Mer, 5 Nov 2025Le parole del presidente rossonero: «La mia preoccupazione sull’indagine della Procura per San Siro è nulla. Poi sono preoccupato perché l’iter per arrivare poi allo stadio costruito e funzionante sarà lungo».DiRedazioneCondividi l'articoloPaolo Scaroni (Foto: Marco Luzzani/Getty Images)«Fare tre anni consecutivi di bilanci in utile lo considero particolarmente brillante per il Milan e per la Serie A. Mi è balzata agli occhi la crescita straordinaria dei nostri ricavi che non riguarda player trading e diritti televisivi, tutto il resto è cresciuto da 90 a 240 milioni nel giro di sei anni. È una crescita spettacolare di sponsorizzazioni, merchandising, entrate da stadio, tutto quello che è al di fuori dei diritti tv si è quasi triplicato». Lo ha detto il presidente del Milan Paolo Scaroni, intervenuto nel media briefing del club rossonero dopo l’odierna assemblea degli azionisti.«Nel player trading, negli ultimi 4 anni abbiamo incassato 60 milioni di euro. In questo quadriennio abbiamo avuto meno bisogno degli altri club di vendere giocatori per far quadrare il bilancio. È meno vero per l’ultimo bilancio, in cui la vendita di Reijnders ha contribuito al bilancio. Aveer bilanci sani è la conditio sine qua non per avere risultati sportivi. Purtroppo non basta, il punto di partenza è avere bilanci positivi. C’è una grande attenzione».«Ammesso che ci andiamo, non andiamo a Perth per ragioni economiche. L’utile di questa operazione è scarsissimo, di qualche milione, non cambia i risultati. Noi ci andiamo in uno sforzo come Milan ma per il calcio italiano. Il problema è la vendita dei diritti tv fuori dall’Italia, per circa 200 milioni, quando la Premier incassa 2 miliardi l’anno. Come si fa a colmare il gap? Una strada può esssere anche fare operazioni come quella di andare a giocare in Australia, in una grande città come Perth che ha una grande comunità di italo-australiani. Questo potrebbe aiutare a promuovere il Milan e la Serie A in Australia. Questa è la ragione vera, non perché ci guadagniamo. Anche per questo tutti i club hanno votato a favore».«Quest’anno ci poniamo l’obiettivo di un risultato economico soddisfacente, certamente non avere la Champions rende l’obiettivo una salita piuttosto faticosa. Conto sul fatto che ci vengano in mente idee per avvicinare il quarto utile di fila. Intervento azionista? Per il momento non si prevede niente. Teniamo sotto controllo attentamente l’indebitamento, non prevediamo al momento interventi da parte dell’azionista».«Indagine Procura su San Siro? Mi sembra che siamo lontani da una tempesta, non è nemmeno un venticello. Di fronte a un cittadino che si lamenta perché la procedura di gara non è stata di sua soddisfazione, la Procura deve fare qualche indagine per capire se la lamentela è basata su fatti concreti. La mia preoccupazione è nulla. Poi sono preoccupato perché l’iter per arrivare poi allo stadio costruito e funzionante sarà lungo, avremo tanti ostacoli, ma sono fiducioso che ci arriveremo. Mi sembra che siamo tutti convinti del fatto che questa sia una operazione che va fatta per la nostra città. Penso che chi si oppone troverà meno supporters di chi avrebbe trovato qualche anno fa. Gli Europei in Germania, che gli italiani han guardato con passione, hanno convinto tanti che gli stadi moderni sono un’altra cosa. La nostalgia è stata messa in secondo piano dalla necessità di avere stadi belli e moderni».NUOVO UTILEMilan, terzo utile consecutivo: il bilancio 2025 tra fatturato e costiIl Milan ha chiuso il bilancio 2025 con un utile di 2,9 milioni di euro, in leggero calo rispetto al risultato dell’esercizio 2024. Ricavi record a quota 495 milioni di euro.«Player trading? Noi lo consideriamo un fatto normale, non eccezionale. Noi vogliamo sempre avere accesso al mercato sia per gli acquisti che le cessioni. Ho citato cifre prima, noi normalmente utilizziamo il player trading meno dei principali club che competono con noi. Per quanto riguarda i tifosi, anche noi ci affezioniamo ma il nostro obiettivo è sempre quello di creare una squadra forte, che vinca, in un contesto economico equilibrato. Di fronte a questo obiettivo siamo pronti a prendere le decisioni necessarie».«Come sarà la situazione legata a San Siro durante i lavori? È presto per dare una risposta completa. Certamente noi pensiamo che per quanto riguarda le infrastrutture che servono San Siro come la metropolitana, non cambierà niente. Mi aspetto la capienza continui ad essere quella di oggi, non immaginiamo di doverla ridurre. Cercheremo di costruire recando il minor danno possibile alla città, ai vicini e a noi stessi. Sarà una convivenza che durerà un paio d’anni circa e che cercheremo di renderla il più possibile agevole».«Galliani? Non ho nessuna novità, anche io ho letto come lei su queste ipotesi. Hanno preso corpo quando è stato venduto il Monza. È un grande amico del Milan, l’ho visto anche alla partita con la Roma. Sicuramente non entra nel CdA che è stato approvato oggi. Se RedBird vorrà ritagliargli un ruolo, ci informerà ma per il momento non abbiamo informazioni».«Tifosi? È una vicenda che ci portiamo dietro da un anno. Per noi è iniziata con la vicenda Lucci, col processo a questo signore. Io stesso ho appreso che nella nostra curva non si faceva più solo il tifo, ma si facevano anche attività illegali. Noi non vogliamo nella maniera più assoluta che questo avvenga. Questa azione nella procura di Milano che ha causato a noi molta attività e anche preoccupazioni, ma il risultato è stato positivo. Il tifo è ripartito nello stesso modo di prima liberandoci di persone che non devono avere un ruolo nel tifo, soprattutto se usano il tifo per fare altro. Abbiamo passato un periodo difficile, ma sono contento di quello che abbiamo fatto per la nostra tifoseria», ha concluso.Developed by 3x1010