Gaza, Israele attende il rilascio degli ostaggi e l’arrivo di Trump. Poi il summit a Sharm el-Sheikh

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Diversi camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza e migliaia di palestinesi continuano a tornare verso quel che resta delle loro case, soprattutto macerie, mentre Israele si prepara al ritorno degli ostaggi. Con l’accordo di cessate il fuoco che regge, secondo quanto riferito dalla portavoce del governo Netanyahu, Shosh Bedrosian, Hamas rilascerà gli ostaggi “lunedì mattina presto”. L’arrivo di TrumpIn tempo per l’arrivo di Donald Trump, il cui atterraggio a Tel Aviv è atteso per le 9.20 ora locale di lunedì mattina (le 8.20 in Italia). Il presidente Usa si fermerà in Israele qualche ora: incontrerà le famiglie degli ostaggi e terrà un discorso alla Knesset. Poi andrà a Sharm El-Sheikh per co-presiedere insieme al presidente egiziano Abdel-Fattah Al-Sisi quello che l’Egitto ha denominato “summit di pace”. Cioè il vertice internazionale per sigillare formalmente l’accordo sulla prima fase del piano proposto da Trump. Gli ostaggi israeliani“Israele è pronto e preparato per l’immediato rientro di tutti i nostri ostaggi”, ha detto Benjamin Netanyahu. I 20 ostaggi israeliani in vita saranno consegnati alla Croce rossa e poi trasferiti in Israele e portati alla base militare di Re’im per incontrare le famiglie, oppure immediatamente in ospedale se necessario. Un orario preciso non c’è, ma secondo il Times of Israel la Croce rossa informerà Israele 2 ore prima del rilascio e in ogni caso la scadenza massima è le 12 ora locale (le 11 in Italia). Per quanto riguarda invece gli ostaggi deceduti, verranno messi in bare avvolte dalla bandiera israeliana e trasportati all’istituto di medicina legale per l’identificazione. Gli ostaggi senza vita sono in totale 28, ma non è chiaro quanti di questi verranno consegnati lunedì perché la ricerca dei corpi, alcuni dei quali possibilmente sepolti sotto le macerie, potrebbe richiedere tempo. Il coordinatore israeliano per gli ostaggi e i dispersi, Gal Hirsch, ha riferito che una task force internazionale inizierà a lavorare per localizzare gli ostaggi deceduti che non verranno restitui insieme agli altri.I detenuti palestinesiIn cambio degli ostaggi Israele provvederà lunedì a liberare i 1.950 detenuti palestinesi il cui rilascio è previsto dall’accordo. Tra questi vi sono 250 persone che stanno scontando l’ergastolo e 1.700 persone catturate a Gaza durante la guerra e detenute senza accusa. Ma in queste ultime ore Hamas, secondo la Bbc, sta ancora spingendo perché affinché tra i detenuti rilasciati ci siano sette prigionieri di alto profilo, fra cui Marwan Barghouti e Ahmad Saadat. Mettendo sul piatto – pare – che in questa eventualità sarebbe disposto ad anticipare alla serata di domenica la liberazione degli ostaggi. Al momento non ci sono segnali di un eventuale cambio di condizioni a questo proposito. Il summit in EgittoDopo lo scambio fra ostaggi e detenuti palestinesi i riflettori si sposteranno su Sharm El-Sheikh. Qui, dove negli scorsi giorni i negoziatori avevano raggiunto l’accordo sulla prima fase del piano per Gaza proposto da Trump, lo stesso presidente Usa e Al-Sisi co-presiederanno un summit a cui – secondo la presidenza egiziana – parteciperanno oltre 20 leader. Fra loro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oltre che il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, ma anche il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. La tregua fragile“Il vertice mira a porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, a intensificare gli sforzi per raggiungere la pace e la stabilità in Medioriente e a inaugurare una nuova era di sicurezza e stabilità nella regione”, ha scritto la presidenza egiziana. Il momento è delicato. L’accordo raggiunto riguarda solo la prima fase del piano Usa, cioè quella che includeva cessate il fuoco, il ritiro parziale dell’Idf da Gaza, l’aumento dell’ingresso di aiuti nella Striscia, il rilascio degli ostaggi e liberazione della lista di detenuti palestinesi concordata. Il cessate il fuoco sta reggendo ma è una tregua fragile e non è chiaro se le parti abbiano raggiunto un accordo sul dopo. I nodi da chiarire restano diversi – dal disarmo di Hamas alla governance di Gaza – i negoziati su questo potrebbero fallire e Israele ha lasciato intendere che potrebbe riprendere le operazioni militari se le sue richieste non saranno soddisfatte.Gaza City, 12 ottobre 2025 (AP Photo/Abdel Kareem Hana)Questo articolo Gaza, Israele attende il rilascio degli ostaggi e l’arrivo di Trump. Poi il summit a Sharm el-Sheikh proviene da LaPresse