AGI - Un rinvio della contestatissima riforma delle pensioni, almeno fino alle elezioni presidenziali del 2027, per incassare il via libera del Parlamento. Nel pieno di una crisi politica che in Francia non ha precedenti nella storia della Quinta Repubblica, il primo ministro, Sebastien Lecornu, al secondo tentativo dopo il clamoroso fallimento delle scorse settimane, si presenta all'Assemblea Nazionale e mette sul tavolo una proposta per ottenere l'appoggio decisivo dei Socialisti: la riforma delle pensioni, bandiera del mandato di Emmanuel Macron, adottata senza voto parlamentare nel 2023 per innalzare l'età pensionabile a 64 anni, sarà sospesa fino al 2027, quando i francesi saranno chiamati a scegliere il nuovo presidente. La sospensione della riforma delle pensioni era una condizione chiave posta dai Socialisti per concedere il via libera all'esecutivo. E Lecornu, con l'avallo dello stesso Macron che ha minacciato i partiti di sciogliere di nuovo il Parlamento, ha aperto alle richieste della sinistra riformista. I Socialisti giudicano la mossa di Lecornu "una vittoria", e lasciano intendere che non voteranno una mozione di censura. Almeno per ora.La sospensione della riforma costerà "400 milioni di euro nel 2026 e 1,8 miliardi di euro nel 2027" e dovrà quindi essere "compensata dai risparmi", dice Lecornu nel suo discorso all'Assemblea. Il premier ha anche confermato l'abbandono dell'articolo 49.3 della Costituzione, la procedura che consente l'adozione di un disegno di legge da parte del governo senza il voto delle Camere. Anche questa era una richiesta dei socialisti. "Alcuni vorrebbero che questa crisi parlamentare si trasformasse in una crisi di regime. Ciò non accadrà", ha detto Lecornu nel suo discorso di politica generale dinanzi all'Assemblea Nazionale.Manovra Economica e Debito PubblicoIn mattinata il Consiglio dei ministri intanto ha approvato la manovra economica per il 2026 che deve essere adottato entro il 31 dicembre. La Francia è alle prese con un debito pubblico di 3,3 trilioni di euro (il 115% del PIL) e la manovra prevede 30 miliardi di euro di tagli, secondo le prime indiscrezioni. Ma anche una serie di aumenti di imposte per i più ricchi.Reazioni Politiche e Mozioni di CensuraLecornu incassa il via libera di macronisti, Repubblicani e probabilmente Socialisti, mentre l'opposizione attacca: l'estrema destra del Rassemblement National e la sinistra radicale de la France Insoumise hanno già presentato due diverse mozioni di censura, che saranno esaminate giovedì all'Assemblea Nazionale, ma che non hanno nessuna possibilità di passare senza i voti dei Socialisti.