proviene da LaPresse