Alice nella città – Domani Il corto sull’Alzheimer “Io che non vivo” all’Auditorium Conciliazione di Roma

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Roma, domani 15 ottobre 2025 – ore 18:30 Il corto sull’Alzheimer “Io che non vivo”, con la canzone di Pino Donaggio, diretto e interpretato da Cristina Puccinelli, domani all’Auditorium Conciliazione di Roma, nell’ambito di Alice nella CittàIl dramma dell’Alzheimer è al centro di “Io che non vivo”, cortometraggio scritto, diretto e interpretato da Cristina Puccinelli con la omonima canzone di Pino Donaggio a titolo del film, che sarà presentato domani, mercoledì 15 ottobre alle ore 18:30 all’Auditorium Conciliazione di Roma nella sezione Onde Corte di Alice nella Città. Dramedy prodotta da Fabrizio Larini per Cinema.T.S. con la produzione esecutiva di Valeria Correale, Io che non vivo, girata interamente a Lucca, è interpretata, oltre che dalla regista nei panni della protagonista, da Betty Pedrazzi nel ruolo della madre, da Laura Giannatiempo nel ruolo di Laura e da Carlo De Ruggieri in quello dell’analista. Il film si avvale della direzione della fotografia di Michele D’Attanasio, delle musiche originali di Federico De Robertis, del montaggio di Paola Freddi e Antonio Cellini, dei costumi di Patrizia Chericoni e Maria Vittoria Castegnaro, della scenografia di Laura Vannoli e dell’aiuto regia di Andrea Pagani.Il corto racconta di Viviana, ex sognatrice che non riesce a trovare pace. La vita a 40 anni non è quello che pensava sarebbe stata, quando era piccola. Da sempre si rifugia nelle vite degli altri, è un’attrice, ma nemmeno il tanto amato lavoro le regala quello che cercava. Ancor meno gli uomini. Provare piacere è difficile. È sola, il suo più grande affetto è la madre, che inizia a perdere pezzi di vita e si scopre essere malata di Alzheimer. Dimenticherà anche la figlia, sebbene lei sarà lì, accanto a lei. Il dolore è incontenibile, straripa dal corpo di Viviana, sembra toglierle il fiato. Ma respirare, in un momento simile, è fondamentale, anche per sua mamma. Ora che tutto è buio come non mai, Viviana ha il dovere di cercare lucciole di felicità.Durata: 19’25”Formato: Cinemascope a colori NOTE DI REGIA“Questo corto viene dalla mia esperienza personale. Anche mia mamma si è ammalata di Alzheimer e questa cosa mi ha cambiato la vita. Questa malattia, sempre più frequente, non lascia speranza e ci mette nella condizione di avere costantemente paura che qualcosa vada storto. Le persone malate si rendono conto a sprazzi di come sta cambiando la loro vita, quando se ne accorgono stanno male e quando invece fanno cose inconsapevolmente sbagliate sono pericolose. La memoria è tutto quello che resta a una certa età e fa malissimo vedere le persone perderla. L’idea che si dimenticheranno anche di te è straziante. La malattia è volutamente vista come un punto di svolta, di non ritorno, che induce il personaggio a cambiare. La storia è un tardo coming of age di una quarantenne che impara a prendersi cura di sua mamma e di se stessa. La storia è breve per cui gli elementi sono solo tratteggiati ma le scelte sono tutte molto specifiche. La protagonista è un’attrice. L’ambiente del teatro serve a scandagliare come noi esseri umani trattiamo e usiamo il dolore. Saremo, da spettatori, molto vicini a lei, è lei che comanda il gioco anche se ne è comandata per buona parte della storia. Viviana sogna molto, si sforza di capire, quando sente il dolore che la inonda e non può farci niente. La sua creatività e fantasia parlano con il mondo reale in modo naturale e l’aiutano ad affrontare la vita. Vero e non vero, surreale e reale sono piani tutti compresenti nel nostro quotidiano, soprattutto in momenti come quello che sta passando la protagonista, danno una visione a trecentosessanta gradi della storia. Il film è girato in Toscana, a Lucca, che è la mia città natale. Ci tengo molto a questo lavoro, tanto che lo vorrei far diventare un film. Incontro molte persone che vivono la mia stessa situazione, soffrono e non possono farci niente, si fanno mille domande e sperano ogni giorno che il giorno dopo non sia peggiore di quello prima. Vorrei parlare a loro ma anche a tutti quelli che sono costretti a prendersi delle responsabilità e non vorrebbero, a chi come Peter Pan vorrebbe vivere sopra un’isola che non c’è, a chi fa brutti sogni e cerca un perché, a chi si sente sempre insoddisfatto e non capito, a chi sceglie l’amore e non l’odio, e soprattutto a chi ha paura di essere dimenticato. Il titolo è anche il titolo di una canzone che amo e che ho utilizzato dandole un senso diverso da quello che siamo abituati a pensare quando l’ascoltiamo. La trovo perfetta per descrivere lo stato emotivo della protagonista. Ringrazio Pino Donaggio per avermi permesso di dare al corto lo stesso nome del suo brano”. BIOFILMOGRAFIA REGISTACristina Puccinelli nasce a Lucca, ma subito dopo il liceo si trasferisce a Roma, per seguire la sua passione per il cinema. Mentre si laurea in Scienze della Comunicazione frequenta una scuola di recitazione e inizia subito a lavorare come attrice nel cinema, in tv e teatro. Nel 2007 dirige e scrive il primo corto. Inizia a frequentare corsi di sceneggiatura e segue diversi registi sul set. I suoi cortometraggi – tra i titoli Marilena, Come pesci rossi sul divano, La Settimana, FarEast, Stella Amore, Eppure io l’amavo e Koala – sono stati selezionati in numerosi festival nazionali e internazionali, hanno vinto premi e sono stati venduti a piattaforme italiane ed estere. Dirige e scrive anche documentari, spot e videoclip. Nuovi progetti sono stati selezionati in vari laboratori di scrittura come Biennale College Cinema e Racconti Idm, Torino Film Lab. È direttrice artistica di festival di cinema come Lucca Film Festival. Insegna sceneggiatura e regia. BIOFILMOGRAFIA BETTY PEDRAZZIDiplomata all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico inizia a lavorare con Luca Ronconi, suo primo maestro e regista. In quegli anni fonda la compagnia Il Quadro e gestisce il Teatro Nuovo Eden di Carpi. In teatro, tra i tanti, ha lavorato con G. Cobelli, V.Salemme, C.Cecchi, V. Binasco, T.Servillo e R.Andò. Vince il Premio Borgio Verezzi come Miglior attrice non protagonista nel ruolo di Emilia in Otello di Shakespeare ed è candidata al premio UBU per la Trilogia della villeggiatura di Goldoni. Il suo ultimo lavoro ancora in scena il prossimo inverno Tartufo di Molière con la regia di Jean Bellorini. Al cinema tra gli ultimi lavori più significativi 18 regali, regia di F.Amato, Figli di M.Torre, regia di G. Bonito, E’ stata la mano di Dio regia di P. Sorrentino, Il più bel secolo della mia vita regia di A. Bardani, la coproduzione internazionale Immaculate, regia di M.Mohan e Iddu di F.Grassadonia e A. Piazza. In televisione ha partecipato a diverse fiction, tra le più recenti: Vostro Onore, regia A. Casale, Il metodo Fenoglio – L’estate fredda, regia A. Casale, Imma Tataranni, regia di F.Amato e Antonia, regia C.Malta.