Maria Luisa Ramponi, una dei tre fratelli accusati di aver causato l’esplosione del loro casolare a Castel d’Azzano, nel Veronese in cui hanno perso la vita tre carabinieri “resta intubata e si prosegue nel supporto farmacologico e respiratorio”. Lo comunica il bollettino dell’ospedale Borgo Trento dove la donna è ricoverata in Terapia intensiva generale, diretta dal prof. Enrico Polati. “E’ la più grave dei ricoverati”. Nella struttura ospedaliera sono ricoverati anche due carabinieri le cui condizioni sono definite “stabili”. Per uno di loro, ricoverato al Centro grandi ustionati, ieri la prognosi è stata sciolta: “è vigile e senza febbre”. L’altro carabiniere in terapia intensiva Cardio toraco-vascolare, diretta dal prof. Leonardo Gottin, “è in situazione stazionaria”. Franco Ramponi, fratello di Dino e Maria Luisa, arrestato con l’accusa di strage si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Carola Musio. L’interrogatorio si è svolto nel carcere di Montorio dove è detenuto.Stasera la camera ardente a Padova: domani funerali di StatoI feretri dei carabinieri morti nell’esplosione del casolare a Castel D’Azzano, in provincia di Verona, arriveranno nella sede del Comando Provinciale di Padova, dove è stata allestita la camera ardente, tra le 18 e le 19 di oggi. La camera ardente sarà aperta dalle ore 18 al mezzanotte e domani dalle 6 alle 14. Venerdì 17 ottobre alle 16 sono in programma i funerali di Stato nella basilica di Santa Giustina, ai quali presenzierà la premier Giorgia Meloni. Questo articolo Strage casolare, ancora grave Maria Luisa Ramponi: resta intubata proviene da LaPresse