Eduardo Villalobo è il padre della 19enne ispano-israeliana Maya Villalobo, uccisa dai miliziani di Hamas il 7 ottobre del 2023. La giovane stava svolgendo il servizio militare in Israele e quel giorno era di stanza nella base militare di Nahal Oz, vicino alla Striscia di Gaza, quando venne assaltata. “Non c’è un’alternativa alla convivenza pacifica” tra palestinesi e israeliani, “spero che nessuno debba più soffrire quello che ho passato io”, ha detto a LaPresse. “Io non provo odio”, ha sottolineato Villalobo, che è professore all’Università di Siviglia. Rispetto al vertice su Gaza che si è tenuto in Egitto, al piano del presidente Usa Donald Trump e al cessate il fuoco raggiunto tra le parti, Villalobo ha affermato di avere una “speranza attiva” e di aspettare i prossimi sviluppi. “L’importante è che non ci siano più morti”, ha detto, “per poi costruire poco a poco una pace stabile”.“Sentimento agrodolce per la liberazione degli ostaggi”“Ho visto le immagini della liberazione degli ostaggi” con “un sentimento agrodolce”, una tregua nello storico conflitto israelo-palestinese sarebbe potuta avvenire “anni fa”, “il ciclo di violenze a Gaza va avanti da tempo, Biden avrebbe potuto forzare ciò che si è forzato ora e Maya sarebbe stata ancora viva”, ciò che è accaduto è un “fallimento generale della nostra civiltà“, ha raccontato Villalobo. “La cosa importante per me in questo momento è che si fermi lo spargimento di sangue”, era “importante la necessaria liberazione degli ostaggi, come era importante la fine delle ostilità a Gaza”, ha aggiunto, la liberazione degli ostaggi l’ho vissuta “con un sentimento che non posso definire gioia, perché ormai ho difficoltà a provare gioia nella mia vita, ma con qualcosa che ci assomiglia.Tutto ciò che viene fatto affinché non muoia più nessuno mi sembra perfetto”.“Rischioso riconoscere la Palestina durante le violenze”Il riconoscimento dello Stato di Palestina, secondo Villalobo , “sarebbe dovuto avvenire quando la situazione non era così violenta. Ora si corre il rischio di vedere questo come una ricompensa e nessuno Stato può permettersi di lasciare questa piccola speranza ai terroristi, ovvero di credere che si possa ottenere qualcosa con la violenza, questo è l’errore”. “Sarebbe dovuto accadere molto prima, in una situazione di non violenza, perché in una situazione di violenza si corrono molti rischi”, ha aggiunto, “abbiamo visto come Hamas ha ringraziato il governo spagnolo, è questa è una linea tremendamente pericolosa”.“Andrò avanti con una battaglia legale in Spagna”Il padre di Maya Villalobo ha presentato in Spagna una denuncia contro la leadership di Hamas al Tribunale nazionale, denuncia che è stata accolta e unita al procedimento già aperto per l’uccisione della ragazza e di un altro spagnolo, Ivan Illarramendi, negli attentati.Eduardo Villalobo ha raccontato a LaPresse che con la sua denuncia ha ottenuto che non venisse archiviato il procedimento, come richiesto dalla procura per l’impossibilità di arrestare i responsabili. “Ora siamo in attesa che Israele invii le informazioni che ha sul caso”, che il tribunale ha chiesto tramite rogatoria, ha spiegato Villalobo, sottolineando che la ragione che lo spinge a proseguire la battaglia legale è “una questione di dignità“, ovvero che la Spagna, Paese di Maya, “cerchi di portare avanti il procedimento e non lo chiuda appena venga riscontrato un minimo problema”. Il padre della 19enne non sa quando Israele invierà le informazioni richieste, “ci sono altre questioni importanti a cui sta facendo fronte, e se a questo sommiamo le relazioni che ci sono attualmente tra i governi di Spagna e Israele, sarà difficile”, ha ammesso. La visita alla tomba di MayaVillalobo è volato nei giorni scorsi in Israele per visitare il cimitero dove è sepolta la figlia. “Le uniche informazioni che ho avuto sulla sua morte – ha concluso Villalobo – sono state tramite una videoconferenza con l’esercito israeliano a dicembre del 2023, in cui mi spiegarono cosa sapevano in quel momento”, “come i terroristi avevano assaltato la base, circondato le ragazze e appiccato il fuoco con materiale infiammabile e tossico e come probabilmente la mia piccola sia morta asfissiata“.Questo articolo Padre di vittima del 7 ottobre: “Non ci sono alternative alla convivenza pacifica tra palestinesi e israeliani” proviene da LaPresse