'Più libri più liberi', Saviano: “Invocare sabotaggio scivoloso, non ho paura dei libri”

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“Non ho paura dei libri, venendo qui le case editrici di estrema destra hanno accettato una regola democratica quindi è una vittoria della Fiera”. Roberto Saviano, ospite di ‘Più libri più liberi’, interviene sulle polemiche relative alla presenza alla fiera di Roma della casa editrice di estrema destra ‘Passaggio al bosco’. Presenza che ha portato molti autori, come Zero Calcare, a non presenziare. “Ho sempre letto pensatori di destra, detesto Casa Pound, mi ha portato in tribunale, mi ha massacrato, hanno perso una causa e non mi hanno pagato, quindi li conosco bene. Ho sempre paura delle posizioni puritane, si può non partecipare per una antipatia ma chiamare al sabotaggio perchè sono loro presenti è una roba un po’ scivolosa perchè mi chiedo: quando lavoriamo per una multinazionale, come me, lì siamo puri? Quando non pagano le tasse o sfruttano i lavoratori, li ci sentiamo siamo a posto perchè lavoriamo solo sull’aspetto creativo? Sono furbate per sentirsi puri “, afferma Saviano. “Io invece ho visto una vittoria della fiera, quello che invece sento che bisogna fare dire è una manifestazione da fare contro l’occupazione abusiva di Casa Pound o andare ad Atreju – prosegue l’autore di ‘Gomorra’ – . Andare li è legittimare una piattaforma non democratica, mai partecipare ad una fiera dove ci sono tutte le case editrici di qualsiasi orientamento accettano la democrazia dell’incontro con il lettore. Se poi pubblicano libri criminali è la magistratura che decide altrimenti domani chiunque altro può dirlo di un mio libro”.Questo articolo 'Più libri più liberi', Saviano: “Invocare sabotaggio scivoloso, non ho paura dei libri” proviene da LaPresse