Il rapporto tra la Lazio e la classe arbitrale sembra ormai logorato, forse oltre il punto di ritorno. Le polemiche che da settimane accompagnano l’ambiente biancoceleste hanno trovato il loro apice nel gol dell’1-1 convalidato all’Udinese al 94’, un episodio che ha riacceso con forza il dibattito e fatto esplodere il caso.La rete del pareggio nasce da una sequenza di eventi controversi. All’origine dell’azione c’è un contatto tra il pallone e il braccio sinistro di Palma, tenuto però dietro la schiena: una dinamica che, da regolamento, non configura infrazione. Molto più complessa, invece, la valutazione sull’episodio successivo. Sul tiro di Zaniolo, il pallone viene intercettato dal braccio destro di Davis: l’attaccante ne trae immediato controllo, recupera la sfera, salta due avversari e conclude a rete. Tra il tocco e il gol trascorrono circa nove secondi.Il nodo della questione è l’interpretazione del concetto di “immediatezza”. Il regolamento non fissa limiti temporali precisi, ma resta un principio chiave: un gol non dovrebbe scaturire da un vantaggio diretto e determinante ottenuto tramite un tocco di braccio. In questo caso il beneficio è evidente: è lo stesso Davis a proseguire l’azione e a finalizzarla. Seguendo lo spirito del gioco e una lettura estensiva della norma, la rete appare dunque da annullare, pur senza configurare automaticamente una punibilità del fallo di mano in sé.Lazio, duro comunicato contro gli arbitri: “Serie di errori sempre a nostro sfavore, ripetuti e difficili da comprendere”La reazione della società non si è fatta attendere. Pochi minuti dopo il triplice fischio, la Lazio ha pubblicato un duro comunicato sui propri canali ufficiali.“Continuiamo a registrare con crescente amarezza una serie di errori sempre a nostro sfavore, ripetuti e difficili da comprendere. La Lazio chiede rispetto, uniformità di giudizio e maggiore attenzione“.La replica di Simonelli: “Sostenere l’esistenza di un disegno implica un’accusa grave è da denuncia”Non si è fatta attendere neppure la replica della Lega Serie A. Il presidente Simonelli ha risposto in modo netto al comunicato diffuso dalla Lazio, respingendo con decisione qualsiasi messa in discussione dell’operato arbitrale.“Da presidente di Lega – ha dichiarato – non posso che ribadire la totale fiducia nella classe arbitrale: metterne in dubbio l’operato significa minare la credibilità dell’intero sistema, e questo non è tollerabile“. Simonelli ha poi riconosciuto come sia comprensibile che un club possa sentirsi penalizzato da singoli episodi, ricordando però che “gli errori arbitrali fanno parte del calcio, esattamente come quelli di attaccanti, difensori o portieri, e come tali devono essere accettati senza pregiudizi“.Il presidente ha quindi tracciato una linea netta sul piano delle responsabilità: “Se però, come scritto nella lettera, si parla di una “sequenza di episodi che per frequenza, natura e impatto non è più archiviabile come casualità”, allora il discorso cambia. Sostenere l’esistenza di un disegno implica un’accusa grave: in quel caso la strada corretta è quella della denuncia nelle sedi competenti».Una presa di posizione dura, che alza ulteriormente il livello dello scontro istituzionale e chiarisce la linea della Lega a tutela del sistema arbitrale.Franco Melli è una furia: “Situazione tragicomica. Simonelli si dimetta! Fosse successo alla Roma…”L’episodio ha acceso un acceso confronto anche negli studi di Radio Radio Lo Sport, dove non sono mancati toni durissimi. Tra gli interventi più netti quello di Franco Melli, che ha definito la decisione arbitrale “tragicomica”.“In cinquant’anni che guardo partite – ha detto – ho visto errori di ogni tipo, anche i più beceri e osceni, ma questo è tragicomico“. Melli si è poi soffermato sulla spiegazione fornita a posteriori sull’intervento del VAR: “Sentire che il VAR non avrebbe valutato il mani in area ma l’episodio precedente di Palma sarebbe follia pura. Se fosse davvero così, allora tanto vale abolire il VAR“.Il giornalista ha quindi allargato il discorso alla protesta della Lazio: “Ricordiamoci che la Lazio non è mai stata realmente presa in considerazione. A questo punto, cosa resta da fare? Il club è disposto ad andare fino in fondo? L’ultima arma sarebbe una sola: ritirare la squadra dal campionato! Simonelli si dimetta!“.Nel mirino di Melli è finita anche la gestione mediatica del caso: “Anche l’opinione pubblica è complice. Se un episodio del genere fosse capitato a Juventus, Milan o Inter avremmo avuto titoli a tutta pagina. Invece ho letto solo qualche trafiletto. Se fosse successo alla Roma, ci sarebbero state perfino interrogazioni parlamentari“.Parole forti, che fotografano il clima sempre più teso attorno alla vicenda e contribuiscono ad alimentare un dibattito che va ben oltre il singolo episodio arbitrale.The post “Simonelli si dimetta! Con la Roma ci sarebbero interrogazioni parlamentari!” ▷ Lazio, la furia di Melli appeared first on Radio Radio.