Nei fatti sconfessata a tempo di record la conferma di Igor Tudor quale allenatore della prima squadra (la panchina bianconera è la prima saltata nella Serie A 2025/26 e mai negli ultimi 56 anni il club torinese aveva esonerato il proprio mister entro le prime dieci giornate di campionato), la Juventus si appresta ad affrontare tre appuntamenti ormai incombenti che potrebbero segnare questa stagione se non anche le successive:Il primo, prettamente tecnico, è legato alla nomina di Luciano Spalletti quale erede di Tudor sulla panchina del club e quindi tempo e campo lasceranno capire se l’ex allenatore della Nazionale saprà portare la Juventus laddove i tifosi desiderano. In questo quadro il primo test sarà questa sera allo stadio Zini contro la Cremonese padrona di casa. E poi in rapida successione si passerà alla partita di Champions League contro lo Sporting Lisbona in casa (martedì 4 novembre) e poi, sabato 8, per il derby contro il Torino sempre allo Stadium.Il secondo e il terzo appuntamento invece sono di natura politico-dirigenziale. E nell’ordine sono legati, uno, alla nomina di un nuovo consigliere federale in quota Lega Serie A in sostituzione dell’ex manager bianconero Francesco Calvo, passato in estate all’Aston Villa. La votazione è prevista per lunedì e l’attuale Director of Football Strategy della Juventus Giorgio Chiellini, secondo quanto trapela, dovrebbe farcela ad essere eletto quale terzo consigliere per la Serie A in FIGC andando ad affiancare il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta e Stefano Campoccia (vicepresidente dell’Udinese) in via Allegri. Però, per dirla con Trapattoni, “mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.Il terzo è l’assemblea degli azionisti che si terrà all’Allianz Stadium venerdì 7 novembre. Un evento che dovrà approvare il bilancio 2024/25 chiuso in perdita per 58,1 milioni, votare sul via libera all’aumento di capitale e che vedrà la nomina di Damien Comolli quale nuovo amministratore delegato del club. Soprattutto però l’assise bianconera si preannuncia in qualche modo storica visto che probabilmente per la prima volta nella storia del club la dinastia Agnelli-Elkann si troverà di fronte un socio scomodo, ovvero il gigante delle stablecoin Tether che è salito all’11,5% del capitale e che, particolari svelati per primo da Calcio e Finanza, ha chiesto sinora senza ottenere nulla, una maggiore rappresentanza in CdA e la possibilità di partecipare direttamente all’aumento di capitale. Il socio di maggioranza Exor, di fatto, ha tuttavia risposto negativamente.Questa testata sarà ovviamente presente all’assise di Torino raccontando tutta la cronaca e gli avvenimenti della assemblea dei soci bianconeri.Da Tudor a Spalletti, le scelte del club per la panchinaAndando in ordine cronologico, è evidente che il debutto di Spalletti sulla panchina juventina questa sera è il risultato della scelta di questa estate, non rivelatasi esatta a posteriori, di continuare il percorso tecnico con Tudor, decisione che era scaturita da due elementi:Il primo è la fallita corte ad Antonio Conte della scorsa primavera. Il tecnico salentino, dopo essere stato a lungo indeciso se tornare a Torino o restare a Napoli, ha preferito continuare il suo lavoro in Campania, probabilmente non fidandosi molto della poca chiarezza presente nell’organigramma bianconero di quel tempo e stuzzicato dall’idea di compiere un bis scudetto in azzurro, che il Napoli non ha mai ottenuto nemmeno ai tempi di Diego Armando Maradona. Nei fatti quindi la Juventus si è trovata con il cerino in mano sul tema allenatori, anche per l’incipiente Mondiale per Club.Il secondo elemento è la nomina tardiva di Comolli quale nuovo capo operativo della Juventus. E quindi anche per le operazioni di mercato. Il manager francese è giunto a Torino a inizio giugno, ovvero molto molto tardi per chi deve programmare e imbastire la campagna trasferimenti di una big storica del calcio europeo. Inoltre, a complicare le cose in maniera ulteriore, quest’anno incombeva, come si diceva, anche il Mondiale per Club. In questo scenario Comolli ha scelto la strada più comoda, la conferma di Tudor, e quella di imbastire un mercato con un’ottica preferenziale sul lato economico. Non a caso, sul lato finanziario nulla si può dire dell’operato del manager transalpino nella campagna trasferimenti visto che l’impatto a bilancio della campagna trasferimenti è stato 35,4 milioni sull’esercizio 2025/26. Inoltre considerando che al termine di questa stagione scadranno i contratti di Vlahovic (onerosissimo), McKennie e Kostic, la Juventus potrebbe trovarsi all’inizio del prossimo mercato con un risparmio per quasi 60 milioni. Però, da subito, non appena chiuso il mercato, molti addetti ai lavori avevano avvertito di come la squadra non sembrasse completa, soprattutto a centrocampo. E i nodi sono venuti al pettine in men che non si dica.Adesso starà a Luciano Spalletti trovare la quadratura del cerchio per restare in corsa almeno sino al mercato di gennaio, quando qualche pedina fondamentale nello scacchiere bianconero potrà sopraggiungere.Juve, gli esoneri costano: saranno tre gli allenatori sotto contrattoCon l’esonero di Tudor e con l’ex Thiago Motta, saranno tre gli allenatori sotto contratto, per un peso da non sottovalutare sul fronte economico.Chiellini e la corsa per il Consiglio FIGCIl secondo snodo è quello della elezione del terzo consigliere di nomina Lega Serie A all’interno del Consiglio FIGC. Per statuto il massimo campionato ha diritto di esprimere tre componenti in seno all’assise contemperante i vari interessi del calcio italiano, composta da diciotto membri.Dopo il passaggio all’Aston Villa dell’ex Managing Director Revenue & Institutional Relations della Juventus Francesco Calvo, un posto è ora vacante e lunedì 3 novembre si dovrà decidere chi sarà il terzo manager che affiancherà in quel consesso il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta e il vicepresidente dell’Udinese Stefano Campoccia.La Juventus, per il gioco dei pesi e contrappesi nelle varie posizioni che governano il calcio italiano, ritiene di avere il diritto di sostituire Calvo con un altro manager bianconero e la scelta del club è quella di Giorgio Chiellini, ora Director of Football Strategy della società.D’altro lato non è un mistero che Marotta avrebbe gradito la presenza in via Allegri di Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo e uno degli amici più fidati nel mondo del calcio del presidente nerazzurro.Non da sottovalutare poi la posizione di Saverio Sticchi Damiani. Il presidente del Lecce aveva compiuto un passo indietro in occasione di una serie di incontri informali tra il gruppo di società che portò nel dicembre 2024 all’elezione di Ezio Simonelli quale presidente di Lega Serie A. Un passo indietro che lasciò spazio ad altri presidenti di Serie A per alcune posizioni specifiche nei palazzi del potere. Il tutto con la promessa che sarebbe stato scelto dallo stesso blocco di società quando si sarebbe liberata una nuova posizione di rilievo. E in questa veste il numero uno del club pugliese potrebbe rappresentare anche l’alfiere delle piccole nel consesso di via Allegri.Secondo quanto trapela dai palazzi del calcio, la Juventus dovrebbe riuscire a fare passare la sua linea e quindi quasi sicuramente Chiellini sarà eletto quale terzo membro della Lega Serie A all’interno del Consiglio federale. Come si diceva però le sorprese sono sempre all’ordine del giorno all’interno del palazzo di via Rosellini a Milano, sede della Lega Serie A, e se la Juventus non dovesse riuscire nel suo intento e quindi perdere il suo slot nelle poltrone del calcio, è evidente che si tratterebbe di una sconfitta politica non indifferente per Comolli e per il club bianconero nella sua interezza.Una assemblea storica: Tether sfida ExorNon certo meno importante è l’appuntamento di venerdì 7 novembre quando andrà in scena all’Allianz Stadium l’assemblea dei soci bianconeri. Visto che per la prima volta Exor, la holding della dinastia Agnelli-Elkann che detiene il 65,4% del capitale del club (e il 78,9% dei diritti di voto) si vedrà sfidata in sede assembleare da un socio potente economicamente e con tanto denaro da investire, quantomeno a suo dire.Tether, il colosso delle stablecoin salito ormai all’11,5% del capitale (7% dei diritti di voto) della Juventus, infatti ha presentato alcune richieste di integrazioni all’ordine del giorno dell’assemblea, con l’obiettivo in particolare di modificare il passaggio per l’approvazione dell’aumento di capitale, chiedendo inoltre diverse novità a livello di statuto.In una lettera firmata dal co-fondatore Giancarlo Devasini, Tether ha infatti chiesto di anticipare in assemblea la discussione sull’aumento di capitale rispetto ai temi ordinari, come l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2025 e il voto sul nuovo CdA. La società inoltre ha proposto che l’aumento prevedesse il diritto di opzione per gli attuali azionisti, chiedendo al CdA di fissare subito prezzo e numero delle nuove azioni. Secondo Tether, questa modalità garantirebbe la miglior valorizzazione degli investimenti, eviterebbe la diluizione delle quote e favorirebbe una partnership strategica di lungo periodo, tanto che il colosso delle criptovalute aveva manifestato la disponibilità a sottoscrivere la propria quota dell’aumento di capitale.In una seconda lettera, Tether ha proposto modifiche statutarie per rafforzare la rappresentanza degli azionisti di minoranza nel CdA e nei comitati interni, allineando la governance della Juventus a quelle che vengono definite le migliori pratiche internazionali. Ha chiesto inoltre che, in caso di cessazione di un amministratore, questo venga sostituito da un candidato della stessa lista e che due membri del CdA provenissero dalla seconda lista più votata.Infine, Tether ha chiesto di includere rappresentanti dei soci di minoranza nei comitati Controllo e Rischi, Nomine e Remunerazione ed ESG, ritenendo che tale misura aumenterebbe equilibrio, trasparenza e qualità decisionale, rafforzando la governance e il successo sostenibile del club.Tether, Ardoino: «Mi piacerebbe comprare la Juve, ma serve un venditore»Il CEO di Tether ha detto che da tifoso gli piacerebbe acquistare il club bianconero, ma che al momento non ci sono piani in questo senso.Exor chiude la porta alle richieste di TetherA tutte queste richieste Exor ha sinora detto no. Anche se il CdA del club bianconero ha approvato l’integrazione dell’ordine del giorno dell’assemblea degli azionisti del 7 novembre presentata da Tether con l’inclusione quindi di tutte le richieste e proposte formulate, «al fine di consentire all’Assemblea di esprimersi in merito alle medesime».In particolare, però, il CdA della Juventus ha di fatto respinto la proposta di Tether sull’aumento di capitale con diritto di opzione, precisando che l’operazione senza tale diritto è «consentita dalla legge» e consente tempi più rapidi, con una diluizione «limitata» (10% del capitale), invitando i soci a votare contro la modifica proposta.Sull’aumento dei consiglieri per i soci di minoranza, il CdA ha spiegato che lo statuto è «conforme alla normativa vigente» e già assicura equilibrio e competenze adeguate, giudicando inutile raddoppiare i rappresentanti di Tether. Anche le proposte di sostituire gli amministratori e di inserire membri dei soci di minoranza nei comitati vengono respinte, poiché considerate non migliorative e potenzialmente «sovra-rappresentative».Infine, il CdA ha invitato gli azionisti a votare contro anche al legame tra la nomina del nuovo CdA e le modifiche statutarie richieste da Tether.È evidente però che in qualsiasi modo vada l’assemblea (difficile che Tether possa ottenere qualcosa visti i pesi percentuali delle due parti), l’assise del 7 novembre sarà comunque qualcosa di storico visto che per la prima volta un socio sfiderà l’operato della holding della dinastia Agnelli in sede assembleare e in campo aperto. Anche questo un notevole segno dei tempi.