“C’è un 15% di detenuti non sottoposti a condanna definitiva, molti vengono prosciolti, quindi la detenzione risulta ingiustificata. Trovo più ragionevole evitare si entri in prigione prima del processo, quando si è presunti innocenti, più che liberarli, sia pure per indulgenza, dopo la condanna quando si è colpevoli conclamati”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al termine del dibattito ad Atreju sulla riforma della giustizia. “Stiamo lavorando per una ridefinizione della situazione carceraria e dei criteri di carcerazione in tre direzioni: la più importante in questo momento è la detenzione differenziata di tossicodipendenti che più che essere delinquenti da punire sono malati da curare. Serve una detenzione differenziata presso le comunità con adeguato controllo”, ha aggiunto. Sul tema carceri, in giornata si è espresso anche il presidente del Senato Ignazio la Russa. “Facciamo una norma che semplifichi la concessione degli arresti domiciliari o allarghiamo il criterio degli arresti domiciliari subito”, ha detto nel corso dell’incontro con la stampa parlamentare nella tradizionale ‘cerimonia dello Scaldino’. Questo articolo Carceri, Nordio: “Meglio ridurre carcerazione cautelare” proviene da LaPresse