Questo sconto è finto | Adesso i negozianti hanno l’obbligo di esporre questo tagliandino per 30 giorni: la regola salva-portafoglio

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Il MIMIT ricorda che ogni sconto deve riferirsi al prezzo più basso degli ultimi 30 giorni: una norma pensata per proteggere i consumatori da offerte ingannevoli.Con l’arrivo del periodo di saldi e promozioni, torna attuale il tema degli sconti trasparenti. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato una serie di FAQ per chiarire la regola sul prezzo di riferimento, introdotta dal decreto legislativo n. 26/2023. La norma, in vigore per tutte le attività commerciali, stabilisce che ogni riduzione di prezzo debba essere calcolata partendo dal prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti. L’obiettivo è impedire pratiche scorrette come l’aumento temporaneo dei prezzi prima dei saldi, per far sembrare lo sconto più vantaggioso di quanto non sia realmente.La misura si applica sia ai negozi fisici che alle vendite online e riguarda qualsiasi comunicazione commerciale che indichi un ribasso, sia in percentuale sia in valore assoluto. In questo modo, il consumatore può valutare con maggiore consapevolezza la convenienza reale di un’offerta, senza cadere in trappole di marketing o sconti “finti”.Come funziona la regola del prezzo più bassoSecondo le indicazioni del MIMIT, il prezzo di riferimento deve essere quello più basso applicato nei 30 giorni precedenti l’inizio della promozione. Ad esempio, se un prodotto è stato venduto a 100 euro per un mese e poi a 90 euro per una settimana, lo sconto deve essere calcolato rispetto ai 90 euro, non ai 100. Ogni cartello, etichetta o pagina web deve indicare chiaramente sia il prezzo precedente sia quello scontato, in modo che il cliente possa verificare la correttezza del ribasso.La regola vale anche per le campagne di sconti a tempo o per i “prezzi lancio”, ma con alcune eccezioni. Non si applica, infatti, ai prodotti deteriorabili o che rischiano di scadere rapidamente, come alimenti freschi o articoli stagionali. I commercianti che non rispettano la norma rischiano sanzioni amministrative fino a 10.000 euro e la segnalazione alle autorità competenti per pratiche commerciali scorrette.Negozio sconti (Pexels) – CircuitolavoroCome riconoscere gli sconti realiIl MIMIT invita i consumatori a prestare attenzione alle diciture sui cartellini e nei siti e-commerce. Un vero sconto deve sempre riportare il prezzo originario e quello finale, senza ambiguità. In caso di dubbi, è possibile segnalare le irregolarità al Garante per la concorrenza e il mercato (AGCM) o alle associazioni dei consumatori. L’indicazione chiara del prezzo ridotto non solo tutela chi acquista, ma aiuta anche i commercianti onesti a distinguersi da chi gonfia artificialmente i listini.Le FAQ del Ministero spiegano inoltre che i controlli vengono intensificati nei periodi di saldi, Black Friday e promozioni stagionali. La trasparenza diventa così una garanzia di fiducia e correttezza tra venditore e cliente, elemento fondamentale per un mercato competitivo e sostenibile. Conoscere la regola del prezzo più basso aiuta ogni consumatore a difendere il proprio portafoglio e a scegliere davvero in modo consapevole.The post Questo sconto è finto | Adesso i negozianti hanno l’obbligo di esporre questo tagliandino per 30 giorni: la regola salva-portafoglio appeared first on Circuito Lavoro.