Un raduno neonazista, internazionale e segreto, si è svolto a metà novembre in Italia. Più precisamente a Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, in una location insospettabile: la sede della Pro Loco. A rivelarlo è stata oggi, martedì 30 dicembre, un’inchiesta della piattaforma antifascista tedesca Exif-recherche. L’evento, organizzato in occasione del 30esimo anniversario degli “Italia Hammerskins”, sezione italiana della formazione filonazista e antisemita, ha visto la partecipazione di circa 500 persone. «Si è svolto in Italia il concerto rock di estrema destra “Hammerfest” – si legge nell’inchiesta – Quando si è esibita la band tedesca “Spreegeschwader”, le grida di “Sieg Heil” hanno echeggiato più volte per tutta la notte».Chi era presenteL’inchiesta, supportata da fotografie, ha documentato anche «una riunione segreta» nel pomeriggio, organizzata dagli Hammerskin con una partecipazione internazionale. «Con quasi 30 membri provenienti da varie sezioni, la rete tedesca degli Hammerskin ha rappresentato quasi la metà di questa riunione. Anche il capo degli Hammerskin europei, Malte Redeker, ha partecipato all’incontro», si legge. Oltre ai membri italiani della confraternita, si sono recati in provincia di Varese Hammerskin provenienti da Spagna, Francia, Paesi Bassi, Russia, Stati Uniti, Svezia, Finlandia e Svizzera. La notizia è stata ripresa dal Corriere del Ticino e ha subito suscitato polemiche nel paese che ha ospitato il raduno.L’ex sindaca di Lonate Pozzolo: «Inaudito»L’ex sindaca di Lonate Pozzolo, Nadia Rosa, ha espresso un forte disappunto riguardo al raduno. «Trovo assolutamente insultante che 500 neonazisti da tutta Europa abbiano trovato ospitalità a Lonate Pozzolo, precisamente nella tensostruttura del Cerello, come dimostrato chiaramente nelle immagini pubblicate sul sito exif-recherche.org. Razzismo, omofobia, antisemitismo e suprematismo bianco non devono avere spazio nel mondo, e tantomeno in una struttura della nostra comunità!».Si dimette membro del consiglio direttivo della Pro LocoA seguito di quanto accaduto, Melissa Derisi, membro del consiglio direttivo della Pro Loco, ha deciso di rassegnare le dimissioni. Ha spiegato di aver appreso dell’evento non tramite comunicazioni ufficiali interne, ma attraverso i social media e le notizie pubblicate dai giornali. «Concedere uno spazio pubblico o associativo a gruppi che si richiamano apertamente a ideologie neonaziste è un atto gravissimo, che offende la memoria storica, i valori democratici e il senso di comunità. Ancora più preoccupante è il fatto che il consiglio direttivo non fosse stato informato di un evento di tale portata, il che evidenzia una gestione che ha escluso il confronto e la responsabilità collettiva. Affittare una struttura senza verificare adeguatamente chi la utilizzerà e per quali scopi non può essere considerato solo una leggerezza, ma una grave mancanza di responsabilità, soprattutto quando si agisce in nome e per conto dell’intera comunità», ha concluso Derisi.Foto copertina: Exif-recherche L'articolo Varese, il raduno neonazista nella sede della Pro Loco di Lonate Pozzolo svelato da un sito tedesco: «Arrivati in 500 da tutta Europa» proviene da Open.