Mar, 30 Dic 2025L’esercizio della società controllata dal club rossonero si è chiuso con un rosso di 2,44 milioni, su cui pesano prevalentemente ammortamenti e svalutazioni.DiMarco SacchiCondividi l'articoloDOCUMENTISportLifeCity, società controllata dal Milan e al centro del progetto per la realizzazione di un nuovo stadio a San Donato Milanese (piano successivamente accantonato per fare spazio al piano per il nuovo San Siro con l’Inter), ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2025 con una perdita, inserita in un quadro di continuità aziendale garantita dal supporto del socio di maggioranza. Il club rossonero, per l’appunto. Come emerge da documenti ufficiali consultati da Calcio e Finanza, l’esercizio si è chiuso con un rosso di 2,44 milioni di euro, che ha portato il patrimonio netto in area negativa per circa 1,49 milioni. Una situazione già affrontata dai soci nel corso dell’anno: nel 2024 l’assemblea aveva infatti deliberato sia il ripianamento delle perdite pregresse sia un versamento in conto copertura perdite per 800mila euro. I finanziamenti soci restano una componente centrale della struttura finanziaria, con debiti verso il socio di controllo per oltre 33 milioni di euro. I fatti di rilievo del periodo: le ipotesi per l’area Il periodo è stato fortemente condizionato dall’evoluzione – e dal successivo rallentamento – del progetto stadio a San Donato Milanese. Tra gennaio e marzo 2024 SportLifeCity aveva completato l’acquisto di terreni per circa 490mila metri quadrati tra San Donato e Milano, nell’ambito dell’operazione che aveva come obiettivo la realizzazione del nuovo stadio del Milan. Contestualmente, la società era subentrata anche in crediti verso il Comune di San Donato per circa 13,8 milioni di euro, legati alla compravendita di parte delle aree. Nel corso dell’esercizio, però, il contesto è cambiato. La decisione del Milan di presentare, insieme all’Inter, una proposta alternativa per l’area di San Siro ha modificato radicalmente lo scenario originario. Di conseguenza, SportLifeCity ha avviato una revisione dei propri piani, valutando ipotesi diverse rispetto al maxi-stadio inizialmente previsto. Tra queste, come emerge dai documenti, anche la possibilità di realizzare una arena sportiva di dimensioni ridotte (circa 18mila posti), affiancata da eventi extra-sportivi, con l’obiettivo di rendere comunque sostenibili gli investimenti già effettuati. Dal punto di vista economico, il conto economico riflette questa fase di transizione. I ricavi restano marginali (circa 27mila euro, legati principalmente a contratti di locazione), mentre i costi della produzione superano i 3,3 milioni di euro. A pesare in modo determinante è stata la voce ammortamenti e svalutazioni, pari a 2,29 milioni, riconducibile alla svalutazione parziale del progetto Stadio San Donato, ritenuta necessaria alla luce del nuovo contesto. In aumento anche i costi per consulenze tecniche e legali, legati alla complessità del progetto e ai rapporti con le amministrazioni pubbliche. I fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio Dopo il 30 giugno 2025 sono emersi elementi rilevanti destinati a incidere sul futuro del progetto. In primo luogo, il Consiglio di amministrazione ha deciso di avvalersi del maggior termine di 180 giorni per l’approvazione del bilancio, proprio per poter valutare in modo più completo l’impatto delle nuove ipotesi strategiche, in particolare il ritorno del Milan sul dossier San Siro. Il passaggio più delicato è arrivato però il 24 settembre 2025, quando il TAR Lombardia ha annullato la delibera del Comune di San Donato Milanese che approvava il Programma Integrato di Intervento (PII) relativo all’area San Francesco. La sentenza ha accolto il ricorso del Consorzio Quartiere Affari, ritenendo insufficiente la dotazione di aree a verde pubblico, con la conseguente caducazione dell’intero PII. La società ha comunque chiarito di ritenere la decisione impugnabile davanti al Consiglio di Stato, sulla base dei pareri legali acquisiti, e parallelamente ha mantenuto aperto il dialogo con il Comune per concordare eventualmente una soluzione extragiudiziaria e valutare piani alternativi, come una modifica del piano o una riprogettazione complessiva dell’area. Nel bilancio si sottolinea che la convenzione che venisse eventualmente sottoscritta con il Comune di San Donato ha un orizzonte di dieci anni per la realizzazione delle opere con la possibilità di cedere eventualmente a terzi i diritti edificatori. A rafforzare il quadro di continuità aziendale è intervenuto infine il socio di maggioranza. Con una lettera dell’8 ottobre 2025, il Milan si è impegnato a garantire il supporto finanziario a SportLifeCity per almeno dodici mesi, oltre a deliberare il ripianamento integrale della perdita di esercizio mediante compensazione con i finanziamenti soci già erogati. In sintesi, il bilancio di SportLifeCity fotografa una società ancora in perdita, ma sostenuta dal socio e inserita in un progetto immobiliare e sportivo che resta aperto a più scenari. Il futuro dipenderà dall’evoluzione del dossier stadio a San Siro – che appare lanciato dopo l’acquisto del Meazza da parte di Inter e Milan – e dalle decisioni amministrative e giudiziarie che determineranno la realizzabilità di eventuali piani alternativi. Developed by 3x1010