AGI - Da oggi, 1 novembre, i residenti genovesi non potranno più usare gratuitamente la metropolitana e gli impianti verticali. È il primo effetto del nuovo piano tariffario varato dalla giunta Salis e dal presidente dell'azienda di trasporto pubblico Berruti per rimettere ordine nei conti di Amt. L'obiettivo è recuperare 10 milioni di ricavi all'anno, venuti a mancare negli ultimi esercizi dopo l'avvio della politica sperimentale partita il primo dicembre 2022. Da allora la sperimentazione era stata sempre prorogata: ha portato a un aumento di passeggeri del 40% in metropolitana, con effetti benefici sulla riduzione del traffico privato e sull'affollamento dei bus. Secondo le stime, questo avrebbe impattato sulle casse aziendali per 4-5 milioni di euro l'anno. Ma la misura aveva contribuito ad assicurare all'azienda 12 milioni di contributi del ministero dell'Ambiente per migliorare la qualità dell'aria.Il buco stimato per Amt è pari quasi a 100 milioni. Il 24 novembre gli azionisti dell'azienda di trasporto pubblico saranno chiamati a esprimersi sul piano industriale nel suo complesso, mentre il 28 novembre è fissata la prima udienza in tribunale nell'ambito della procedura di composizione negoziata della crisi attivata su istanza di Berruti per sospendere gli obblighi di legge ed evitare di portare i libri in tribunale.