Negli ultimi anni Faerûn è tornata al centro dell'immaginario fantasy grazie a videogiochi, film e nuove produzioni legate a Dungeons & Dragons. Baldur's Gate 3 ha avuto un ruolo fondamentale in questo ritorno, ma non è l'unico tassello: l'interesse per i Forgotten Realms è oggi più trasversale che mai, capace di coinvolgere sia giocatori storici sia un pubblico completamente nuovo.In questo contesto si inseriscono Forgotten Realms: Heroes of Faerûn e Forgotten Realms: Adventures in Faerûn, due manuali complementari pensati per chi vuole giocare davvero nei Reami Perduti, non solo leggerli. Il primo lavora sulle scelte dei personaggi, sulle loro origini, sulla magia, sulle divinità e sull'identità narrativa; il secondo fornisce al Dungeon Master luoghi, avventure e strumenti per trasformare Faerûn in una campagna viva, modulare e coerente.Non si tratta di manuali legati a un singolo prodotto o a una singola epoca: i rimandi spaziano da Baldur's Gate a Icewind Dale, da Neverwinter fino all'immaginario più recente del film Dungeons & Dragons: Honor Among the Thieves. L'obiettivo è chiaro: offrire una base solida e moderna per giocare nei Forgotten Realms oggi, lasciando al tavolo la libertà di scegliere quali storie raccontare e da dove farle partire. Vediamo nel dettaglio cosa hanno da offrire! Forgotten Realms: Adventures in Faerûn è un manuale pensato senza ambiguità per il Dungeon Master, ma non nel senso tradizionale del termine. Non si limita a fornire avventure pronte o descrizioni enciclopediche: il suo obiettivo è offrire strumenti narrativi, location iconiche e situazioni giocabili per costruire campagne ambientate nei Forgotten Realms, con un'attenzione particolare alla Sword Coast e, soprattutto, a Baldur's Gate. Fin dalle prime pagine il libro chiarisce la propria filosofia: i Forgotten Realms sono troppo vasti per essere "giocati tutti", e il compito del DM non è riprodurre fedelmente ogni dettaglio della lore, ma scegliere cosa rendere centrale al tavolo. Capitoli come Running the Realms e Creating Epic Fantasy non sono teorici, ma servono a dare una direzione pratica a chi vuole raccontare storie epiche, urbane o politiche, adattando il mondo al proprio gruppo di gioco. Baldur's Gate protagonista assolutaIl vero fulcro di Adventures in Faerûn è però Baldur's Gate, trattata come una città viva e centrale, non come semplice ambientazione di passaggio. Il manuale dedica ampio spazio alla sua struttura urbana, alle divisioni tra Upper City, Lower City e Outer City, e alle tensioni sociali e politiche che attraversano la metropoli. Qui il legame con Baldur's Gate 3 diventa esplicito e dichiarato. Il libro non si limita a evocare la città in astratto, ma ne abbraccia l'immaginario più recente, coadiuvato anche da illustrazioni che ritraggono personaggi iconici come Karlach, Astarion e Shadowheart. Queste presenze non sono decorative: servono a creare una continuità visiva e tematica tra il videogioco e il gioco di ruolo cartaceo, rendendo immediato il passaggio "dallo schermo al tavolo".Allo stesso tempo, Baldur's Gate viene raccontata con un rispetto profondo per la sua storia classica. Le descrizioni delle fazioni, dei quartieri e dei luoghi chiave richiamano atmosfere e location già viste in Baldur's Gate 1 e Baldur's Gate 2, creando un ponte ideale tra le diverse incarnazioni della città. Chi ha esplorato la Costa della Spada nei capitoli storici riconoscerà immediatamente il tono urbano, sporco e moralmente ambiguo che ha sempre contraddistinto Baldur's Gate. Le fazioni giocano un ruolo centrale: la Flaming Fist, la Watch, i culti di Bhaal e Shar non sono semplici nomi, ma elementi narrativi pronti a generare conflitti, indagini e dilemmi morali. Il manuale fornisce avventure pronte, mappe dettagliate e spunti narrativi che permettono al Dungeon Master di costruire campagne urbane dense, incentrate su intrighi politici, criminalità organizzata e scelte difficili. Se però si vuole individuare un limite, soprattutto per chi fa largo uso di materiale già pronto, è proprio qui che emerge l'unica vera asimmetria del libro: la sezione dedicata a Baldur's Gate è ricchissima di lore, descrizioni e strumenti narrativi, ma risulta più povera di mappe dettagliate e avventure preconfezionate rispetto ad altre aree dei Forgotten Realms trattate nel manuale. È una scelta coerente con l'idea di Baldur's Gate come sandbox urbano complesso, ma che richiede al Dungeon Master un coinvolgimento maggiore nella costruzione pratica delle sessioni. Candlekeep: un ritorno alle originiTra le location descritte spicca anche Candlekeep, e non è un dettaglio secondario. La fortezza-biblioteca non è solo uno dei luoghi più iconici dei Forgotten Realms, ma rappresenta un rimando diretto alle origini della saga di Baldur's Gate. È proprio a Candlekeep che iniziava il primo videogioco, ed è da lì che partiva il viaggio del protagonista lungo la Sword Coast.Nel manuale, Candlekeep viene presentata come snodo narrativo fondamentale: un luogo di sapere, intrighi e segreti, perfetto come punto di partenza per una campagna o come crocevia di trame più ampie. Per i giocatori che conoscono la saga videoludica, il richiamo è immediato; per il Dungeon Master, è un'occasione per collegare passato e presente, rendendo omaggio alla storia di Baldur's Gate senza trasformarla in semplice nostalgia. Se Adventures in Faerûn è il manuale che costruisce il mondo, Forgotten Realms: Heroes of Faerûn è quello che definisce chi lo abita. Pensato principalmente per i giocatori, questo volume amplia in modo significativo le possibilità di creazione e sviluppo dei personaggi, legandole in modo diretto ai luoghi, alle culture e alle fazioni dei Forgotten Realms. Il libro non introduce una nuova edizione o un sistema alternativo, ma lavora in profondità su ciò che rende un personaggio davvero "di Faerûn": origini, background, scelte morali e legami narrativi. Fin dalle prime pagine è chiaro che l'obiettivo non è aggiungere opzioni fine a sé stesse, ma fornire strumenti per creare eroi che abbiano un posto preciso nel mondo e una storia che si intrecci con quella dell'ambientazione. Background, destini e crescita narrativaUno degli aspetti centrali di Heroes of Faerûn è l'attenzione ai background e ai percorsi di crescita dei personaggi. Il manuale propone numerosi spunti legati a:regioni specifiche dei Forgotten Realms;tradizioni culturali;fazioni e organizzazioni;rapporti con divinità e poteri sovrannaturali.Il concetto di destino epico ricorre spesso: i personaggi non sono avventurieri anonimi, ma figure che possono diventare leader, eroi locali o protagonisti di eventi destinati a lasciare un segno. Questo approccio si sposa perfettamente con campagne di ampio respiro, in cui le scelte dei giocatori hanno conseguenze politiche, religiose o sociali. Classi, sottoclassi e opzioni tematicheIl manuale introduce nuove opzioni per classi e sottoclassi, tutte fortemente caratterizzate dal punto di vista tematico. Le abilità non sono pensate solo per essere efficaci in combattimento, ma per rafforzare l'identità del personaggio all'interno dei Forgotten Realms, sia durante l'esplorazione sia nelle interazioni sociali.A questo si affiancano talenti, incantesimi e capacità speciali che riflettono la varietà del mondo di Faerûn, dalle influenze divine alle tradizioni magiche regionali. È un'espansione che invita i giocatori a fare scelte consapevoli, premiando chi vuole interpretare il proprio personaggio in modo coerente con l'ambientazione. Un manuale che abbraccia tutto Faerûn Più che legarsi a un singolo luogo o a un solo immaginario, Forgotten Realms: Heroes of Faerûn costruisce una visione ampia e coerente dei Reami Perduti. Il manuale dedica spazio alle divinità più importanti, descrivendone culti, influenze e ruolo nel mondo; tra queste spicca anche Bhaal, figura centrale nella mitologia di Baldur's Gate e filo conduttore dell'intera saga videoludica. Allo stesso modo, sezioni dedicate alla magia di Faerûn, al Weave, agli oggetti e all'equipaggiamento acquistabile aiutano i giocatori a calare le proprie scelte in un contesto credibile e riconoscibile. Non mancano i rimandi ad altre ambientazioni storiche amate dai fan dei giochi di ruolo e dei videogiochi: Icewind Dale, con il suo tono più cupo e selvaggio, Neverwinter, città simbolo di un'altra storica saga videoludica, e persino richiami all'immaginario più recente di Dungeons & Dragons: Honor Among the Thieves. In questo modo, il manuale si presenta come una porta d'accesso trasversale a Faerûn, capace di parlare sia a chi arriva dai videogiochi moderni sia a chi ha esplorato questi mondi negli anni '90. Entrambi i manuali sono attualmente disponibili anche su Amazon Italia, in edizione inglese.Forgotten Realms: Heroes of Faerûn conta 192 pagine ed è proposto a 49,99 euro, mentre Forgotten Realms: Adventures in Faerûn, sempre 192 pagine, viene venduto a 59,99 euro. Una differenza di prezzo non immediatamente giustificabile sulla carta, considerando il formato identico, e che potrebbe far storcere il naso a chi intende acquistarli entrambi. Va comunque segnalato che si tratta di volumi ricchi di contenuti, illustrazioni e materiale giocabile, pensati per essere utilizzati al tavolo e non solo collezionati. Wizards of the Coast ha confermato l'arrivo delle edizioni localizzate in italiano, un passaggio che potrebbe renderli ancora più interessanti per chi oggi è frenato dalla lingua e guarda a Faerûn come a un primo grande passo nel mondo di Dungeons & Dragons.L'articolo Avete giocato Baldur’s Gate 3? Ora potete portarlo sul vostro tavolo con questi due manuali sembra essere il primo su Smartworld.