«Gli scenari dei conflitti attuali hanno fatto riemergere l’uso del cibo come arma da guerra». Ad affermarlo è stato Papa Leone XIV nel suo discorso alla Fao, in occasione degli 80 anni dalla fondazione dell’organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura. «Con dolore, siamo testimoni dell’uso continuo di questa crudele strategia che condanna uomini, donne e bambini alla fame», ha detto il pontefice, «dobbiamo porre rimedio a questo scandalo». Nella Giornata mondiale dell’alimentazione, la Fao ha aperto a Roma il Museo e rete per l’alimentazione e l’agricoltura. All’evento inaugurale di stamattina 16 ottobre era presente anche il capo dello stato Sergio Mattarella, che ha parlato di un «triste paradosso», quello per cui «mentre crescono le conoscenze, le risorse e le potenzialità tecnologiche, anche con rilevanti applicazioni al settore agricolo, assistiamo a nuovi scenari di carestia, a inaccettabili sperequazioni».Papa Leone: «Fame nel mondo nega dignità umana»«Dobbiamo mobilitare tutte le energie disponibili, in uno spirito di solidarietà, affinché nel mondo a nessuno manchi il cibo necessario, sia in quantità sia in qualità. In tal modo, si porrà fine a una situazione che nega la dignità umana», ha detto il pontefice all’evento organizzato dalla Fao, sottolineando che la fame «compromette lo sviluppo auspicabile, costringe ingiustamente moltitudini di persone ad abbandonare le proprie case e ostacola l’intesa tra i popoli». Leone ha citato gli obiettivi dell’agenda 2030 dell’Onu: «A cinque anni dal suo completamento, dobbiamo ricordare con forza che raggiungere l’obiettivo Fame Zero sarà possibile solo se ci sarà una volontà reale di farlo, e non soltanto dichiarazioni solenni».«Bambini malnutriti segno di un’economia senza anima»«Forse il dato più toccante è quello dei bambini che soffrono di malnutrizione, con le conseguenti malattie e il ritardo nello sviluppo motorio e cognitivo. Non è un caso, bensì il segno evidente di una insensibilità imperante, di un’economia senz’anima, di un modello di sviluppo discutibile e di un sistema di distribuzione delle risorse ingiusto e insostenibile». Questa la denuncia di Papa Leone, che ha aggiunto: «In un tempo in cui la scienza ha prolungato la speranza di vita, la tecnologia ha avvicinato continenti e la conoscenza ha aperto orizzonti un tempo inimmaginabili, permettere che milioni di esseri umani vivano – e muoiano – vittime della fame è un fallimento collettivo, un’aberrazione etica, una colpa storica»Mattarella: «regresso del sistema multilaterale»«È un triste paradosso che proprio mentre crescono le conoscenze, le risorse e le potenzialità tecnologiche, anche con rilevanti applicazioni al settore agricolo, assistiamo a nuovi scenari di carestia, a inaccettabili sperequazioni e a un regresso di quel sistema multilaterale, unico paradigma in grado di dare vere risposte a questi bisogni». Così il presidente della Repubblica è intervenuto sul palco della Fao, facendo appello alle «istituzioni multilaterali più direttamente impegnate nella lotta all’insicurezza alimentare». «Sono strumenti preziosi ed esprimono consapevolezza della indivisibilità dei destini umani», ha detto Mattarella, «perchè questo impegno risulti efficace e costante nel tempo, esso deve trovare alimento in un’adeguata sensibilizzazione su tematiche tanto rilevanti quanto spesso relegate ai margini del dibattito pubblico». Tajani: «Aprire valico di Rafah, Italia pronta a fare la sua parte»Tra gli interventi anche quello del ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Non possiamo non fare il possibile per alleviare le sofferenze dei gazawi», ha detto nel suo discorso, «Ci sono state morti per fame e ce saranno altre, se non interveniamo rapidamente. È giusto che si apra il valico di Rafah e che possano entrare centinaia di tir». Tajani ha poi ribadito che l’Italia «è pronta a fare la sua parte» e sta preparando il più grande invio di aiuti alimentari dall’inizio della crisi.L'articolo Papa Leone alla Fao: «L’uso del cibo come arma è un crimine di guerra». Il discorso per la Giornata mondiale dell’alimentazione proviene da Open.