A che punto sono le indagini su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori

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AGI - Nel 2025 i casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, a oltre quarant'anni dalle rispettive scomparse, conoscono una nuova fase investigativa segnata da indagini giudiziarie, audizioni parlamentari e piste rimaste a lungo inesplorate. Due vicende distinte, come ribadito più volte dalla Commissione bicamerale d'inchiesta, ma oggi accomunate da un rinnovato sforzo di verità.Sul fronte Orlandi, la novità più rilevante riguarda l'iscrizione nel registro degli indagati di Laura Casagrande, ex compagna di corso di Emanuela alla scuola di musica "Tommaso Ludovico da Victoria". La donna è accusata di false informazioni al pubblico ministero nell'ambito della nuova inchiesta riaperta nel maggio 2023 dalla procura di Roma, coordinata dal pm Stefano Luciani e condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo.Il caso Orlandi: testimonianze al centro dell'inchiestaSecondo gli inquirenti, Casagrande avrebbe fornito versioni contraddittorie sulle ore immediatamente precedenti alla scomparsa della cittadina vaticana, avvenuta il 22 giugno 1983. Un nodo che oggi assume un peso decisivo: la donna, secondo successive verifiche, potrebbe essere stata una delle ultime persone ad aver visto Emanuela nei pressi di Corso Rinascimento. Le incongruenze erano già emerse in sede parlamentare. Il presidente della Commissione bicamerale Orlandi-Gregori, il senatore Andrea De Priamo, ha ricordato come l'audizione di Casagrande fosse apparsa "molto contraddittoria", al punto da spingere la Commissione a programmare un nuovo esame testimoniale. L'iscrizione nel registro degli indagati non implica un coinvolgimento diretto nella sparizione, ma segnala la centralità della sua testimonianza nella ricostruzione delle ultime ore di Emanuela.Parallelamente, la procura continua a muoversi su tre filoni principali: la famiglia, gli amici e il cosiddetto "caso del blogger". Sul versante familiare resta sotto esame la figura dello zio Mario Meneguzzi, la cui abitazione nel Reatino è stata perquisita nel 2024. Sul fronte delle amicizie, oltre a Casagrande, riemergono le testimonianze di ex compagne di scuola e di musica, molte delle quali hanno raccontato negli anni di pressioni, paure e silenzi. Infine, nel 2024 è finito indagato anche un blogger che avrebbe omesso informazioni su una presunta testimone oculare; una pista respinta con forza dalla famiglia Orlandi.Il caso Gregori: una pista "chilometro zero"Per Mirella Gregori, scomparsa il 7 maggio 1983, pochi giorni prima di Emanuela, il 2025 segna una possibile svolta investigativa. Il suo caso, ribadisce l'avvocato di famiglia Nicodemo Gentile, non va sovrapposto a quello Orlandi: si tratta di una vicenda "autonoma, cittadina, quasi a chilometro zero". L'attenzione si concentra su un luogo preciso: il Bar Italia di via Volturno, gestito dai genitori dell'amica Sonia De Vito, ultima persona ad aver visto Mirella. Le due ragazze, secondo gli atti, si sarebbero trattenute per circa quindici minuti nel bagno del locale, mai perquisito.Né i genitori di Sonia furono ascoltati nell'immediatezza dei fatti: un vuoto investigativo che, a distanza di decenni, pesa ancora. Alla Commissione bicamerale sono arrivate nel dicembre 2025 nuove memorie firmate dall'avvocato Valter Biscotti e dalla criminologa Jessica Leone. Al centro, l'identikit fornito dalla madre di Mirella, che mostrerebbe forti somiglianze con un pregiudicato di origine siciliana, arrestato nel 1984 per sfruttamento della prostituzione minorile. L'uomo sarebbe stato notato nei pressi del bar di famiglia proprio il giorno della scomparsa.La memoria richiama inoltre un contesto più ampio: tra maggio e giugno 1983 a Roma scomparvero sedici ragazze minorenni. In diverse denunce ricorre il riferimento a un centro situato in via Piave, non lontano dall'abitazione dei Gregori, all'epoca sospettato di essere un luogo di adescamento. La comparazione tra le fotografie dei soggetti legati a quel centro e gli identikit dell'epoca è oggi ritenuta un passaggio investigativo imprescindibile.Due storie, una nuova stagione di indaginiNel 2025, dunque, i casi Orlandi e Gregori entrano in una fase in cui omissioni, contraddizioni e testimonianze mai chiarite diventano il fulcro delle indagini. Non scorciatoie, ma una rilettura rigorosa degli atti, dei luoghi e delle persone. Dopo oltre quarant'anni, la Commissione e la magistratura cercano di colmare quei vuoti che hanno a lungo impedito risposte. E che oggi, forse, possono finalmente essere affrontati.