La manovra non risolve il gap salariale e stringe il cappio attorno alla classe media

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di Dante Nicola FaraoniE’ stata varata una finanziaria che non risolve nessuno dei problemi che affliggono la nostra economia. Una manovra che non interviene sulla drammatica situazione in cui versa il nostro Paese: perdita di potere d’acquisto, produzione in calo, inflazione in aumento da 4 anni (25%). La povertà cresce anche tra una cerchia sempre più ampia di salariati. Su questo quadro va puntualizzato che lo Stato ha la coperta corta e questo lo sanno bene sia il ministro Giancarlo Giorgetti che la premier Giorgia Meloni. Devono fare i conti con il debito pubblico e fare azioni scoperte non piace né ai mercati né alle istituzioni internazionali.Abbiamo già sentito la tiritera che la colpa non è loro ma dei governi precedenti ma se la smettessero di elargire mancette al ceto medio, loro fonte di voti, e di buttare miliardi al vento per sostenere la follia della guerra sarebbe già un buon segno. Bisognerebbe inoltre ricordare al governo che se la povertà continua a crescere significa che la classe media diminuisce e l’urna elettorale si restringe.Quello che invece il governo è incapace di vedere è il rapporto tra produttività e salario reale, un elemento cruciale per comprendere le dinamiche economiche attuali. Quando la produttività cresce più rapidamente dei salari reali, il divario salariale aumenta, creando squilibri che possono portare a disoccupazione e instabilità economica. E’ inutile produrre se non ci sono consumatori in grado di acquistare. Se la produttività cresce di 10 anche i salari devono crescere 10. Se la produttività di un’economia aumentasse del 10% senza un corrispondente incremento dei salari, si creerebbe un divario tra produzione e capacità di acquisto, questo è ciò che sistematicamente il mercato si trova ad affrontare.In un’economia bilanciata, l’aumento della produttività dovrebbe tradursi in un incremento del benessere collettivo attraverso una distribuzione equa delle risorse e del potere d’acquisto. Solo così puoi ridurre la povertà e aumentare la classe media.Il bilanciamento tra domanda e offerta è una legge che nessuna teoria attuale ha ancora scritto ma che molte economie, soprattutto Ue, hanno applicato. Qual è la maggior fonte di offerta? La produttività. Qual è la principale fonte di domanda? I salari. La teoria economica PROUT definisce questo squilibrio Gap Salariale. L’economia presente cerca di prevenire questo Gap con la produzione all’estero e l’acquisto di beni e servizi a debito, due strategie che come possiamo constatare hanno le gambe corte perché la povertà continua ad aumentare portando con sé crisi e bolle finanziarie tipo quella dei mutui subprime (2008) che ha causato la crisi partita dagli Stati Uniti con ripercussioni molto gravi sull’intera economia globale.Il governo deve capire che la creazione di posti di lavoro avviene per effetto dell’azione combinata di industrie e di consumatori, se ci sono salari bassi e povertà con quale potere d’acquisto la popolazione dovrebbe acquistare merci e servizi? La forza del mercato non si basa sui consumi? Non vedere questo significa esser ciechi.Il governo potrebbe intervenire favorendo accordi tra le parti sociali. Un primo passo, potrebbe essere la garanzia di un salario minimo legato alla crescita della produttività, in modo che ogni incremento nella produzione si traduca direttamente in un miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori. Questo approccio non solo ridurrebbe la povertà, ma stimolerebbe anche la crescita economica, poiché i lavoratori con salari dignitosi possono contribuire attivamente alla domanda di beni e servizi. Invece il governo fa la guerra ai sindacati e a chi richiede garanzie di stabilità e prosperità per il futuro.Il governo ha lasciato intendere che la prossima finanziaria sarà più corposa ma in economia le menzogne contano zero: con quali soldi? Aumenterà le tasse? Oppure creando ulteriore debito e buco di bilancio? Iniziate a risparmiare con lo spumante, con questo governo il futuro è oscuro. Buon Anno!Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!L'articolo La manovra non risolve il gap salariale e stringe il cappio attorno alla classe media proviene da Il Fatto Quotidiano.