Un’impronta può cambiare la storia del delitto di Garlasco. E accusare Andrea Sempio. Al posto di Alberto Stasi. Si tratta dell’impronta di scarpa a pallini macchiata dal sangue della vittima. La misura è 42 e Sempio porta il 44. Si tratta di uno degli elementi di prova che hanno portato la procura di Pavia guidata da Fabio Napoleoni a ipotizzare l’omicidio in concorso di Chiara Poggi. Perché c’è una perizia in mano ai pubblici ministeri. È stato usata per riaprire le indagini. E oggi la Frau fuori commercio con suola prodotta nelle Marche potrebbe essere stata calzata dal piede di Sempio. Intanto si indaga anche sugli uomini di Mario Venditti e il gioco. Secondo le indagini i carabinieri avrebbero speso molto di più di quello che guadagnavano.Garlasco e l’impronta n. 42Venditti ha rifiutato di consegnare i codici di computer e smartphone il giorno del sequestro. Il suo avvocato ha rivelato che l’ex procuratore si era offerto di farlo a patto che cercassero solo tracce sull’indagine di Garlasco. La Guardia di Finanza, racconta Il Giornale, gli ha risposto di no. Ora gli oggetti tecnologici dovranno essere forzati dai tecnici della procura. Sempre che il Riesame non annulli il sequestro. L’inchiesta su Garlasco e quella sul Sistema Pavia viaggiano in parallelo anche se sono gestite da due procure differenti. Tanto che il suo difensore Domenico Aiello ha chiesto di spostarle entrambe a Brescia. Dove altri nomi sono destinati a finire nel registro degli indagati. Intanto a Pavia si cerca di rispondere alla domanda decisiva sull’impronta di scarpa numero 42.L’assassinoÈ l’assassino che la porta la mattina del 13 agosto 2007. Quando citofona a casa di Chiara e lei gli apre la porta. Ma intanto c’è chi si concentra sul biglietto “20-30 euro Gip archivia”. In un incontro con la stampa Aiello ricorda che «quel ‘pizzino‘ non è stato trascritto nel decreto come dovuto: c’è un titolo, un secondo rigo e c’è il terzo rigo che scompare. C’è un assoluto deserto indiziario, si cerca di andare a prendere una prova» con una perquisizione. Venditti aveva già scritto le password di cellulare e pc «per consegnarli alla fine del sequestro. Ma di fronte alla risposta ‘non abbiamo i criteri di estrazione dei dati, non abbiamo le parole, intanto diamo uno sguardo generale’, io mi sono opposto. Questo non è possibile in Italia e dimostra che si è iscritto qualcuno nel registro senza avere evidenze, indizi o prove certe. Si è iscritto un magistrato sperando in un’acquisizione magmatica onnicomprensiva della sua vita».Le perdite al gioco dei carabinieriIntanto secondo l’indagine sui carabinieri c’è chi ha speso quasi 47 mila euro al gioco. È il maresciallo Antonio Scoppetta, che è arrivato anche a 30, 35 mila negli altri anni. Si parla di spese «fatte tramite strumenti tracciabili» e di «cifre incompatibili con il proprio stipendio». Anche Silvio Sapone, che della sezione di Pg era il responsabile, spendeva «mille euro al mese presso un centro Snai». Loro due, insieme a Giuseppe Spoto (perquisito ma non indagato) hanno gestito l’8 febbraio 2017 l’intervento per piazzare le microspie sulle automobili dei Sempio. Spoto poi fa le trascrizioni. Scrive: «I Sempio parlano di come pagare gli avvocati». Invece del testuale: «Dobbiamo trovare la formula per pagare quei signori lì». Sintesi che lui giustifica con la fretta che gli faceva proprio Venditti: «Mi chiese in fretta le trascrizioni… disse che servivano subito per fare l’archiviazione».La ludopatia e GarlascoLa Gdf ha setacciato anche i conti di Venditti, senza trovare nulla di strano. Al magistrato vengono invece già contestati gli stretti rapporti con i fratelli Raffaele e Cristiano D’Arena. Il loro locale stellato «Da Lino» era spesso luogo di ritrovo del pm assieme agli uomini della «squadra» di pg. Ai D’Arena sono «riconducibili» anche le società CR Service e Esitel che gestivano in regime di monopolio i servizi di intercettazioni e noleggio auto per la procura. Società dalle quali Venditti e il pm Pietro Paolo Mazza avrebbero ricevuto delle utilità.L'articolo Garlasco e l’impronta di scarpa n. 42: «Può accusare Andrea Sempio» proviene da Open.