Tante le misure per la sanità contenute nella Manovra che ha appena ricevuto il ‘disco verde’ definitivo alla Camera con 216 sì, 126 no e 3 astenuti. Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri a ottobre e poi modificato in commissione al Senato rafforza gli interventi per la prevenzione e le cure palliative e fa lievitare il Fondo sanitario nazionale. Sul fronte dei farmaci cresce dello 0,3% il tetto di spesa per gli acquisti diretti ma si riduce il Fondo per gli innovativi, che passa da 1,3 a 1,16 mld di euro. Una strada che “solleverà polemiche”, prevedono su ‘Quotidiano Sanità’. Polemiche che già non mancano quando si guarda alle reazioni degli operatori della salute. “Anche questa manovra economica si è consumata sulla pelle dei medici, dipendenti e convenzionati, e dei dirigenti sanitari. È chiaro a tutti ora come non solo il ministero della Salute sia ‘ostaggio’ del Mef, ma cosa ancor più grave, che lo sia l’intero Governo. E le conseguenze di questo braccio di ferro sono estremamente offensive per tutti coloro che quotidianamente lavorano per garantire la salute dei cittadini”, hanno sottolineato Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed, Guido Quici, Presidente Federazione Cimo-Fesmed, Silvestro Scotti, Segretario Generale Fimmg, Antonio D’Avino, Presidente Nazionale Fimp e Antonio Magi Segretario Nazionale Sumai nei giorni scorsi. Ma vediamo prima le novità previste dal provvedimento.Le novità per sanità e prevenzioneIl finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard viene rimodulato con un incremento di 2.382,2 milioni di euro per il 2026, 2.631 milioni per il 2027 e 2.633,1 milioni di euro annui a decorrere dal 2028.Nasce poi un Fondo per interventi normativi in materia di prevenzione, formazione, informazione e cura della celiachia. Grande attenzione ad accesso alle cure e diseguaglianze: le Regioni che non raggiungono la soglia di garanzia minima in una o più delle macro-aree di assistenza sanitaria previste dal sistema di monitoraggio nazionale, dovranno essere sottoposte a un audit specifico. L’esame sarà condotto dal Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), già istituito in sede di Conferenza Stato-Regioni.Novità anche per il contrasto al tabagismo. Dal 1 gennaio sigarette, tabacco e prodotti elettronici diventeranno più cari. Lo Stato ha deciso di aumentare progressivamente le tasse su questi prodotti per i prossimi tre anni, per aumentare le entrate e disincentivarne il consumo.Inoltre per realizzare il Piano Nazionale di Azioni per la Salute Mentale 2025-2030″ (Pansm), che ha l’obiettivo di migliorare l’assistenza e la cura delle persone con problemi di salute mentale, sostenendole in tutte le fasi della loro vita, sono stati stanziati dei fondi dedicati: 80 milioni di euro nel 2026, 85 milioni di euro nel 2027, 90 milioni di euro nel 2028 e, a partire dal 2029, 30 milioni di euro all’anno in modo stabile.Le parole del ministro“Garantiamo un incremento straordinario di risorse destinate alla sanità, per renderla sempre più efficiente, accessibile e universale”, ha commentato il ministro della Salute Orazio Schillaci. “Ci sono risorse importanti da utilizzare per la riduzione delle liste d’attesa con fondi per nuove assunzioni e aumento delle indennità di specificità. Potenziamo le attività di Pronto Soccorso e di prevenzione con particolare attenzione ai programmi di diagnosi precoce per le patologie oncologiche e le malattie rare. Inoltre destiniamo risorse alla salute mentale con un investimento che riconosce la centralità del benessere psicologico come componente essenziale della salute complessiva delle persone. Di fatto, con questa legge di Bilancio diamo un’altra risposta concreta e duratura per un rafforzamento strutturale del Servizio sanitario nazionale e per garantire i bisogni di salute di tutti i cittadini”.La bocciatura dei mediciA preoccupare i ‘camici bianchi’ è però l’assenza di incentivi per gli operatori. “Il blitz notturno alla vigilia di Natale ha affondato l’emendamento che avrebbe reso disponibili le risorse extracontrattuali già stanziate per la dirigenza medica da ben due leggi di bilancio e soprattutto avrebbe colmato il ripetuto vulnus alla dignità dei dirigenti sanitari penalizzati da un gap economico ingiustificabile. Una dirigenza sanitaria esclusa, così come i medici convenzionati, dall’adeguamento delle prestazioni aggiuntive con cui a parole, ma non nei fatti si vorrebbe risolvere il problema delle liste d’attesa”, scrivono i sindacati medici, ricordando i 20mila specialisti ambulatoriali convenzionati pubblici del territorio dimentica dalla Manovra. Niente nemmeno sul fronte della Medicina Generale e Pediatria di Libera Scelta. In una nota la Fimmg ribadisce il malcontento già espresso unitamente agli specialisti ambulatoriali (Sumai), ai pediatri di libera scelta (Fimp) e alla dirigenza medica e sanitaria (Anaao Assomed e Cimo-Fesmed) per una manovra economica che “ha trascurato ancora una volta il lavoro e la dignità professionale di chi garantisce ogni giorno l’assistenza nel Ssn. Per la Fimmg “non si può chiedere al territorio di reggere l’urto delle liste d’attesa, della cronicità e della carenza di personale senza mettere in campo misure coerenti e senza dare piena efficacia agli accordi già costruiti e ora certificati e di fatto già passati”. E questo “visto che parliamo di adeguamento delle retribuzioni al 2024 e ci pare che tra pochi giorni siamo al 2026”, chiosa il sindacato guidato dal segretario Silvestro Scotti.Questo articolo Manovra: le novità per la sanità e le reazioni dei medici proviene da LaPresse