«Eravamo al telefono due minuti prima. Mi ha detto: “Un pazzo”». Il racconto del marito di Anna Laura Valsecchi accoltellata a Milano

Wait 5 sec.

«Eravamo al telefono fino a due minuti prima». È ancora scosso il marito di Anna Laura Valsecchi, la donna di 43 anni accoltellata venerdì mattina in piazza Gae Aulenti, a Milano. Fuori dal reparto di rianimazione dell’ospedale milanese Niguarda, l’uomo fatica a dare un senso a quanto accaduto. La moglie, operata d’urgenza, è fuori pericolo, ma i medici restano cauti: «Mi hanno detto che l’operazione è andata bene ma che le prossime 48 ore sono decisive, può migliorare oppure può peggiorare. Dobbiamo vedere come andrà, però è incredibile. Sembra un film. Un brutto film». L’uomo, che lavora in una piscina non lontano da Porta Nuova, ricorda ogni istante di quella mattina.La ricostruzione del marito«Eravamo al telefono fino a due minuti prima. L’ho salutata. Le ho detto: “Amore, sono arrivato al lavoro”. Ho avuto giusto il tempo di legare la mia bici. E mi è squillato di nuovo il telefono. Ho guardato il display. Era di nuovo lei che richiamava. Mi sono detto: strano. E ho risposto. Non era mia moglie», spiega a colloquio con Pierpaolo Lio. A chiamarlo, una donna che aveva soccorso la vittima: «Mi ha detto che si era fatta dare il telefono e che era lì con lei. Mi ha spiegato cosa era successo. Ho ripreso la bicicletta, e sono volato là».Le parole della donna durante i soccorsi: «Un pazzo, un pazzo»La moglie era appena arrivata in ufficio, dopo il solito tragitto in metropolitana fino alla fermata Gioia e poi la breve passeggiata nella Biblioteca degli Alberi. Quando il marito è arrivato sul posto, la scena era ancora ferma nel suo orrore: «Lei era ancora là, con il coltello infilzato nella schiena. Ma era sveglia e cosciente, almeno finché non l’hanno sedata». In quei pochi istanti durante i soccorsi, la donna è riuscita a sussurrare soltanto poche parole al marito: «Un pazzo, un pazzo».Chi è l’aggressoreSi chiama Vincenzo Lanni ed è affetto da disturbo schizoide della personalità l’uomo accusato dell’accoltellamento. A permetterne l’identificazione è stata la sorella gemella, che lo ha riconosciuto nei filmati diffusi dalle forze dell’ordine e ha contattato immediatamente la polizia. Le prime indagini non hanno evidenziato alcun legame tra la vittima e l’aggressore, già autore di due episodi simili nel 2015. Il 59enne soggiornava da alcuni giorni in un albergo di Milano, dopo essere stato allontanato da una comunità di recupero nel Varesotto.L'articolo «Eravamo al telefono due minuti prima. Mi ha detto: “Un pazzo”». Il racconto del marito di Anna Laura Valsecchi accoltellata a Milano proviene da Open.