A 36 giorni da quel folle 5-4 a Debrecen, l’Italia di Gennaro Gattuso torna ad affrontare Israele nel match di ritorno delle qualificazioni ai prossimi mondiali. Questa volta nella più familiare cornice del Bluenergy Stadium di Udine. Allora furono i gol all’87’ e all’89’ di Bastoni (autogol) e Peretz a far tremare gli azzurri, prima del colpo risolutore di Tonali al 91’. Oggi, però, non si può più sbagliare: serve blindare il secondo posto nel girone dietro alla Norvegia, già in fuga.Gattuso si affiderà ancora al 3-5-2, modulo diventato ormai una necessità più che una scelta, visti gli infortuni e le assenze (fuori Kean e Bastoni, dentro Raspadori e Mancini). Ma i dubbi vanno ben oltre lo schieramento: serve una vittoria convincente, non solo di misura.Israele, dal canto suo, arriva dalla batosta per 0-5 contro la Norvegia e con dieci gol subiti nelle ultime due partite. In teoria, un avversario abbordabile. Ma è proprio questa la parola chiave: “in teoria”.Luigi Salomone: “Che ci va a fare l’Italia ai mondiali se abbiamo paura di Israele!?”A Radio Radio Mattino – Sport e News, Luigi Salomone ha usato toni taglienti per analizzare la situazione della Nazionale. Niente mezze misure, nessuna retorica da “grande ripartenza”: l’Italia, per lui, sta solo facendo il minimo sindacale.“Detta così: l’Italia gioca contro Israele… ‘Oddio, non sappiamo se riesce a vincere la partita…’. Ma dai ragazzi!”Salomone ironizza sull’hype intorno a una partita che dovrebbe essere una formalità: “Se siamo qui a chiederci se battiamo Israele o meno, allora che ci andiamo a fare ai Mondiali?”Sulla scelta del modulo, Salomone ammette di non amare la difesa a tre, ma riconosce che: “La gran parte dei giocatori della Nazionale gioca nei club con la difesa a tre, quindi forse è anche più logico così. Gattuso avrà fatto le sue scelte con cognizione di causa”.Poi, la stoccata finale, amara e ironica: “Stiamo inseguendo il secondo posto in un girone da cinque squadre. Ci mancava solo San Marino o il Liechtenstein…”Agresti più cauto: “Gattuso sta facendo un lavoro positivo, ma piedi per terra”Stefano Agresti, sempre dallo studio di Radio Radio, ha mantenuto un tono più moderato rispetto a Salomone, ma non ha risparmiato qualche puntualizzazione.“Mi sembra che stiamo celebrando questa Italia come se avesse battuto il mondo intero. In realtà stiamo uscendo secondi in un girone dove, oltre alla Norvegia, c’erano Israele, Estonia, Moldavia…”Sul lavoro di Gattuso, Agresti riconosce dei meriti: “Dal punto di vista ambientale sta facendo bene, ha dato identità, il doppio centravanti è una novità interessante”.Ma anche qui, un monito: “Dobbiamo stare con i piedi per terra. Abbiamo vinto le partite che dovevamo vincere, nulla di più”.Italia: ora serve davvero “vincere e convincere”Stasera, a Udine alle 20.45, c’è solo un risultato utile: la vittoria netta. Non solo per i punti, ma per allontanare lo spettro della mediocrità e della banalità. L’Italia deve dimostrare di valere qualcosa di più di un secondo posto in un girone definito ironicamente “da giovedì amichevole”.Con l’ombra lunga della Norvegia e l’eco delle critiche alle spalle, Gattuso dovrà tirare fuori non solo il risultato, ma anche un’identità chiara. Perché le scuse e le analisi tattiche, da sole, non bastano più.The post Italia, la bordata di Salomone: “Esaltazione per il 2° posto? Nel girone mancava solo San Marino” appeared first on Radio Radio.