Trump riceve Netanyahu a Mar-a-Lago: «Senza di lui Israele non esisterebbe». Sul tavolo il disarmo di Hamas e la seconda fase a Gaza

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Solo 24 ore dopo l’incontro con Volodymyr Zelensky, il presidente statunitense Donald Trump ha accolto sempre a Mar-a-Lago, in Florida, il primo ministro israeliano Benjamin Natanyahu. Al centro dei colloqui diversi dossier chiave sulla situazione a Gaza, a partire dal futuro di Hamas e dalla ricostruzione della Striscia. «Oggi parleremo del disarmo di Hamas», ha dichiarato Trump, sottolineando che con il primo ministro israeliano – definito dallo stesso «eroe» e senza il quale «Israele non esisterebbe» – ci sono «cinque grandi argomenti» sul tavolo. Il presidente statunitense ha inoltre assicurato che la ricostruzione di Gaza «comincerà molto presto», spiegando che si tratta di un obiettivo condiviso con Netanyahu. Trump ha affrontato anche la questione degli ostaggi israeliani, promettendo il massimo impegno degli Stati Uniti per il rientro dei resti di Ran Gvili, l’ultimo ostaggio ancora nelle mani del partito-milizia: «Faremo tutto il possibile per riavere indietro i suoi resti». Prima del bilaterale, il presidente americano ha espresso anche la speranza di un miglioramento dei rapporti tra Israele e Siria: «Spero che Israele vada d’accordo con la Siria», ha detto, definendo il presidente siriano «tosto», ma riconoscendo che «sta facendo un grande lavoro».I dossier interni e internazionaliIl faccia a faccia si annuncia delicato. Netanyahu ha bisogno del sostegno americano non solo per rafforzare la posizione di Israele sul piano internazionale, ma anche per consolidare il proprio fronte interno. I dossier di Gaza, Hezbollah e Iran saranno al centro dei colloqui, ma sullo sfondo pesa anche il calendario politico: il premier israeliano guarda alle elezioni del 2026 con una coalizione indebolita da profonde divisioni interne e da due anni di guerra che hanno lacerato la società israeliana.Il quinto incontro tra i dueQuello di Mar-a-Lago è il quinto incontro tra Trump e Netanyahu da quando il presidente statunitense è tornato alla Casa Bianca a gennaio. Washington potrebbe sfruttare l’occasione per spingere sulla seconda fase del cessate il fuoco a Gaza, che prevederebbe la creazione di un governo tecnico palestinese per la Striscia, l’invio di una forza internazionale di stabilizzazione e un ulteriore ritiro dell’Idf dall’enclave. Al momento, tuttavia, Israele e Hamas non hanno formalizzato alcun impegno sulla nuova fase e continuano ad accusarsi reciprocamente di aver violato i termini della prima: Hamas non ha ancora restituito il corpo di un ostaggio, Ran Gvili, mentre Israele non ha riaperto il valico di Rafah in entrambe le direzioni, limitandosi a consentire solo le uscite dalla Striscia.Oltre a Gaza, anche i dossier Iran e LibanoNetanyahu porterà inoltre sul tavolo le preoccupazioni israeliane legate all’Iran e al Libano. Secondo Tel Aviv, Teheran starebbe ricostruendo e persino ampliando la propria capacità di produzione di missili balistici dopo la guerra dei dodici giorni dello scorso giugno. Sul fronte libanese, Israele minaccia di riprendere l’offensiva su larga scala se il governo di Beirut non rispetterà la scadenza di Capodanno per il disarmo di Hezbollah, che dal canto suo ha escluso di deporre le armi finché proseguiranno i raid dell’Idf nel sud del Paese. In questo contesto, Netanyahu potrebbe essere disposto a dare il via libera a progressi nel piano di pace per Gaza in cambio di un sostegno americano a un’eventuale azione militare contro l’Iran o il Libano. Allo stesso tempo, potrebbe cercare l’endorsement di Trump in vista del voto israeliano previsto per ottobre del prossimo anno.Foto copertina: EPA/JIM LO SCALZO / POOL | Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo una conferenza stampa alla Casa Bianca a Washington, il 29 settembre 2025L'articolo Trump riceve Netanyahu a Mar-a-Lago: «Senza di lui Israele non esisterebbe». Sul tavolo il disarmo di Hamas e la seconda fase a Gaza proviene da Open.