Pier Silvio Berlusconi: “Grati a Tajani, ma in futuro servono facce nuove”

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“È naturale che io e Marina ci appassioniamo ai destini di Forza Italia. Tra i lasciti di mio padre, uno dei più grandi, se non il più grande, è proprio Forza Italia”. Così l’amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi nel tradizionale incontro di Natale con la stampa, negli studi di Cologno Monzese. “Siamo due persone che lavorano, appassionate e impegnate nel proprio ruolo e nel proprio lavoro. Chi fa l’imprenditore non può essere distante dalla politica”, ha aggiunto. “Io ho una gratitudine vera per Antonio Tajani e per tutta la squadra che gli sta intorno – ha ribadito – hanno tenuto in piedi il partito dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, cosa tutt’altro che facile. Ritengo che, guardando al futuro, siano inevitabilmente necessarie facce nuove, idee nuove e un programma rinnovato”. “Attenzione: questo non mette in discussione i valori fondanti di Forza Italia, che sono i valori del pensiero e dell’agire politico di mio padre. Ma sono valori che vanno adattati a quella che è la realtà di oggi, cioè al 2025″, ha aggiunto. E sul tema delle facce nuove “quello che vale per Forza Italia, vale per la politica in generale, vale per tantissimi settori del Paese e dell’economia”, ha concluso.“Discesa in campo? Tema che oggi non esiste”“Non è un tema che oggi esiste. Tutte le energie sono dedicate a Mfe e quelle che rimangono alla mia famiglia che è il centro della mia vita”, ha specificato poi, a proposito dei rumors mai sopiti su una sua discesa in campo nell’agone politico. A chi gli ha fatto notare che nel 2027, anno delle elezioni, avrà la stessa età del papà Silvio quando annunciò la sua ‘discesa in campo’, Pier Silvio ha replicato con ironia: “Questo lo avevo detto io… Oggi la scienza porta la vita ad allungarsi, c’è tempo…“.“L’Europa deve resistere e difendersi”“Non so rispondere se l’Europa sia sotto tiro o no. Perché qualunque risposta sarebbe strumentalizzata. Ovviamente ho la mia opinione, ma non voglio esprimerla pubblicamente. Penso però che l’Europa esista, che agisca su alcuni fronti fondamentali in maniera coesa e compatta. E persino che si difenda sia fondamentale. Perché altrimenti in un’economia globale fortemente sotto pressione, con dei grandi squilibri tra le grandi potenze America, potenze dell’Est, Cina e quant’altro, due guerre in atto, i poveri, i singoli paesi in Europa rischiano di non avere un futuro. Non è per nulla facile, è molto complicato”, ha detto guardando al quadro internazionale. “Di sicuro ciò che è stato fatto fino ad oggi non è sufficiente, ma l’Europa deve riuscire ad esistere, ad agire e a difendersi. Di questo sono certo. Prima di tutto da cittadino italiano ed europeo e ancora di più da imprenditore. E’ una questione di trovare delle intese – ha aggiunto – su tanti diversi temi fondamentali”.“Comprare Repubblica? Affascinante, ma è fanta-editoria”“E’ una notizia che mi trova stranito, peccato. Il mercato è il mercato, ma da italiano il fatto che un pezzo di storia dell’editoria, del giornalismo, dell’informazione del nostro Paese vada in mani straniere un po’ dispiace”, ha poi detto sulla possibilità che gli asset editoriali del gruppo Gedi vengano venduti da Exor al gruppo internazionale Antenna. “Innanzitutto, il mercato è il mercato. Secondo, non giudichiamo prima di vedere cosa succederà, magari chi arriva è bravissimo e mantiene una linea coerente con la storia delle testate e crea occupazione”, ha aggiunto. “Il pluralismo, l’indipendenza, l’occupazione sono i valori del giornalismo in Italia”, ha ribadito Berlusconi Jr. che alla domanda se gli piacerebbe comprare Repubblica ha detto: “Essendo noi editori di tv e di libri, il pensiero di mantenere una testata così storica in mani italiane non può non affascinare, ma è fanta-economia, è fanta-editoria“. “Ognuno deve fare il proprio mestiere. È un treno che è passato, ma dire che non mi piacerebbe sarebbe falso. Abbiamo due gioielli, il Corriere e la Gazzetta, che sono italiani e al cui editore Urbano Cairo va dato merito di aver lasciato la loro anima e la coerenza alla loro storia”, ha concluso.“Orgoglioso dei nostri giornalisti, a Rai invidio i tg regionali”“C’è un programma che mi piacerebbe fare, ma che non possiamo fare per via delle regolare e sarebbe avere un telegiornale locale. Invidio i Tgr alla Rai e ne riconosco il ruolo di servizio pubblico”, ha spiegato Berlusconi. “Io sono veramente orgoglioso del nostro lavoro giornalistico, a partire dai nostri telegiornali e i nostri prodotti. Per come vengono fatti e quanto poco impegniamo rispetto alla Rai e ad altri editori è incredibile”, ha aggiunto. Tra i volti dell’informazione, Berlusconi Jr. si è detto soddisfatto dai risultati di ‘Pomeriggio Cinque’. “Nuzzi è un grande professionista e lavoratore. Sono più che soddisfatto”, ha detto.“Oggi Mfe è multinazionale, l’unica in Italia tra i media”“Il 2025 per Mfe è stato un anno straordinario, oggi non siamo più quello che eravamo prima ma siamo un’altra cosa. Siamo riusciti con 7 anni di lavoro e di coraggio abbiamo dato al nostro gruppo un’altra dimensione. Oggi siamo una multinazionale, l’unica italiana del settore media”, ha sottolineato Berlusconi. “Noi abbiamo diversificato non sul prodotto ma sulla tecnologia, cercando di raggiungere il maggior pubblico possibile. Oggi abbiamo una copertura superiore anche ai giganti del web e questo dal punto di vista pubblicitario fa la differenza”, ha aggiunto. “Come editori siamo i primi in Italia, poco ci interessa aver superato il servizio pubblico ma è bello vedere questa tendenza. Noi cresciamo in controtendenza rispetto agli altri broadcaster, con oltre 96 milioni di contatti”, ha concluso.“Con crescita internazionale passati da 3 a 7 mld ricavi”“E poi c’è la crescita internazionale. Rispetto all’8 di luglio, data del nostro ultimo incontro, sembra passato un universo in termini temporali. Prima ci rivolgevamo a 110 milioni di spettatori oggi a più di 220. Siamo passati da 2,950 miliardi di ricavi a oltre 7.091 miliardi, con un risultato operativo di 729 milioni”, ha aggiunto. “Restiamo positivi su risultati dell’anno, non mettiamo in discussione il fare un utile superiore all’anno scorso e avere una distribuzione dei dividendi simile all’anno scorso”. Parlando dell’ultimo trimestre, Berlusconi Jr. aggiunge: “Non siamo in condizioni di fare previsioni. Il momento economico del mercato pubblicitario in Italia, Germania e Spagna è complicato. Non è dal punto di vista di mercato un bel quadrimestre”. “Tutti e 3 i paesi – spiega – vedono ricavi pubblicitari in deciso calo (mercato TV: Spagna -10%, Germania -8% e Italia intorno al -2%). Noi viviamo tantissimo di televisione, quindi è difficile fare previsioni e sarebbe sbagliato farlo”.“Da giganti web concorrenza terribile, tanto lavoro da fare”“Per valore già oggi siamo superiori agli altri broadcaster. Ma abbiamo appena iniziato, c’è tantissimo lavoro a fare. Oggi l’obiettivo è diventare una realtà industriale innovativa a livello europeo”, ha spiegato. “In più con una economia europea sotto pressione, il mondo dei media è addirittura sotto stress anche per la terribile concorrenza dei giganti del web che operano praticamente senza regole. Sopravvivere di fronte a questi mostri, con vantaggio rispetto a noi, siamo molto soddisfatti”, ha aggiunto. “Da un punto di vista tecnico e finanziario meglio di così non poteva andare. Ma non possiamo cullarci sugli allori, perché siamo in un momento complicato e siamo una azienda italiana con una ambizione internazionale. Tutti in Mfe siamo tesi verso il futuro e abbiamo le capacità, la solidità e il coraggio per creare un gruppo capace di resistere, competere e crescere a livello globale”, ha concluso Berlusconi.Questo articolo Pier Silvio Berlusconi: “Grati a Tajani, ma in futuro servono facce nuove” proviene da LaPresse