Breve storia d’amore – Il talento di Ludovica Rampoldi: dalla solida sceneggiatura alla regia attenta e sottile

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Valicare la soglia della regia da parte di chi usualmente scrive sceneggiature non è un passaggio naturale, tanto meno ovvio, ancor meno dovuto. Se in molti provano a varcare quella soglia, in pochi vi riescono con umile levità e auspicabile agilità. A Ludovica Rampoldi, acclamata e talentuosa sceneggiatrice tra cinema e serialità italiane di qualità – ha lavorato con Bellocchio, Salvatores, Molaioli e molti altri autori – è riuscito nel migliore dei modi.Alla base di Breve storia d’amore presentato nella sezione Gran Public alla 20ma Festa del Cinema di Roma, ovvero il suo esordio dietro l’obiettivo, giace, ça ca sans dire, una scrittura solida come la roccia che giustamente ha composto e firmato in solitudine. Ne è seguita una regia sottile, quasi invisibile, attenta e accurata, verosimilmente capace di “ascoltare” i suoi attori e “parlare” col suo pubblico. Pare semplice.Il film, mistura di generi tra il romance, la commedia, il melo, il soft-thriller, parte dall’incontro di una giovane donna e un uomo di mezza età in un bar qualunque di Roma. È sera, lui è reduce malconcio da un incontro di chessboxing, lei, elegante e misteriosa, dice di stare lì per scelta di Google Maps. Tra i due scatta qualcosa che resta segreto giacché entrambi accoppiati con partner “perfetti”: nessuno vuole turbare il quieto vivere matrimoniale. Del resto “quello che si fa in albergo non è reale”. Ma è nel momento in cui Lea inizia a penetrare la vita di Andrea con troppa insistenza che le inquietudini prendono forma. Strutturato in capitoli dai titoli curiosi come “L’alcol come autoterapia” o “Le regole del tre” e ancora “Spaccare tutto”, il film procede il suo viaggio dal punto di vista di Lea portando lo spettatore a disegnarla quale stalker paranoica finché qualcosa di inatteso non modifica esiti e prospettive.Ottimo il cast assemblato per la doppia coppia: da una parte Pilar Fogliati sempre più versatile, dall’altra Adriano Giannini perfetto marito dai complessi di inferiorità, ad affiancarli nei ruoli dei rispettivi partner un sempre favoloso Andrea Carpenzano e la qualità di Valeria Golino. Uscita prevista da 01 Distribution per l 27 novembre.Posto nel concorso Progressive Cinema, l’attesa nuova fatica del più folle e anarchico degli autori contemporanei, il francese Quentin Dupieux, è purtroppo disattesa dal suo esito. Infatti L’Accident de piano sembra l’effetto di un calo d’ispirazione per questo artista anche musicista (in arte Mr Oizo) che fin di suoi esordi ci ha “viziato” con film deflagranti, surreali al limite della fantascienza, cinici e ad alto tasso di comicità ma perennemente puntuali nella loro critica politica, sociale e in definitiva sui vizi dell’umana specie. Il problema del pur interessante “Accident” è che manca totalmente di ritmo e vitalità, per quanto l’oscura protagonista Magalie Monroe – resa da una orripilante ma straordinaria Adèle Exarchoopoulos – riassuma il peggior male della contemporaneità: il successo e la ricchezza attraverso i Social. E lei lo ottiene mettendo in rete video in cui si autoinfligge delle terrificanti torture pur di sorprendere i suoi adoranti follower. Una denuncia sacrosanta ma rivestita in una forma che fa de L’Accident de piano un’opera minore nella filmografia di Dupieux. jwplayer("jwp-SfaVKUyp").setup({ playlist: [{"title":"Breve storia d'amore","mediaid":"SfaVKUyp","link":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/previews\/SfaVKUyp","image":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/SfaVKUyp\/poster.jpg?width=720","images":[{"src":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/SfaVKUyp\/poster.jpg?width=320","width":320,"type":"image\/jpeg"},{"src":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/SfaVKUyp\/poster.jpg?width=480","width":480,"type":"image\/jpeg"},{"src":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/SfaVKUyp\/poster.jpg?width=640","width":640,"type":"image\/jpeg"},{"src":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/SfaVKUyp\/poster.jpg?width=720","width":720,"type":"image\/jpeg"},{"src":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/SfaVKUyp\/poster.jpg?width=1280","width":1280,"type":"image\/jpeg"},{"src":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/SfaVKUyp\/poster.jpg?width=1920","width":1920,"type":"image\/jpeg"}],"duration":92,"content_source_type":"file","pubdate":1760627888,"updated":1760628000,"description":"","sources":[{"file":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/manifests\/SfaVKUyp.m3u8","type":"application\/vnd.apple.mpegurl"},{"file":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/videos\/SfaVKUyp-2kLOQlpN.mp4","type":"video\/mp4","height":180,"width":320,"label":"180p","bitrate":262690,"filesize":3020935,"framerate":24}],"variations":[]}] }); L'articolo Breve storia d’amore – Il talento di Ludovica Rampoldi: dalla solida sceneggiatura alla regia attenta e sottile proviene da Il Fatto Quotidiano.