Giacarta guarda a Pechino per l’ammodernamento del suo apparato militare. In occasione di uno scambio di battute con i giornalisti avvenuto mercoledì 15 ottobre, il ministro della Difesa indonesiano Sjafrie Sjamsoeddin ha dichiarato che il governo del Paese si sta muovendo per acquistare quarantadue esemplari del velivolo da caccia multiruolo di produzione cinese J-10. Il titolare del dicastero non ha però fornito ulteriori dettagli, limitandosi ad affermare che questi aerei “presto sorvoleranno Giacarta”. Questo passo, che rappresenta la prima acquisizione di sistemi d’arma aera non occidentali a parte del Paese asiatico, ha delle implicazioni che toccano tanto l’ambito militare quanto gli equilibri della regione.Beni Sukadis, analista della difesa dell’Istituto indonesiano per gli studi strategici e di difesa interpellato da Associated Press, ha affermato che, nonostante la sua posizione politica non allineata, il governo non dovrebbe sottovalutare le implicazioni geopolitiche delle sue scelte: dopo decenni di dipendenza dai fornitori occidentali, infatti, un importante acquisto di armi da Pechino “potrebbe essere interpretato come un cambiamento nell’orientamento della sicurezza dell’Indonesia, alla luce della crescente influenza militare e diplomatica della Cina nella regione del Sud-Est asiatico”.Negli ultimi anni l’Indonesia ha intrapreso un ambizioso programma di ammodernamento del proprio apparato militare, cercando di diversificare i fornitori e di colmare le lacune tecnologiche di una flotta aerea eterogenea e in parte obsoleta. Tradizionalmente legata a forniture statunitensi, russe e britanniche, l’aeronautica indonesiana ha operato per decenni con velivoli provenienti da questi Paesi, molti dei quali necessitano oggi di aggiornamenti o sostituzioni. L’amministrazione guidata da Prabowo Subianto ha dato un’accelerazione a questo percorso, moltiplicando i viaggi all’estero per stringere nuovi accordi in ambito militare e industriale con attori europei e non solo, a cui sembra che presto si aggiungerà anche la Cina.Nel gennaio 2024 Giacarta ha finalizzato l’acquisto di 42 caccia francesi Dassault Rafale, con le prime consegne previste per l’inizio del 2026, accompagnato dalla commessa di due sottomarini Scorpene Evolved e tredici radar terrestri Thales per l’intercettazione e il controllo dello spazio aereo. A questo si è aggiunto, lo scorso luglio, l’annuncio del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan della vendita di 48 caccia Kaan di nuova generazione, che saranno prodotti in Turchia ed esportati in Indonesia nel corso dei prossimi dieci anni.Probabilmente, l’origine della decisione del governo indonesiano di acquistare i J-10 trova origine negli avvenimenti dell’ultima escalation militare tra India e Pakistan avvenuta pochi mesi fa. In questa cornice è stato infatti registrato l’abbattimento di due caccia indiani Rafale da parte di un J-10 dell’aviazione di Islamabad, un episodio che influenzato nettamente la visione dell’opinione pubblica internazionale riguardo alle performance degli asset militari cinesi. E che probabilmente ha convinto Giacarta dell’efficacia di questo sistema militare made-in-China.