Sintomi, trasmissione, vaccini e tamponi: le 8 cose da sapere

Wait 5 sec.

AGI - L'influenza stagionale si fa sentire, con quasi un milione di contagi nell'ultima settimana, e un picco previsto ancora tra diverse settimane. L'Istituto Superiore di Sanità ha prodotto una scheda con 8 domande e risposte, le cose principali da sapere sulle malattie infettive respiratorie che come ogni inverno funestano le case degli italiani. Ho sintomi respiratori, ho l'influenza?Con la stagione invernale c'è un aumento della circolazione di diversi agenti patogeni respiratori, che possono essere virus o batteri, causata soprattutto dalla tendenza maggiore a stare in luoghi chiusi che facilitano il contagio. L'influenza è uno di questi, ma fra quelli ormai diffusi ci sono anche il SARS-CoV-2, il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), i Rhinovirus (responsabili del comune raffreddore) e altri.Il sistema di sorveglianza integrata epidemiologica e virologica RespiVirNet, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità, monitora le infezioni respiratorie acute (ARI, Acute Respiratory Infection) causate dal virus dell' Influenza , SARS-CoV-2, VRS, Rhinovirus, virus Parainfluenzali, Adenovirus, Metapneumovirus, Bocavirus e altri Coronavirus umani.I bollettini settimanali che spesso vengono riportati dai media (ad esempio quando si legge 'due milioni di italiani a letto') danno una stima delle ARI, e non dei soli casi di influenza. Il monitoraggio virologico nell'ambito di RespiVirNet, invece, stima le proporzioni dei singoli virus circolanti, per cui si puo' affermare che su 100 casi di infezioni respiratorie segnalati, ad esempio, il 10% è causato da influenza, il 5% da SARS-CoV-2 e così via. Come si trasmettono i virus respiratori?I virus respiratori sono presenti tutto l'anno, ma, in inverno, si diffondono più facilmente a causa di ambienti chiusi, temperature basse e maggiore vicinanza tra le persone. Si trasmettono prevalentemente attraverso l'aria e si diffondono molto facilmente attraverso le goccioline di saliva che si producono tossendo, starnutendo o semplicemente parlando (inalazione aerea), soprattutto negli ambienti affollati e chiusi, o per deposizione diretta delle goccioline di saliva sulle mucose (bocca, naso, occhi).La trasmissione avviene anche per contatto diretto con persone infette (ad esempio attraverso le mani contaminate sugli occhi, sul naso o sulla bocca) o per contatto indiretto attraverso utensili o oggetti.Come si può prevenire l'infezione da virus respiratori?Tra le misure di prevenzione la vaccinazione, disponibile per alcuni degli agenti patogeni che circolano d'inverno, è la principale strategia per prevenire il rischio di malattia, ridurre la probabilità di sintomi gravi e complicanze (polmoniti, ricoveri, etc...). Per l'influenza è consigliato una vaccinazione/richiamo annuale, perché' per loro natura, i virus influenzali mutano frequentemente.A chi è raccomandataLa vaccinazione è raccomandata soprattutto alle categorie fragili (anziani, persone con patologie croniche), e anche a operatori sanitari e caregiver, per ridurre ancora di più il rischio di infezione, ma è consigliata anche al resto della popolazione seguendo sempre le indicazioni del proprio medico di medicina generale e pediatra.Il raggiungimento di livelli elevati di copertura vaccinale è fondamentale per ridurre in modo significativo l'impatto dell'influenza in termini di malattia, complicanze e decessi, in particolare tra i gruppi di popolazione vulnerabili.Oltre al vaccino, cosa posso fare per evitare il contagio?Oltre alle misure farmacologiche (vaccinazione e antivirali), si raccomanda di seguire misure di protezione personali utili per ridurre il rischio di contrarre l'infezione o per evitare di trasmettere il virus ad altri: lavare regolarmente le mani e asciugarle correttamente, osservare una buona igiene respiratoria (ad esempio starnutendo o tossendo in un fazzoletto o nell'incavo del gomito), restare a casa se si presentano sintomi attribuibili a malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale, evitare il contatto stretto con persone con sintomatologia attribuibile all'influenza, evitare di toccarsi occhi, naso o bocca  areare spesso i locali. -Quante persone sono colpite dall'influenza ogni anno, e quando arriva il picco?Come detto il sistema di sorveglianza monitora le infezioni respiratorie virali, e non solo i casi provocati da virus influenzali. In generale, ogni anno si hanno tra i 12 e i 16 milioni di persone colpite da un'infezione respiratoria, ed è impossibile prevedere all'inizio della stagione se questa sarà di alta o bassa intensità.Allo stesso modo storicamente il picco, cioè il momento in cui l'incidenza delle infezioni è più alta, si verifica tra fine dicembre e fine febbraio, e non ci sono elementi per capire in anticipo quando verrà raggiunto. E' importante notare che una volta superato il picco le infezioni non diminuiscono bruscamente, e anche nelle settimane successive il livello rimane alto, scendendo gradatamente.Dalla stagione 2025-26, inoltre, la definizione di caso è cambiata ed è più ampia, includendo ora tutti i sintomi che concorrono all'infezione respiratoria acuta (ARI). Questa include l'insorgenza improvvisa dei sintomi e almeno un sintomo respiratorio (tosse, mal di gola, difficolta' respiratoria, raffreddore e naso che cola), con infezione attestata mediante diagnosi clinica.L'influenza o il COVID-19 possono essere curate con l'antibiotico?No. Gli antibiotici agiscono solo contro batteri, non contro virus come quelli dell'influenza o del COVID-19. Assumerli senza indicazione medica non solo è inutile, ma può contribuire a favorire la resistenza batterica, rendendo più difficile curare eventuali infezioni future. E' importante usarli solo quando il medico li prescrive per infezioni batteriche confermate.Ho sintomi respiratori. Devo fare un tampone per il COVID-19 o per qualche altro virus?A differenza del periodo pandemico, al momento non c'è nessuna imposizione di legge sull'uso dei tamponi, ad esempio per il Covid. Fare un tampone, per questo virus o per altri agenti patogeni, può essere utile previa consultazione con il proprio medico di base o pediatra.Come funziona la sorveglianza?Nel nostro Paese esiste un sistema di sorveglianza integrato coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) con il contributo della ex Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute e alimentato dalle Regioni e Province Autonome. L'obiettivo generale del sistema di sorveglianza RespiVirNet è quello di costituire una base di dati per valutare l'andamento dell'incidenza delle ARI nel corso della stagione epidemica. Il sistema, attivo dalla stagione 1999/2000, si basa su una rete di pediatri di libera scelta (PLS) e medici di medicina generale (MMG) - definiti "medici sentinella" e reclutati dalle Regioni - che segnalano i casi di ARI osservati tra i loro assistiti.I medici sentinella e altri medici operanti nel territorio e negli ospedali collaborano inoltre alla raccolta di campioni biologici per l'identificazione di virus circolanti. La raccolta e l'elaborazione delle segnalazioni di malattia è effettuata dall'ISS che provvede all'analisi dei dati a livello nazionale. Le indagini virologiche sui campioni biologici raccolti vengono eseguite dai Laboratori facenti parte della Rete RespiVirNet e dal Centro Nazionale per l'Influenza (National Influenza Centre, NIC-ISS) dell'ISS.L'ISS provvede all'elaborazione dei dati virologici ED EPIDEMIOLOGICI a livello nazionale, realizzando un rapporto settimanale integrato. Il NIC-ISS fa parte della rete internazionale dei laboratori coordinati dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS) nell'ambito del "Global Influenza Surveillance and Response System" (GISRS) e della rete europea coordinata dall'ECDC. L'ISS provvede all'invio settimanale sia dei dati epidemiologici all'ECDC che dei dati virologici all'OMS e all'ECDC.