Ven, 31 Ott 2025Il colosso mondiale degli alcolici con sede a Sesto San Giovanni sarebbe pronto a mettere le mani sulla società, rilevandola dalla Building Company di Giusy Anna Scarcella.DiRedazioneCondividi l'articolo(Image credit: Depositphotos)Prima i conti, poi una trattativa all’ultimo respiro. Che, però, non si è ancora conclusa. Sul Rimini da settimane – spiega Il Resto del Carlino – ci sono gli occhi del Campari Group, colosso mondiale degli alcolici con sede a Sesto San Giovanni (in provincia di Milano). Nel portafoglio oltre 50 marchi globali – da Aperol a Campari, Wild Turkey e Grand Marnier – e una presenza produttiva in 22 impianti sparsi nel mondo, con circa 4mila dipendenti. Il gruppo, controllato dalla famiglia Garavoglia tramite la holding lussemburghese Lagfin Sca, sta trattando con Giusy Anna Scarcella, proprietaria della Building Company, che solo tre mesi fa aveva rilevato il club ma che ora sembra non avere più le risorse per sostenerlo. «Sono pronta a cedere la società a una realtà solida e strutturata, in grado di garantire continuità e prospettive di crescita», ha dichiarato la stessa Scarcella nei giorni scorsi. Parole che inizialmente avevano lasciato scettici i tifosi, reduci da mesi difficili. Ma l’interesse del gruppo Campari – già partner dell’Inter, sponsor del Venezia con il marchio Cynar Spritz e in passato vicino anche alla Spal – ha riacceso la speranza. Ieri era attesa la firma del preliminare, ma la fumata bianca non è arrivata. L’accordo di massima, che prevedeva anche il pagamento dei debiti verso l’ex presidente Alfredo Rota, è rimasto sospeso. Le trattative proseguono, mentre sullo sfondo restano altre cordate interessate, seppur di minor peso rispetto a Campari. Per il Rimini sarebbe un passaggio storico: dall’incertezza al sogno di una proprietà solida. Ai tifosi, per ora, non resta che aspettare. Developed by 3x1010