È la 19enne Aurora Livoli la giovane donna trovata senza vita nella mattinata di lunedì 29 gennaio nel cortile di un condominio di via Paruta, nella periferia Est di Milano. Gli investigatori l’hanno identificata grazie alla diffusione delle immagini estrapolate dalle telecamere di video sorveglianza che la riprendono nella vicina via Padova mentre cammina. Appena dietro di lei un uomo, ripreso anche un’ora dopo mentre ripercorre al contrario la stessa strada, ma questa volta da solo. La ragazza, nata a Roma ma residente in provincia di Latina, si era allontana da casa lo scorso 4 novembre, come denunciato dalla famiglia, con cui aveva avuto un ultimo contatto telefonico la mattinata del 26 novembre. In quell’occasione, aveva detto ai genitori che non aveva intenzione di tornare a casa, senza fornire alcuna indicazioni sul luogo in cui si trovasse. «Non riusciamo davvero a capire», spiegano i familiari. Il diploma poi l’universitàLa giovane, originaria della Capitale, era cresciuta a Monte San Biagio, in provincia di Latina, dopo essere stata adottata all’età di sei anni. Si era diplomata l’anno scorso all’Itis “Pacinotti”, la scuola più grande della zona, che comprende anche la sede distaccata di Santi Cosma e Damiano, tristemente nota per essere stata frequentata dal 14enne Paolo Mendico, il ragazzo che – secondo la denuncia dei genitori – si è tolto la vita a causa degli episodi di bullismo che subiva. La preside dell’istituto ha confermato che la ragazza si era diplomata nella sede principale di Fondi e non in quella distaccata, dove invece frequentava Mendico. Dopo la maturità, Aurora aveva intrapreso gli studi in chimica all’università, ma senza mai frequentare. I messaggi sui social «Ho Lucifero dentro di me», aveva scritto sul suo profilo Instagram, riporta il Corriere della Sera, dove condivideva video modificati con app di grafica, accompagnati da brani musicali, che poi venivano ripostati su TikTok e Threads. «Troppo tempo per pensare fa pensare male», un altro post della 19enne poco prima di terminare il suo percorso scolastico.L’autopsia e il mistero sull’uomoPer conoscere le cause del decesso si dovrà ora attendere l’autopsia, che sarà eseguita nelle prossime ore. L’esame autoptico dovrà stabilire se i lividi sul collo abbiano una relazione con il decesso, oppure siano precedenti alla morte della ragazza, e se prima di morire abbia subito abusi. Nel frattempo, gli inquirenti continuano a lavorare per dare un nome anche all’uomo che si trovava con lei e che, molto probabilmente, ha trascorso insieme alla 19enne le ultime ore della giovane donna.L'articolo Chi era Aurora Livoli, la 19enne trovata morta a Milano: l’adozione a 6 anni, il diploma nella stessa scuola di Mendico. Sui social scriveva: «Ho Lucifero dentro di me» proviene da Open.