Roma, flashmob fuori dalla metro Jonio dopo stupro di una 23enne

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In centinaia mercoledì sera hanno preso parte al flashmob organizzato a Roma dalle associazioni di quartiere, centro antiviolenza Donna Lisa, Astra e Non una di meno, grande risposta del quartiere dopo la violenza sessuale subita da una 23enne all’uscita della metro Jonio. “Siamo qui per solidarietà alla donna, per ribadire la nostra presenza sui territori e sottolineare che non accettiamo sciacallaggi su vicende terribili come questa – ha affermato Daniela Volpe del centro Donna Lisa – Chi stupra è maschio, che sia bianco o nero, è figlio delle cultura patriarcale. Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano”. La fermata dove è avvenuta la violenza “è pericolosa soprattutto di sera”. “Abbiamo dei giardini che di notte sono un invito alla violenza e strade buie – ha sottolineato – Questa fermata della metro avrebbe potuto avere un accesso diretto su viale Jonio, ma non capiamo perché non venga aperta”. La vittima: “Aggredita da tre nordaficani”Secondo il racconto della 23enne, al vaglio degli investigatori coordinati dalla procura della Repubblica di Roma, tre persone, probabilmente nordafricani, l’avrebbero violentata all’uscita della stazione della metropolitana: due l’avrebbero immobilizzata, uno l’avrebbe poi violentata. La vittima è arrivata in ospedale dove ha dato l’allarme.Questo articolo Roma, flashmob fuori dalla metro Jonio dopo stupro di una 23enne proviene da LaPresse