L’attesa è finita, o quasi. Da quel giugno 2019 in cui, nella sede del Cio di Losanna, il ticket Milano-Cortina si guadagnava l’assegnazione delle Olimpiadi Invernali 2026 è iniziata una lunga corsa contro il tempo, una sfida tutta italiana per i primi Giochi ‘diffusi’ su un territorio così esteso, in linea con l’Agenda 2020 voluta fortemente dal Comitato Olimpico Internazionale che ha messo la sostenibilità, ambientale ed economica, come priorità per le Olimpiadi del presente e del futuro. Le infrastrutture di Milano-Cortina 2026L’estasi collettiva per il ritorno della rassegna a cinque cerchi nel nostro paese – a 20 anni esatti da Torino 2006 – ha presto lasciato il posto alle inquietudini e alle preoccupazioni legate ai ritardi per la realizzazione delle opere e delle infrastrutture legate ai Giochi. Da questo punto di vista i lavori al Cortina Sliding Centre, la tanto discussa pista che ospiterà le competizioni di bob, slittino e skeleton, sono andati avanti senza intoppi, in linea con il cronoprogramma. La riqualificazione della storica pista ‘Eugenio Monti’ è stato per anni il principale cruccio degli organizzatori, che nelle ultime settimane hanno dovuto gestire altre due polemiche a distanza, emerse come spesso capita con l’avvicinarsi dell’evento. La prima – sollevata in particolare dalla stampa Usa – è legata alle misure del campo di hockey su ghiaccio del Palaitalia in costruzione all’Arena Santa Giulia, che verrà inaugurato ufficialmente il 9 gennaio, a meno di un mese dalla cerimonia d’apertura, e attorno al quale resta il nodo della viabilità. Predazzo looks to the future!Following the Fiemme World Cup, the Italian Championships Open, which began today, allow the Predazzo venue to be tested also in winter conditions.A further step in the preparation of the territories towards the Milano Cortina 2026 Olympic Winter… pic.twitter.com/9wl7aRzOhI— Milano Cortina 2026 (@milanocortina26) December 23, 2025Allarme neve artificialeIl secondo allarme, lanciato dalla Fis, riguarda la quantità di neve artificiale a Livigno, dove si svolgeranno le gare di snowboard e freestyle. Le istituzioni locali e il presidente di Fondazione Milano-Cortina Giovanni Malagò hanno minimizzato, assicurando che non ci sono preoccupazioni al riguardo. Chi sono gli atleti italiani che possono vincere una medagliaSul fronte sportivo ci sono tutte le condizioni per sognare in grande. Il numero uno del Coni Luciano Buonfiglio ha indicato la via, ponendo come obiettivo le 19 medaglie, due in più della spedizione di Pechino 2022. Un numero alla portata del Team Italia, che potrà contare sul ‘fattore campo’ e soprattutto su un mix di atleti giovani di belle speranze e campioni già affermati all’ultima recita importante in carriera. Da Sofia Goggia, regina della velocità e vincitrice seriale sull’Olympia delle Tofane, a Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, che guidano lo squadrone del biathlon, passando per Federico Pellegrino, specialista nel fondo, fino all’eterna Arianna Fontana, l’atleta azzurra più medagliata in assoluto alle Olimpiadi Invernali, sono tante le carte da medaglia tra neve e ghiaccio nel mazzo italiano in vista dei Giochi. Un capitolo a parte merita Federica Brignone: reduce dalla sua miglior stagione di sempre, culminata con la vittoria della Coppa del Mondo di sci e l’oro iridato in gigante a Saalbach, la ‘Tigre’ si è gravemente infortunata durante i campionati italiani di Moena ad aprile rimediando la frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra, oltre alla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Un infortunio che avrebbe messo ko chiunque ma non la campionessa nata a Milano, che ha iniziato una lunga riabilitazione e sarà presente alle Olimpiadi, dove avrà anche l’onore di portare la bandiera tricolore in occasione della cerimonia di apertura. Le sue condizioni però sono un’incognita per tutti, per lei in primis. La prima immagine ufficiale dell'#ItaliaTeam The Home Team a #MilanoCortina2026. 🇮🇹Orgogliosi di voi. @milanocortina26 @olympics #RoadToMilanoCortina2026 pic.twitter.com/Q0MAJTei2o— ItaliaTeam (@ItaliaTeam_it) December 22, 2025L’Italia ha comunque una squadra profonda e capace di far bene in quasi tutte le discipline. Amos Mosaner e Stefania Costantini, campioni olimpici in carica nel doppio misto di curling, sono la coppia da battere. La squadra maschile di sci alpino sta dando segnali incoraggianti in questo inizio stagione raccogliendo podi un po’ ovunque e non affidandosi solo alle spalle larghe del veterano Dominik Paris, nel biathlon poi Tommaso Giacomel non è più una scoperta ma un’atleta da podio in campo maschile. Senza dimenticare Michela Moioli nello snowboardcross e Simone Deromedis nello ski cross, azzurri che promettono battaglia a Livigno. Sul ghiaccio le maggiori speranze – al netto di Fontana – sono affidate al figlio d’arte Pietro Sighel nello short track e a Davide Ghiotto, specialista nei 10000 nel pattinaggio pista lunga. L’obiettivo non dichiarato? Superare – almeno in termini numerici – la spedizione record di Lillehammer 1994, conclusa con 20 medaglie di cui sette del metallo più pregiato. Questo articolo Milano-Cortina 2026, Italia a caccia di record: chi sono gli atleti che possono vincere una medaglia proviene da LaPresse