Ragazza violentata in strada a Napoli, 29enne bloccato dai passanti

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AGI - Una donna a Napoli è stata aggredita e violentata alle cinque del mattino di ieri. Il fatto è accaduto nei pressi di Porta Capuana, nella zona in cui fino agli anni 2000 c'era la pretura e dove da decenni si attende una riqualificazione completa. La vittima ha 30 anni e, secondo una prima ricostruzione dei fatti, è stata seguita e poi abusata fino a quando un'altra donna che andava al lavoro ha capito cosa stesse succedendo e in piazza Enrico De Nicola ha chiesto aiuto a una guardia giurata. I due hanno poi allertato la polizia.Per fortuna, l'aggressore, che cercava di darsi alla fuga, è stato bloccato da alcuni passanti e poi è finito in manette grazie agli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Squadra Mobile.I poliziotti hanno soccorso la donna, poi trasportata all'ospedale Cardarelli .Le indagini e l'identificazione dell'aggressoreL'aggressore, arrestato per violenza sessuale, è un 29enne marocchino con alcuni precedenti penali, senza fissa dimora e sprovvisto di regolare permesso di soggiorno.Il post della madre della vittimaUn post anonimo, "per tutelare la privacy di mia figlia che ha subito una violenza", ma in un gruppo social di solidarietà con migliaia di iscritti e gestito da un consigliere comunale di Napoli, delegato a Sport ed eventi, rigoroso nel non pubblicare contenuti dubbi. A scriverlo, la genitrice della donna violentata nel centro storico di Napoli, a Porta Capuana, all'alba di sabato.Il ringraziamento alla turista francese"Il dolore per questo evento drammatico non mi impedisce di essere fortemente riconoscente a 3 angeli che hanno aiutato la ragazza con grande umanità e generosità - ha scritto ancora la madre della vittima -. Innanzitutto il mio grazie va a una giovane turista francese, Alice, che alloggia presso un B&B in via Carbonara, presente a Napoli per un giro ciclistico. Questo angelo, dai riccioli biondi, è intervenuta, con coraggio, nella colluttazione, ha chiamato la polizia, ha accompagnato mia figlia in ambulanza ed è stata vicina nelle varie indagini a cui è stata sottoposta e ha aspettato il mio arrivo. Non ho parole, non l'ho ringraziata abbastanza perché ero confusa e non ero informata dell'accaduto. Ho il numero di telefono che lei ha dato a mia figlia ma ho chiamato e il numero non risulta attivo", scrive la donna.Un grazie alle forze dell'ordine e al gruppo social"Poi, il mio commosso ringraziamento va ai due agenti della polizia, volante 6, che sono accorsi e che hanno seguito mia figlia per ore, sostenendo lei e me in modo amorevole. Veramente non ci sono parole adatte per dire grazie a questi 3 angeli che in un momento di disperazione si sono adoperati con grande umanità e sensibilità. Ancora un grazie alla dottoressa della questura di via Medina che, con altrettanta umanità e delicatezza, ci ha accolte per la denuncia del caso. Sperando che la giustizia possa fare il suo corso, il mio grazie infinito va a queste persone. Un grazie a Sergio e Rossana perché con questo gruppo danno voce a tutti e spero che il mio grazie arrivi a queste persone", conclude il post.