Un episodio avvenuto nelle Isole Baleari il mese scorso ha fatto luce sui sui pericoli spesso sottovalutati dell’abuso di integratori alimentari, in particolare della Vitamina D. Sedici persone, infatti, sono state ricoverate d’urgenza dopo aver manifestato gravi sintomi di intossicazione, tutti riconducibili all’assunzione di un integratore multivitaminico acquistato online. Il caso, su cui hanno prontamente indagato le autorità sanitarie spagnole, ha svelato una realtà inquietante: il prodotto, venduto senza il controllo di una farmacia o la supervisione di un medico, conteneva un dosaggio di Vitamina D ben superiore a quello dichiarato, provocando una vera e propria crisi metabolica nei pazienti.Una sorta di overdose. I sintomi riscontrati non lasciano spazio a dubbi: insufficienza renale acuta e ipercalcemia, ovvero un eccessivo accumulo di calcio nel sangue, condizioni che se non trattate tempestivamente possono portare a danni permanenti. Considerata da molti un alleato indispensabile per la salute delle ossa e del sistema immunitario, la Vitamina D, spesso soprannominata “vitamina del Sole”, è in realtà una sostanza liposolubile che, a differenza delle vitamine idrosolubili, tende ad accumularsi nell’organismo. Un eccesso, quindi, non viene facilmente espulso, ma può scatenare una tossicità dagli effetti debilitanti e, nei casi più gravi, letali. I segnali di un’overdose sono insidiosi e possono essere facilmente scambiati per altri disturbi: nausea, vomito, perdita di appetito, debolezza muscolare, stipsi e disidratazione sono solo alcune delle manifestazioni cliniche che precedono complicazioni più serie come la formazione di calcoli renali, danni ai reni, o la calcificazione di tessuti molli e arterie.L’episodio balearico potrebbe rappresentare un monito severo sull’uso incontrollato di integratori, spesso promossi con promesse di benessere miracoloso. Le autorità sanitarie spagnole hanno lanciato un allarme generale, invitando la popolazione e gli operatori del settore a diffidare dei prodotti acquistati su Internet senza le dovute garanzie e a non intraprendere alcuna integrazione senza un’adeguata valutazione medica. Il ministero della Salute ricorda ai cittadini e agli operatori sanitari l’importanza di un uso prudente e basato sull’evidenza scientifica della vitamina D, sia in termini di richiesta di test diagnostici che di prescrizione di integratori. Sebbene la vitamina D svolga un ruolo essenziale nel metabolismo osseo e nella regolazione del calcio, avverte che “il suo utilizzo deve essere basato su criteri clinici ben fondati”. Inoltre, è sconsigliato anche l’uso di integratori senza una specifica indicazione medica. “L’integrazione non necessaria può portare a effetti avversi, soprattutto quando si superano le dosi raccomandate”, concludono le autorità spagnole.L'articolo “Quegli integratori contenevano dosi 100 volte superiori al limite, come un veleno”: 16 persone ricoverate per un’overdose di vitamina D proviene da Il Fatto Quotidiano.