“Non sapevo fosse il Louvre”: la surreale difesa di Doudou Cross Bitoum, arrestato per il furto dei gioielli

Wait 5 sec.

Era celebre sui social per le sue acrobazie in motocross, ma ora Abdoulaye N., conosciuto online come “Doudou Cross Bitume”, rischia di passare alla storia come uno degli autori del furto dei giielli della corona di Francia al museo del Louvre e anche per la paradossale giustificazione che avrebbe riferito a investigatori e inquirenti che lo hanno fermato insieme ad altri sospettati negli scorsi giorni.Il 39enne di Aubervilliers, attualmente in carcere con le accuse di “furto in banda organizzata” e “associazione a delinquere”, avrebbe partecipato al colpo del 19 ottobre scorso nella galleria d’Apollon, da cui è sparito un bottino stimato in 88 milioni di euro e tuttora introvabile.Gli inquirenti hanno definito “sconcertanti” le sue dichiarazioni e quello del presunte complice, Ayed G. In particolare, Doudou Cross Bitume avrebbe perfino ammesso di non sapere di star colpendo il Louvre, convinto che il museo si trovasse solo sotto la Piramide e che la domenica fosse chiuso.Gli investigatori ritengono che entrambi siano semplici esecutori di un piano più vasto, forse orchestrato da una rete criminale internazionale. Secondo quanto riferisce Le Parisien, Doudou, che ha alle spalle quindici precedenti penali per reati minori, avrebbe agito su ordine di “un committente straniero”, versione confermata anche da Ayed G. Abdoulaye N., che in passato aveva lavorato anche come agente di sicurezza in musei parigini, è nel frattempo sotto processo a Bobigny per un’altra vicenda di danneggiamenti avvenuta in un commissariato nel 2019.L'articolo “Non sapevo fosse il Louvre”: la surreale difesa di Doudou Cross Bitoum, arrestato per il furto dei gioielli proviene da Il Fatto Quotidiano.