E' il giorno del rilascio degli ostaggi. Trump: "La guerra è finita"

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AGI - Centinaia di bandiere di Israele con il nastro giallo divenuto, simbolo della mobilitazione per il rilascio degli ostaggi, e cartelli con i volti dei prigionieri nelle mani di Hamas. Così "Piazza degli Ostaggi" a Tel Aviv si prepara a vivere il momento atteso da 737 giorni: il rilascio dei propri cari, annunciato dalle autorità alle 8 di mattina (le 7 in Italia). In sottofondo una canzone in inglese ripete "Bring 'em home", riportateli a casa.Lo scambio di ostaggi rappresenta la prima tappa del piano presentato dal presidente americano Donald Trump per mettere fine alle ostilità: il ritorno in Israele dei 48 ostaggi, vivi o morti, dovrà essere accompagnato dal rilascio da parte di Israele di 250 detenuti per "motivi di sicurezza", tra cui molti condannati per attentati mortali contro Israele, e di 1.700 palestinesi arrestati a Gaza dall'ottobre 2023. Al quarto giorno del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, il ritorno degli ostaggi segnerà un "evento storico" che unisce 'tristezza' e "gioia", ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Il loro arrivo è previsto alle prime ore del mattino, secondo Shosh Bedrosian, portavoce di Netanyahu, e il governo si aspetta che i "20 ostaggi vivi siano liberati insieme e consegnati tutti contemporaneamente alla Croce Rossa". Le autorità israeliane prevedono tuttavia che non tutti gli ostaggi morti saranno restituiti oggi. In tal caso, secondo Bedrosian, "un organismo internazionale, concordato nell'ambito di questo piano, aiuterà a localizzare gli ostaggi (morti) se non saranno ritrovati e consegnati". Secondo fonti vicine ai negoziati, Hamas ha "completato i preparativi" per il rilascio degli ostaggi vivi, ma continua a chiedere in cambio il rilascio dei leader palestinesi. Da parte sua, Israele ha avvertito che i detenuti palestinesi, che sono stati trasferiti in due prigioni specifiche, saranno rilasciati solo dopo la conferma che gli ostaggi sono stati restituiti.Hamas pubblica i nomiL'ala armata di Hamas ha pubblicato un elenco di 20 ostaggi sopravvissuti detenuti a Gaza che dovrebbero essere liberati nell'ambito di un accordo raggiunto con Israele. Gli ostaggi citati dalle Brigate Ezzedine al-Qassam sul proprio canale Telegram fanno parte dei 48 prigionieri, sia vivi che deceduti, detenuti dai militanti palestinesi a Gaza. Nell'ambito dell'accordo" di cessate il fuoco e "per lo scambio di prigionieri, le Brigate al-Qassam hanno deciso di liberare i seguenti prigionieri sionisti vivi”, si legge in un comunicato del gruppo armato che pubblica l'elenco dei nomi dei venti ostaggi. Bar Kuperstein, Eviatar David, Yosef Haim Ohana, Segev Kalfon, Avitan Or, Elkana Buchbot, Maxim Harkin, Nimrod Cohen, Matan Tsengauker, David Cuneo, Eitan Horn, Matan Engerst, Eitan Mor, Gali Berman, Ziv Berman, Omri Miran, Alon Ohel, Guy Gilboa-Dalal, Rom Breslavsky e Ariel Cune. Questi i nomi che compaiono sulla lista.La visita di Donald Trump in Israele e le sue dichiarazioniDonald Trump è atteso in Israele alle 6,20 circa. Dopo uno scambio con Netanyahu, parlerà davanti al Parlamento e incontrerà i famigliari degli ostaggi. "La guerra è finita. D'accordo? Lo capite?", ha dichiarato il presidente americano ai giornalisti al momento di lasciare gli Stati Uniti. Da parte sua, Netanyahu ha affermato che Israele ha ottenuto "vittorie immense, vittorie che hanno stupito il mondo intero. Devo dirvi che la lotta non è finita", ha tuttavia aggiunto il premier israeliano in un discorso televisivo.Vertice di pace a Sharm el-Sheikh e futuro di GazaDopo il suo breve soggiorno in Israele, Trump si recherà a Sharm el-Sheikh, in Egitto, per copresiedere insieme al suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi un "vertice per la pace a Gaza", alla presenza dei leader di oltre 20 paesi e del segretario generale dell'ONU Antonio Guterres. La governance della Striscia di Gaza, devastata da due anni di guerra, sarà uno dei temi in discussione. I paesi mediatori dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza dovranno firmare un documento che ne garantisca l'applicazione, ha indicato una fonte diplomatica secondo cui questi paesi saranno gli Stati Uniti, l'Egitto, il Qatar e probabilmente la Turchia. Nessun responsabile israeliano parteciperà al viaggio, né tantomeno Hamas. L'Iran, da tempo sostenitore di quest'ultimo, è stato invitato ma non parteciperà.Il piano americano per la Striscia di GazaParallelamente al ritiro graduale già avviato dell'esercito israeliano, che mantiene il controllo del 53% della Striscia di Gaza, il piano americano prevede in una fase successiva che Hamas sia escluso dal governo della Striscia di Gaza, dove ha preso il potere nel 2007, e che il suo arsenale sia distrutto. Secondo il piano americano, il governo sarebbe affidato a "un comitato palestinese tecnocratico e apolitico" posto "sotto la supervisione e il controllo di un nuovo organo internazionale di transizione" guidato da Trump.