E’ intitolata “Festa Muinda”, dove “Muinda” sta per “luce” in varie lingue del Congo.L’obiettivo è cercare di gettare un raggio di luce e un seme di speranza per l’integrazione tra italiani e migranti nel territorio, come indica il tema del Giubileo 2025.La parrocchia di Santa Maria Goretti a Villalba di GuidoniaL’iniziativa, organizzata dall’Ufficio di Pastorale Migrantes delle Diocesi di Tivoli e di Palestrina e sostenuta dalla Regione Lazio, si è svolta ieri, sabato 11 ottobre, nella parrocchia di Santa Maria Goretti a Villalba di Guidonia in collaborazione con diversi enti che operano nel sociale, tra cui “Acli Roma”, “Francescani nel Mondo”, “Giubileo 2025-Pellegrini di Speranza” e “Forum delle Associazioni familiari del Lazio”.Così esponenti di comunità africane e dell’Est Europa insieme a italiani come ogni anno hanno risposto all’appello di don Denis Kibangu Malonda, direttore dell’Ufficio Migrantes, da oltre due decenni impegnato sul tema dell’integrazione tra culture a Villalba.La giornata di festa di ieri è stata promossa a margine della Giornata Mondiale delle Migrazioni.“L’intento è di vivere una giornata di fraternità e di integrazione tra italiani e migranti di svariate origini delle nostre comunità, come una famiglia unica alla luce del Vangelo di Cristo”, spiega il sacerdote originario della Repubblica Democratica del Congo, ex Zaire, ex colonia belga, dal 2001 parroco di Santa Maria Goretti a Villalba di Guidonia.Ieri mattina dalle 10 alle 12 è stata dedicata ai giochi e ai divertimenti per i bambini.Sopra e sotto, alcune immagini della tavola rotonda sul messaggio di Papa Leone XIV sui MigrantiNel pomeriggio un momento culturale centrato sul primo messaggio di Papa Leone XIV in occasione della 111esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.Almeno in 50, tra cittadini europei ed africani, hanno preso parte alla tavola rotonda presieduta da don Denis con la partecipazione di persone impegnate in campo migratorio dal punto di vista pastorale, sociale e culturale, per approfondire il messaggio del Pontefice dal titolo “Migranti, missionari di speranza”.Durante il dibattito non sono mancate testimonianze dirette dei migranti che hanno arricchito la condivisione di esperienze.Al termine dell’evento, la Celebrazione eucaristica con la partecipazione dei migranti.Alle 19,30 la tradizionale cena multietnica con degustazione di piatti da tutto il mondo e delle Pinciarelle, il piatto tipico del Borgo di Montecelio.Ogni partecipante alla cena ha portato un piatto da condividere coi commensali.La serata è stata animata da danze dei popoli musiche per i giovani con “Dalla parte di Ultimo con Teto” a cura del cantante villalbese Stefano Teto De Filippo.L'articolo GUIDONIA - “Festa Muinda”, un raggio di luce per l’integrazione tra le culture proviene da Tiburno Tv.