Proteste a Teheran dei commercianti contro il peggioramento della situazione economica in Iran. Per il secondo giorno consecutivo, infatti, alcuni commercianti nella capitale hanno abbassato le serrande e si sono riuniti per protestare contro il deterioramento della situazione economica e la rapida svalutazione della valuta nazionale. L’agenzia iraniana Ilna, citando uno dei suoi giornalisti, segnala la presenza di “manifestazioni” nei pressi di diversi bazar situati nel centro della capitale iraniana. I manifestanti “chiedono un intervento immediato del governo per fermare le fluttuazioni del tasso di cambio e definire una strategia economica chiara”.La valuta nazionale, il rial, ha toccato domenica un nuovo minimo storico rispetto al dollaro: secondo il tasso informale del mercato nero a oltre 1,4 milioni di rial per un dollaro (contro 820.000 un anno fa) e 1,7 milioni per un euro (contro 855.000). La svalutazione della moneta provoca iperinflazione e forte volatilità in Iran, dove alcuni prezzi aumentano fortemente da un giorno all’altro.“È diventato impossibile portare avanti qualsiasi attività professionale in queste condizioni”, sottolinea l’agenzia Ilna citando i manifestanti. La variazione dei prezzi paralizza le vendite di alcuni beni importati: sia i venditori sia gli acquirenti preferiscono rinviare le transazioni in attesa di maggiore chiarezza. Ieri, secondo un’altra agenzia di stampa iraniana – Isna – i venditori di uno dei più importanti mercati di telefoni cellulari di Teheran avevano chiuso le attività e protestato contro la situazione.L’economia iraniana, già indebolita da decenni di sanzioni occidentali, è stata ulteriormente colpita dal ripristino, a fine settembre da parte dell’Onu, delle sanzioni internazionali revocate dieci anni fa e legate al programma nucleare iraniano. I negoziati su questo tema con gli Stati Uniti sono in stallo e anche l’incertezza derivante da dodici giorni di guerra in giugno contro Israele pesa sulla congiuntura.Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian ha affermato che Stati Uniti, Israele ed europei conducono una “guerra totale” contro il suo Paese, in un’intervista pubblicata sabato. Domenica Pezeshkian ha ribadito la sua determinazione a combattere l’inflazione e il caro vita durante la presentazione al Parlamento del bilancio per il prossimo anno. Il capo del potere giudiziario, Gholamhossein Mohseni Ejeï, ha da parte sua affermato che “chiunque accumuli (valute estere) è un criminale e deve essere trattato con fermezza”.Intanto il capo della Banca Centrale dell’Iran Mohammad Reza Farzin si è dimesso, come riferito dalla televisione di stato. Le manifestazioni di oggi sono state le più grandi dal 2022, quando la morte di Mahsa Jina Amini, una ventiduenne in custodia della polizia, aveva innescato proteste a livello nazionale.L'articolo Iran, proteste contro crisi economica e crollo della moneta locale: i commercianti chiudono i negozi – Video proviene da Il Fatto Quotidiano.